Approfondimenti

L’ipocrisia della destra al potere, il via libera del Senato al cosiddetto decreto Cutro e le altre notizie della giornata

Applausi tra i banchi della maggioranza dopo il voto nell'aula del Senato sulle due mozioni in tema di commemorazione delle date fondative della Repubblica Italiana, Roma, 20 aprile 2023.

Il racconto della giornata di giovedì 20 aprile 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi in Senato si è votato sulle mozioni riguardanti il 25 aprile. La maggioranza ha presentato una propria mozione che cerca di ridurre l’importanza della Liberazione, mettendola allo stesso livello di altre ricorrenze. Il Senato ha dato il via libera al cosiddetto decreto Cutro. Il testo ora va alla Camera che lo deve convertire in legge entro il 10 maggio. L’Unione Europea ha condannato l’Italia per la sua retorica politica discriminatoria nei confronti della comunità LGBT. A Milano è in corso una manifestazione per richiedere maggiore sicurezza per i ciclisti, dopo che una donna di 39 anni è stata travolta e uccisa da una betoniera. Il deragliamento di un carro merci avvenuto vicino a Firenze ha causato significativi problemi al traffico ferroviario tra il nord e il centro Italia. In Sudan, dopo sei giorni di violenti scontri tra l’esercito e i paramilitari, le speranze per un cessate il fuoco sembrano allontanarsi. Il segretario generale della NATO Stoltenberg si è recato a sorpresa a Kiev.

La destra prova ad annacquare il valore del 25 aprile

Oggi in Senato sono state votate le mozioni sul 25 aprile. La maggioranza ne ha presentata una propria che annacqua il valore della Liberazione, accomunandola ad altre ricorrenze. E soprattutto – accuratamente – senza mai usare la parola “antifascismo”. La mozione è stata approvata con i voti della destra, che poi ha fatto una mossa tattica: ha votato anche la mozione delle opposizioni per non prestare il fianco all’accusa di non riconoscere l’antifascismo come valore fondante della Repubblica. Il servizio di Anna Bredice

L’editoriale del direttore Sandro Gilioli

 

Il Senato ha approvato il cosiddetto decreto Cutro

Il Senato ha approvato il cosiddetto decreto Cutro. Il testo ora va alla Camera che lo deve convertire in legge entro il 10 maggio. La maggioranza, dopo un confronto nel governo, ha modificato l’emendamento che riguardava la protezione speciale, inserendo un richiamo al diritto internazionale per evitare rischi di incostituzionalità e l’eventuale stop del Quirinale. La stretta però rimane. Viene eliminata la possibilità che i permessi speciali possano essere convertiti in permessi di soggiorno per ragioni lavorative. In base al testo, inoltre, i richiedenti asilo saranno esclusi dal sistema di accoglienza dei Comuni.

Il Parlamento europeo condanna l’Italia per la sua retorica politica contro la comunità LGBT

Il Parlamento europeo ha condannato l’Italia per la sua retorica politica contro la comunità LGBT. L’aula di Strasburgo, con 282 voti a favore, ha approvato un emendamento con cui “esprime preoccupazione per i movimenti anti-diritti, antigender e anti-LGBT nel mondo” e soprattutto – si legge nel testo – “condanna la retorica di alcuni influenti leader politici e governi anche nell’Unione europea, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italia”. L’emendamento è stato inserito in una mozione che condannava l’Uganda dove è stata proposta una legge che prevede pena di morte ed ergastolo per le persone gay e lesbiche. Il partito popolare europeo ha dato indicazione a non votare l’emendamento sui tre paesi europei, ma il testo è passato lo stesso coi voti delle altre forze politiche. È la seconda volta che l’Eurocamera condanna l’Italia sul tema dei diritti, dopo il richiamo per il mancato riconoscimento dei figli delle famiglie omogenitoriali.
Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arci Gay.

