Approfondimenti

Stati Uniti, è morta Lilly Ledbetter, la donna che inspirò la legge sulla parità salariale

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (a destra) ascolta Lilly Ledbetter (a sinistra), vittima di discriminazione salariale, prima di firmare nuove azioni esecutive per rafforzare l'applicazione delle leggi sulla parità salariale per le donne durante un evento in occasione dell'Equal Pay Day nella East Room della Casa Bianca a Washington, DC, USA, l'8 aprile 2014

La prima legge che Barack Obama firmò da Presidente, il 29 gennaio 2009, è il Lilly Ledbetter Fair Pay Act. La legge rendeva più semplice per una lavoratrice portare in tribunale il proprio datore di lavoro nel caso di discriminazione salariale. Questa misura, disse Obama, rispetta uno dei principi fondamentali di questo Paese, cioè che siamo tutti creati eguali e che ognuno gode della possibilità di perseguire la sua personale versione di felicità. La legge, è appunto dedicata a Lilly Ledbetter, una signora che alla causa dell’eguaglianza per le donne sul luogo di lavoro ha dedicato buona parte della sua vita.

La storia di Lilly Ledbetter è stata raccontata tante volte. È diventata anche un film che, proprio questo mese, è stato proiettato allo Hamptons International Film Festival. Nel 1979, la donna fu assunta come supervisor nella fabbrica di pneumatici della Goodyear a Gadsden, Alabama. Era un buon lavoro da manager, pagato bene, in linea, all’inizio, con i salari dei colleghi uomini. Con il tempo, Ledbetter divenne l’unica donna in quella posizione e, a sua insaputa, la differenza tra il suo stipendio e quello dei colleghi maschi si ampliò sempre di più.

Nel 1997, l’anno prima di andare in pensione, Lilly Ledbetter era pagata 3.727 $ al mese. Il collega uomo che prendeva meno nel suo settore, quindi quello con molta meno anzianità rispetto a lei, guadagnava 4.206 $ al mese, quindi quasi 500 $ in più. Lilly Ledbetter aveva lavorato vent’anni a Goodyear senza essere a conoscenza della discriminazione salariale. A quel tempo, d’altra parte, rendere pubblico quanto si guadagnava poteva condurre anche al licenziamento. Fu una lettera anonima a rivelare a Ledbetter la discriminazione di cui era stata oggetto. Devastata, Ledbetter decise di fare causa a Goodyear. Nel 2003, una Corte dell’Alabama le diede ragione, condannando Goodyear a pagarle 3.800.000 $ in risarcimento.

Goodyear non tirò fuori però un solo dollaro e fece appello. La causa finì nel 2007 alla Corte Suprema, che, con una sentenza a maggioranza (5 giudici contro 4), diede ragione a Goodyear. Ledbetter aveva infatti fatto causa troppo tardi, ben oltre i 180 giorni (sei mesi), che era il tempo consentito dalla legge. La querelante aveva infatti massimo sei mesi dall’inizio delle ingiuste condizioni di lavoro per far causa alla propria azienda. Si trattava, come fece notare la giudice progressista della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg, di una norma assurda. Lilly Ledbetter, infatti, era venuta a conoscenza della discriminazione molto tempo dopo l’inizio di questa. Come avrebbe quindi potuto fare causa entro i 180 giorni?

Il giudizio di Ruth Bader Ginsburg, comunque, ispirò Ledbetter, che non si diede per vinta e decise di portare la sua battaglia al Congresso, che nel 2009 passò la legge che ampliava la possibilità di fare causa ai datori di lavoro che discriminano tra uomini e donne. La prima legge, appunto, che Barack Obama firmò da Presidente nel gennaio 2009. Lilly Ledbetter era presente alla Casa Bianca quel giorno e disse: “Non vedrò mai un centesimo di risarcimento da Goodyear, ma per me la firma del Presidente è un risarcimento molto più importante.”

Lilly Ledbetter è morta il 12 ottobre 2024 nella sua casa in Alabama. Aveva 86 anni.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 10/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 10-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 10/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 10-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 10/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 10/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 10/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 10-12-2025

  • PlayStop

    Piazza Fontana: ricordiamo la strage e la risposta democratica

    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 10-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 10/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 10-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 10/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 10/12/2025

    Federico Sinicato presidente associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana ci racconta cosa sarà questo 12 dicembre e il percorso di avvicinamento nelle scuole, nei racconti e nelle testimonianze. Valter Boscarello Fondatore di Memoria Antifascista, ci presenta il corteo delle 18h30 (da Piazza 24 maggio fino a piazza fontana) dedicato ai movimenti e alla repressione delle lotte. Nel pomeriggio verrà inaugurato il memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente dedicata a tutte le vittime delle stragi, voluta dal basso e accolta dal Comune di Milano. Linda Maggiori, giornalista freelance e attivista di The Weapon Watch l'osservatorio sul traffico d'armi nei portio italiani, ci racconta la sua inchiesta sulla "flotta del genocidio": le rotte delle armi dai porti italiani pubblicata per Altra economia dove dimostra come l'industria italiana e i porti italiani abbiano rifornito Israele per tutta la durata dell'attacco a Gaza in barba alla legge 185 che lo vieta e alle dichiarazioni del governo. Tiziana Ricci ci presenta la mostra alla Fabbrica del vapore sui 50 anni della radio, gratuita, libera e bellissima.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 10-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 10/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 10/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 10-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 10/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 10-12-2025

Adesso in diretta