Approfondimenti

Marcianise, il sindaco continua a combattere contro la camorra

Il cartello all'ingresso di Marcianise

Il sindaco di Marcianise, provincia di Caserta, Antonello Velardi, è uno delle centinaia di sindaci italiani che hanno ricevuto minacce per la propria attività. Tanto che, come molti altri, vive sotto scorta.

Il suo nome è fra quelli censiti dalla associazione Avviso Pubblico, che venerdì ha presentato il rapporto “Amministratori sotto tiro“. Il 2017 è stato un anno record per le intimidazioni ai danni di sindaci e altri amministratori pubblici.

Velardi aveva deciso di mollare tutto: non si sentiva sostenuto dalla politica locale. Poi, la reazione dei suoi concittadini gli ha fatto cambiare idea. Lo abbiamo intervistato e ci siamo fatti raccontare cosa è accaduto:

Siamo in provincia di Caserta in un’area con grosse problematicità e con una forte incidenza criminale, ma anche un’area dove ci sono potenzialità enormi. La città di Marcianise è all’interno dell’ASI, l’area di sviluppo industriale di Caserta, che è la prima del Mezzogiorno ed è la quinta in Italia. Marcianise ha un distretto produttivo, sia industriale sia commerciale, che è considerato una delle 52 aree a più alto indice di sviluppo in Italia. Questo dà il senso della dimensione degli interessi che ruotano attorno a questa città, per cui dare un permesso o negarlo equivale a incidere. Io sono intervenuto praticamente su alcune vicende specifiche, ne cito qualcuna per dare un’idea: avevamo un impianto comunale, un velodromo molto bello, abitato da 12 persone – i parenti di un vecchio custode – che avevano trasformato il velodromo in un’abitazione privata. La pista attorno che consente di andare in velocità è stata utilizzata per fare le gare con le auto. Dopo aver sgomberano il velodromo, l’abbiamo dovuto fare con la forza pubblica e non è stato semplice, abbiamo sgomberato altri edifici comunali che erano stati occupati abusivamente e abbiamo abbattuto un’abitazione costruita su un marciapiede nell’arco di 40 anni. Avevano iniziato con un piccolo banchetto per le sigarette di contrabbando e poi si sono evoluti fino a costruire quest’abitazione. Il comune di Marcianise aveva attribuito a quest’abitazione anche un numero civico e ha attribuito la residenza a chi ci viveva dentro. Cito l’ultimo caso: una villa con giardino di un importante boss della camorra locale, sequestrata dall’autorità giudiziaria e affidata al Comune, che non l’ha mai presa in consegna per anni per non fare alcuno sgarro. Noi siamo arrivati, l’abbiamo presa in consegna e l’abbiamo affidata ad un’associazione che assiste i disabili.

Com’è vivere sotto scorta?

Intanto voglio ringraziare lo Stato che si è posto il problema e ha trovato una soluzione, cioè mi ha protetto e mi sta proteggendo, su questo non c’è dubbio. Però la scorta è una patologia, è un dato patologico e non è un dato fisiologico, ed è un dato che mentre da una parte ti consegna maggiore sicurezza, dall’altra parte annulla completamente ogni tuo spazio privato e soprattutto fa dipendere la tua vita da altri. Non sei più in grado di poter fare delle cose da solo, ma queste cose le devi condividere con altri. Ecco è molto limitante, il bene più grande è quello della libertà e questo è un bene che viene barattato, lo dico tra virgolette, per la propria sicurezza.

Mi può raccontare il suo dubbio, quello di mollare o quello di restare

Mi ero dimesso perchè il quadro politico locale non andava in sintonia con me e non aveva colto la particolarità di questa situazione. Io ho alzato l’asticella e quando quel quadro politico ha capito che la città era dalla mia parte in qualche modo si è adeguato e ha preso atto di questa cosa. Io non volevo più rientrare, ero convinto che non si potesse fare ciò che volevo fare, e cioè segnare la discontinuità nel nome dell’efficienza e della trasparenza in un’area difficile del Mezzogiorno. Poi ho notato che le reazioni ci sono state e non sono state reazioni di circostanza. La città e le comunità vicine e lontane si sono riconosciute nella mia attività e mi hanno chiesto di restare. Questa richiesta è diventata sempre più incessante con il passare dei giorni e la mia convinzione granitica si è incrinata e, soprattutto, mi sono posto il problema: quella che era stata la mia decisione di candidarmi e di far leva sulla massima discontinuità con il passato, e che era questo un atto di coraggio e un atto temerario, cozzava con la mia scelta di andare via a fronte di una richiesta molto forte da parte della comunità e che quindi poteva essere un atto di viltà.

C’è una frase che qualcuno dei suoi concittadini le ha detto che le ha fatto dire “vado avanti”?

Era il periodo della settimana santa. Sono andato alla Via Crucis e ho incontrato un’anziana signora che mi ha detto: “Sindaco, dove restare! Dovete restare! Mia figlia ha saputo che ne volete andare e non sta mangiando. Oggi non ha voluto mangiare, si è depressa dopo questa cosa“. Questa che può sembrare un’esagerazione non è un’esagerazione, l’ho notata anche in altre persone. L’espressione di quella signora era l’espressione di un sentimento collettivo molto più forte, molto più ampio, che ho trovato. Questo è quello che alla fine mi ha fatto riflettere e mi ha fatto capire che non potevo tornare indietro e dovevo continuare a fare il sindaco.

Il cartello all'ingresso di Marcianise
Foto da Facebook
  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 11/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 11/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 11/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 11/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di giovedì 11/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 11-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 11/12/2025

    La legge elettorale e l'oro di Bankitalia. Le manovre diversive della maggioranza di destra, mentre i conti della legge di bilancio fanno fatica a tornare. Pubblica ha ospitato la costituzionalista Roberta Calvano e l’economista Sandro Trento.

    Pubblica - 11-12-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 11/12/2025

    A cura di Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 11-12-2025

  • PlayStop

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 11-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 11/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 11/12/2025

    Francesco Sacchi Capo-progetto Emergency Gaza ci racconta la situazione drammatica degli abitanti della Striscia tra mancanza di farmaci, cibo, restrizioni, attacchi e adesso pure il maltempo che travolge tende e accampamenti. Doron Meinert, colonnello in pensione dell'esercito israeliano e militante di spicco di "Guardare l'occupazione negli occhi" racconta l'attività di Protective Presence con cui si frappongono fisicamente tra le comunità palestinesi e la crescente violenza dei coloni ormai dilagata nella Valle del Giordano (intervista di Martina Stefanoni). Vittorio Agnoletto, dopo il caso San Raffaele, analizza la quantità di disservizi e mancanze della sanità privata senza che la Regione intervenga mai veramente: nel nome della sanità devoluta al profitto. Infine un appello per almeno un gesto di clemenza e umanità per le carceri italiane, lanciato da venti associazione e raccontato per noi da Caterina Pozzi, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti-CNCA: al presidente della Repubblica perché eserciti una consistente concessione di grazie come alcuni dei suoi predecessori e ai magistrati di sorveglianza affinché concedano per questo Natale tutti i giorni di permesso premio disponibili ai detenuti che già ne godono (oltre a continuare a invitare il ministero della Giustizia a umanizzare, come sancito dalla Costituzione e dalle convenzioni per i diritti dell'uomo, e modernizzare l'esecuzione della pena, e ad aprire il più possibile il carcere al mondo del volontariato, alle associazioni, alle cooperative, agli enti locali, alle scuole, alle università).

    Presto Presto – Interviste e analisi - 11-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 11/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 11/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 11/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 11-12-2025

Adesso in diretta