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Rigettato il ricorso di Regione Lombardia

Rigettato: “E’illegittimo far pagare agli assistiti le spese per la fecondazione eterologa”. Il ricorso di Regione Lombardia contro l’equiparazione economica della fecondazione eterologa a quella omologa è stato respinto dal Consiglio di Stato. Un esito prevedibile, visto che la Conferenza Stato-Regioni aveva già stabilito che tutte le Regioni dovessero adeguarsi e trattare allo stesso modo le coppie che ricorrono alla fecondazione assistita, possibile per legge grazie alla nuova Legge 40.

Rossella Bartolucci è presidente della onlus Sos Infertilità. Hanno sede in via De Amicis 10, alla Casa dei diritti di Milano, dove ogni martedì dalle 17 alle 18.30 incontrano coppie che hanno problemi di fertilità e di “genitorialità difficile”. “Era una discriminazione evidente – spiega – le coppie che malate più gravi, che devono ricorrere all’eterologa, dovevano pagare 4mila-4.500 euro più delle altre”. Infatti, mentre la fecondazione omologa è completamente coperta dal Servizio sanitario nazionale, quella eterologa in Lombardia era totalmente a carico della coppia.

Nonostante la decisione della Conferenza Stato-Regioni, il governatore di regione Lombardia Roberto Maroni aveva cercato la “gabola economica”, come la definisce Bartolucci, per poter di fatto dissuadere la fecondazione eterologa. È stata proprio l’associazione Sos Infertilità a far emergere il caso lombardo e a segnalare il ricorso. “Con la decisione del Consiglio di Stato non c’è più pericolo di costi differenti – aggiunge Bartolucci -. Sono le strutture pubbliche ora che devono adeguarsi e trovare il sistema per il reperimento dei gameti. Sistema che deve essere legale e trasparente, ma deve esserci”.

Un effetto ulteriore di questa decisione del Consiglio di Stato potrebbe riguardare i ricorsi per i casi di famiglie che sono dovute ricorrere alla fecondazione eterologa all’estero. “Ci aspettiamo che vengano al nostro sportello per chiedere rimborsi alla regione per la spesa. E saranno tante”, aggiunge Bartolucci.

Ascolta qui l’intervista a cura di Massimo Bacchetta

Rossella Bartolucci

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