Approfondimenti

L’Italia che odia i poveri

l'italia che odia i poveri

Il social media manager dell’Inps che ha attaccato una utente che non era capace di usare gli strumenti digitali per accedere al finanziamento avrebbe “sbroccato” secondo il linguaggio che va di moda.

Al netto del fatto che un professionista non dovrebbe mai “sbroccare”, né on line né dietro uno sportello, la storia del smm di ‘Inps per la Famiglia’ versus ‘Candy Candy Napoli’ non è solo la storia di una comunicazione social gestita male e finita peggio, e non è solo una divertente occasione di cazzeggio pomeridiano per milioni di utenti dei social.

E’ la storia di un pezzo di Italia che odia i poveri. Che li deride per la loro inferiorità culturale e materiale. Che li vorrebbe per sempre così.

Non è la prima volta che accade. La polemica politica contro il cosiddetto ‘reddito di cittadinanza‘ si è giocata molto poco sull’argomento razionale, e molto su quello emotivo: “tu che chiedi i soldi sei uno che non ha voglia di lavorare e forse sei pure un ladro”.

La reazione degli italiani sui social allo ‘sbrocco’ sulla pagina di ‘Inps per la Famiglia’ ha seguito lo stesso schema.

Se ci si impegna appena un po’ ad andare oltre la battuta, se ci si sofferma a leggere i commenti sulla pagina dell’Inps e i post generati dalla vicenda, ci si accorge rapidamente che il discorso pubblico ha preso di mira due soggetti: il social media manager ‘sbroccato’ e gli italiani che chiedevano informazioni sul reddito di cittadinanza. E ci si accorge rapidamente che i registri sono stati molto diversi.

La risposta al responsabile della pagina dell’Inps è stata ironica, sarcastica. Lo si è preso per i fondelli, si è riso di lui. Ma con una certa benevolenza. Alla fine, si è riso ‘con’ lui, tra il moltiplicarsi degli attestati di solidarietà per lo sporco lavoro che sarebbe costretto a fare.

La risposta ai cittadini che chiedevano informazioni, invece, è stata aggressiva, sadica. Poca solidarietà, molto ‘blasting’ -per usare il linguaggio della rete- per l’italiano spesso approssimativo, toni polemici, accuse di parassitismo e di disonestà.

Siamo di fronte a un tratto culturale purtroppo profondamente radicato nel nostro Paese. I poveri vengono colpevolizzati in quanto tali.

Ci si diverte ad attaccarli per come parlano, per come scrivono, per come vestono, per quello che mangiano, per come si comportano nelle occasioni pubbliche.

Chi scrive male non è stupido. Chi scrive male con tutta probabiltà è un analfabeta di ritorno. E se lo è, la causa è data dalla povertà. La povertà genera ignoranza e l’ignoranza genera ulteriore povertà. Si dovrebbe intervenire su questo. Si dovrebbe rispettare chi non sa scrivere, chi spera in misure come il sostegno al reddito, chi non ha strumenti per cavarsela da solo e magari finisce nel circuito del lavoro nero, dei padrinaggi, della zona grigia dell’economia paramafiosa che in Italia esercita una certa egemonia.

Ridere di chi scrive male, o di chi parla male -ne abbiamo di recente avuto un esempio diventato a sua volta famoso- prendersela con chi si arrangia, è profondamente classista.

Nulla di nuovo, in Italia. Tranne forse un dato culturale altrettanto preoccupante. Con il pretesto della lotta ai populismi, oggi è anche da settori che dovrebbero essere considerati ‘progressisti’ che arrivano gli attacchi ai poveri. Per il loro bene e con l’intenzione di aiutarli, ci mancherebbe altro, signora mia.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 23/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 23/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 23/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 23-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 23/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 20:32

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 23/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 23-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 23/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede purtroppo in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    A qualcuno piace verde - 23-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 23/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 23-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/12/2025

    Considera l'armadillo di martedì 23 dicembre 2025 ospite Alessandra Abidin che ci ha parlato dei 10 anni di @Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, @houseofcatsernestos il santuario nato per ricordare il gatto di Alessandra e che ora ospita 2380 gatti e altre centinaia di altri animali dando lavoro a 18 persone in Siria. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-12-2025

Adesso in diretta