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Meloni: “Flotilla irresponsabile”. Ma il Governo costretto a intervenire dopo gli attacchi

Meloni

Un attacco a tutto campo, compreso ai parlamentari che sono a bordo della barca della Flotilla colpita questa mattina dai droni israeliani. Gli italiani a bordo sono considerati dalla presidente del Consiglio alla stregua di alunni indisciplinati che una maestra severa deve richiamare all’ordine, “parlamentari che devono lavorare per il Paese, ora il Paese deve lavorare per loro”, questo alla fine è il giudizio infastidito che Giorgia Meloni riserva all’iniziativa di aiuti umanitari per la popolazione palestinese di Gaza. Tutto concentrato su di sé: gli aiuti alla popolazione allo stremo delle forze non è pensato per Gaza ma per creare problemi al governo, ha detto Giorgia Meloni e lo stesso concetto utilizza anche per l’enorme manifestazione e lo sciopero di lunedì, “non sono stupida, dice ancora la leader di governo, quello che accade in Italia non ha come obiettivo Gaza, ma attaccare il governo”. Una Giorgia Meloni che non arretra di un passo, anzi si fa ancora più dura, come se l’incontro con Donald Trump l’avesse ulteriormente irrigidita su una posizione di nessun dialogo. L’invio della fregata militare per sostenere gli italiani a bordo della Flotilla per Meloni rappresenta un rischio di una possibile escalation militare, se accade questo la colpa quindi per lei è di chi sta a bordo della barca colpita. Spiega poi in cosa consiste l’idea del ministro Tajani, è quella di mediare con Cipro, consegnando gli aiuti umanitari a bordo delle imbarcazioni della Flotilla al patriarca latino di Gerusalemme, che si assumerebbe la responsabilità di consegnarli. Non è propriamente un aiuto immediatamente diretto alla popolazione palestinese. L’enorme partecipazione allo sciopero e alla manifestazione di lunedì forse preoccupa il governo perché lo sdegno per quello che accade a Gaza è sempre più diffuso e probabilmente tocca anche settori di opinione pubblica vicina ai partiti di destra, ma la risposta della presidente del Consiglio è comunque accompagnata da una enorme dose sempre di propaganda. Ciò che le opposizioni immaginavano rispetto alla mozione di maggioranza sul riconoscimento dello Stato palestinese si avvera puntualmente, Giorgia Meloni dà la colpa alle opposizioni lanciando il sospetto che vogliano difendere Hamas, una mossa quella del governo studiata proprio per questo obiettivo, scaricare tutta la responsabilità sulla sinistra e aizzare ancora di più la piazza e le proteste.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
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