Un’altra ciclista travolta e uccisa a Milano

A Milano nel tardo pomeriggio c’è stata una manifestazione per chiedere più sicurezza per chi va in bici. La mobilitazione è partita da piazza Mercanti per arrivare davanti alla biblioteca Sormani, dove stamattina una ciclista di 39 anni è stata travolta e uccisa da una betoniera. La dinamica è molto simile a quella vista il 1° febbraio in piazzale Loreto, con una persona investita da un mezzo pesante che stava svoltando a destra. Anche in quel caso era morta una donna e migliaia di persone erano scese in strada per protestare. Il sindaco Sala ha commentato quello che è successo oggi ipotizzando di accogliere una delle richieste arrivate dalle associazioni impegnate su questo tema, vietando l’ingresso in città ai mezzi pesanti privi di uno strumento che segnali la presenza di una persona nel cosiddetto angolo cieco. Il servizio di Roberto Maggioni

 

Il caos ferroviario dopo il deragliamento di un carro merci vicino a Firenze

Le Ferrovie dello stato hanno annunciato che i mezzi ad alta velocità hanno ripreso a circolare normalmente sulla tratta Bologna-Firenze, dopo il deragliamento di un carro merci vicino alla città toscana che non ha causato feriti ma ha avuto conseguenze pesanti sul traffico tra nord e centro Italia, con la cancellazione di decine di treni e ritardi fino a 5 ore. Per chi doveva partire grandi difficoltà anche a trovare un’alternativa, tra code nelle stazioni e prezzi degli aerei tra Milano e Roma arrivati a 1000 euro. Dario Balotta è presidente dell’osservatorio nazionale liberalizzazioni e trasporti.

 

Sudan, esercito e milizie escludono qualsiasi trattativa

Sudan, al sesto giorno di violenti scontri tra esercito e paramilitari le speranze per un cessate il fuoco si allontanano: i leader delle due parti hanno dichiarato che non intendono negoziare, e che continueranno a combattere fino alla resa della parte avversaria.
Finora tutti gli appelli per una tregua umanitaria sono di fatto caduti nel vuoto, compreso quello lanciato oggi dal segretario generale dell’Onu Guterres.
Gli scontri si concentrano soprattutto nella capitale Khartoum, dove fonti mediche descrivono la situazione umanitaria come drammatica, soprattutto per la mancanza di acqua. Molti ospedali sono fuori servizio, c’è carenza di medicine.
Secondo l’Onu fino a 20mila persone sono già in fuga dal paese, dirette nel vicino Ciad. Continua a crescere anche il numero di vittime: almeno 330 quelle registrate da sabato ad oggi, più di 3mila i feriti; si tratta di dati chiaramente sottostimati

La visita di Stoltenberg in Ucraina

Alla vigilia del vertice del gruppo Ramstein che si terrà domani in Germania, oggi il segretario generale Jens Stoltenberg si è recato a sorpresa a Kiev; è stata la sua prima volta nel paese dall’inizio della guerra. La visita ha chiaramente un’alta valenza diplomatica, ma anche politica: “Siamo al fianco di Kiev, il posto dell’Ucraina è nella Nato”, ha infatti dichiarato Stoltenberg, aggiungendo che questo tema sarà discusso al summit Nato di luglio a Vilnius, al quale Zelensky è stato invitato. Dura la reazione di Mosca: “Impedire all’Ucraina di entrare nella Nato resta uno degli obiettivi prioritari dell’operazione speciale russa” ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov. Per Kiev però, diventare membro dell’alleanza atlantica non sarà un percorso scontato.

Il 2022 è stato l’anno più secco della storia dell’Europa, il secondo più caldo di sempre

Lo certifica il rapporto annuale degli scienziati di Copernicus, il servizio europeo di osservazione della terra. Le ondate di caldo registrate l’anno scorso in molti paesi europei hanno causato la morte di più di 20mila persone; l’Europa è il continente che si sta surriscaldando più velocemente: qui l’aumento delle temperature è stato doppio rispetto alla media globale.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 22/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 22-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 22/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 22-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 22/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 22-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 22/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Chi portereste a cantare in Senato, al posto di Claudio Baglioni? E poi le mostre aperte per ferie e i 10 anni di "Marassi" degli Ex-Otago.

    Apertura musicale - 22-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 21/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 21-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 21/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 21-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 21/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-12-2025

Adesso in diretta