
44 mesi dopo l’aggressione russa, l’Ucraina potrà contare ancora sul sostegno dell’Unione Europea. Perché nel frattempo, la vittoria di Donald Trump ha seminato dubbi e delusioni a Kiev. Per fermare la guerra l’UE ha scelto la fermezza: armi e soldi all’Ucraina e sanzioni economiche contro Mosca.
Intanto negli ultimi 24 mesi a Gaza il mondo ha assistito in diretta streaming al genocidio compiuto da Israele. Nonostante ciò, i principali paesi europei non hanno fatto mancare il loro sostegno a Israele con l’invio di armi e munizioni. E – a parte due o tre governi – hanno mantenuto un profilo basso quando si è trattato di condannare i massacri e la carestia. Ciò ha provocato una profonda spaccatura tra le opinioni pubbliche e i loro governi.
Da due anni ogni fine settimana, ovunque in Europa, i manifestanti chiedono – oltre alla Pace – maggior fermezza nei confronti del governo Netanyahu. Fuori dal vecchio continente, nel Sud Globale, la perdita di credibilità dell’UE si pesa: 19 pacchetti di sanzioni contro la Russia contro zero sanzioni contro Israele.