Approfondimenti

Un tesoro minacciato dai petrolieri

Alla foce del Rio delle Amazzoni, dove il fiume si mescola all’oceano Atlantico, è stato individuato un nuovo tesoro naturale: una barriera corallina nascosta sui fondali, dove nessuno la credeva possibile. La luce quasi non riesce a raggiungerla, perché lo specchio d’acqua che la sovrasta è composto dalle torbide acque trasportate dal fiume. Gli scienziati escludevano che in questo contesto si potesse sviluppare un ecosistema. Invece ci sono gorgonie, alghe rosse, 73 specie di pesci, aragoste, stelle marine, rodoliti (simili a coralli) e spugne enormi.

Un ecosistema oggi messo in pericolo da alcune grandi compagnie petrolifere come Total e Bp.

Amazon ReefCorais da Amazônia

“Mi sento come qualcuno tornato da un altro pianeta”, ha detto lo scienziato Francini Filho dell’Università brasiliana di Paraiba. È stato il primo a scendere in profondità, con un sommergibile, insieme al direttore della campagna per gli oceani di Greenpeace Usa, John Hocevar.

Il 27 gennaio hanno scattato le prime immagini sottomarine della barriera corallina (che qui pubblichiamo grazie a Greenpeace). Un ecosistema unico, che si estende per 9mila e 500 chilometri quadrati, tra la Guyana francese e lo Stato brasiliano di Maranhão. Il ritrovamento della barriera è stato descritto in un articolo sulla rivista Science Advances.

Amazon ReefCorais da Amazônia

“Una barriera corallina – denuncia Greenpeace – minacciata da progetti di ricerca di idrocarburi che potrebbero partire qualora il governo brasiliano dovesse concedere le autorizzazioni per le trivellazioni, richieste da potenti multinazionali petrolifere, tra cui la francese Total e la britannica British Petroleum-Bp”. Secondo alcune stime, sotto questi mari, ci sarebbero tra i 15 e i 20 miliardi di barili di idrocarburi.

La ricerca di idrocarburi – sostiene Greenpeace – porrebbe tutta l’area sotto pericolo costante. Il punto più a nord dello Stato brasiliano di Amapà, il Cape Orange National Park, ospita il più grande ecosistema continuo di mangrovie e “non c’è tecnologia capace di ripulire un tale ecosistema da eventuali sversamenti di petrolio”.

In questa regione vivono lamantini (mammiferi acquatici), tartarughe gialle, delfini e lontre di fiume.

I rischi per l’intera area sono dunque elevati. “Dobbiamo difendere il reef (barriera corallina, ndr) e l’intera regione alla bocca del bacino del Rio delle Amazzoni dall’avidità delle multinazionali che pongono i loro profitti prima dell’ambiente”, dice Giorgia Monti, responsabile campagna mare di Greenpeace.

La cartina dell'area dove è stata scoperta la barriera corallina
La cartina dell’area dove è stata scoperta la barriera corallina

Giorgia Monti, che cosa vi ha più colpito di quello che avete visto, durante le esplorazioni sottomarine?

“Sicuramente la ricchezza di biodiversità: nonostante le forti correnti e l’acqua torbida, coralli e altri organismi dai bellissimi colori riescono a crescere e proliferare per migliaia di chilometri quadrati al largo della foce del Rio delle Amazzoni”.

Perché questo sistema corallino è importante?

“Per due motivi. Primo, perché le sue condizioni uniche potrebbero portare all’acquisizione di nuove importanti conoscenze per gli scienziati sia sulla capacità di fare fotosintesi in presenza di così poca luce sia su eventuali specie nuove. Secondo, perché è molto importante per il benessere economico della comunità dei Quilombolas, che pescano nella zona costiera amazzonica”.

Total e Bp, vorrebbero avviare esplorazioni petrolifere nell’area in vista di possibili trivellazioni. Che effetti potrebbero avere queste trivellazioni, se concesse dal governo brasiliano?

“Gravissimi, sia per l’impatto stesso delle eventuali operazioni di ricerca che in caso di possibili trivellazioni. La ricerca di idrocarburi porrebbe questa area sotto un pericolo costante: anche il minimo sversamento sarebbe una catastrofe per questo fragile ecosistema e per le coste. Il punto più a nord dello Stato brasiliano di Amapà, il Cape Orange National Park, ospita il più grande ecosistema continuo di mangrovie e non c’è tecnologia capace di ripulire un tale ecosistema da eventuali sversamenti di petrolio. Inoltre, i rischi legati ad operazioni simili in un ambiente come la bocca del bacino del Rio delle Amazzoni sono accresciuti dalle forti correnti e dai detriti che il fiume porta con sé”.

Sarà dura opporsi a Total e Bp, visto che si stima che ci siano quasi 20 miliardi di barili di idrocarburi, un business enorme, con vantaggi anche per le casse del Brasile.

“In realtà per questo tipo di economie non vi è futuro. Lo stesso presidente brasiliano Michel Temer, dopo aver ratificato l’accordo di Parigi, ha dichiarato che contrastare i cambiamenti climatici è un obbligo per tutti i governi. Se l’impegno del Brasile è davvero serio, deve impedire che si estragga fino all’ultima goccia di petrolio mettendo a rischio l’ecosistema marino e il clima. Solo investendo in rinnovabili e tutela ambientale potremo garantire un futuro alle nuove generazioni”.

Quindi qual è il vostro appello al governo brasiliano e all’opinione pubblica internazionale?

“Il governo brasiliano si è impegnato a rispettare i target internazionali e a investire in energia pulita. Deve quindi bloccare ogni progetto di sfruttamento di vecchie fonti fossili, soprattutto se in aree così sensibili. Dobbiamo difendere il reef e l’intera regione alla bocca del bacino del Rio delle Amazzoni dall’avidità delle multinazionali che pongono i loro profitti prima dell’ambiente”.

Immersione di Greenpeace alla foce del Rio delle Amazzoni
Immersione di Greenpeace alla foce del Rio delle Amazzoni
  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 19/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 19/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 19/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 19-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 19/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 19-12-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 19/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 19-12-2025

  • PlayStop

    Un'estate senza social nell'Italia arcaica

    Un'estate in un paese delle Sicilia, oggi ma come se fosse negli anni’70. Nico (Marco Fiore), il bambino protagonista di “Gioia Mia” arriva dal nord Italia e viene affidato tutta l’estate all’anziana zia Gela (Aurora Quattrocchi). Niente connessioni, quindi niente social, internet e streaming: come si passa il tempo se scomparissero le abitudini di questo secolo? Margherita Spampinato, alla sua prima regia dopo anni da segretaria di edizione, tra gli altri a Marco Bellocchio, Pupi Avati, Sergio Castellitto e Leonardo Pieraccioni, costruisce una storia semplice per fare emergere la noia, il tempo che passa e le relazioni sociali. “Ho subito la fascinazione dei miei ricordi d’infanzia e l’osservazione di mio figlio che ha l’età del protagonista", spiega Margherita Spampinato: "Quindi ho messo a confronto un undicenne super tecnologico con il mondo antico della zia: un mondo razionale, con uno arcaico in cui si pensa che esistano gli spiriti". L'intervista di Barbara Sorrentini a Cult.

    Clip - 19-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 19/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 19-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 19/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 19-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 19/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 19-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 19/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 19-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 19/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 19-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 19/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 19-12-2025

Adesso in diretta