Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 26 giugno 2020

scuole 14 settembre - Manovra economica e tagli

Il racconto della giornata di venerdì 26 giugno 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle ultime novità sul ritorno a scuola a settembre. Il rapporto annuale del Garante dei Detenuti e il voto di domenica in Francia. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 259 oggi i nuovi casi di coronavirus in Italia. 30 il numero delle vittime. Entrambi i dati sono in calo rispetto a ieri e ancora una volta la Lombardia fa la parte del leone, con oltre il 60% dei nuovi positivi. Oggi però sale anche il numero dei contagi in Emilia-Romagna, per via del focolaio al magazzino della Bartolini.
Le Regioni che non hanno registrato nemmeno un caso invece sono Basilicata, Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano.
I ricoveri in terapia intensiva sono sostanzialmente stabili, + 2 rispetto a ieri. E stabile, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è il quadro generale dell’epidemia in Italia, definito “a bassa criticità”, con indice Rt sotto 1. In alcune Regioni però, ricorda l’Istituto, il numero dei contagi è ancora rilevante, questo significa che il virus è ancora in grado di trasmettersi in modo efficace.

Le ultime novità sulla riapertura delle scuole

(di Omar Caniello)

Si ripartirà il 14 settembre, gli ingressi saranno scaglionati ma non ci saranno turni si andrà a scuola in presenza dal lunedì al sabato dove previsto. Dovrà essere garantito un metro di distanza tra gli alunni e dove non sarà possibile ministero dell’istruzione, Regioni e comuni cercheranno altre strutture. Verranno comunque incentivate lezioni nei teatri, nei cinema e all’aperto La didattica a distanza è prevista ma solo per le scuole superiori e solo se strettamente necessario. Per quanto riguarda le mascherine in classe sarà il comitato scientifico che deciderà due settimane prima delle lezioni e se previste riguarderanno gli alunni dai 6 anni in poi.
Ogni scuola dovrà anche dotarsi di un «medico competente», cioè di una figura individuata con la Asl da chiamare in caso di bisogno.
In caso di contagio a scuola, la persona interessata sarà «isolata e dotata di mascherina» e rimandata a casa. Alla conferma del caso, si applicano le regole generali di isolamento fiduciario per la classe e chi è entrato in contatto con la persona contagia.

Il rapporto del Garante dei detenuti al Parlamento

(di Lorenza Ghidini)

Il garante dei detenuti Mauro Palma ha presentato oggi il suo rapporto annuale al Parlamento, una fotografia delle carceri italiane ma anche dei centri di trattenimento dei migranti e delle residenze per anziani. E alcuni passaggi hanno fatto infuriare la Lega.
Numeri, dati, statistiche, ma anche tanta politica nella relazione del Garante delle persone private della libertà. Nelle carceri italiane oggi ci sono 53.527 detenuti, 8mila in meno rispetto a febbraio grazie al fatto che la magistratura di sorveglianza durante l’emergenza sanitaria ha ridotto le presenze mandando chi poteva ai domiciliari. Mauro Palma ha voluto sottolineare gli aspetti benefici delle scarcerazioni che tra marzo e aprile avevano suscitato scandalo, anche dalle parti del ministero della Giustizia.
Molti i riferimenti all’esperienza della pandemia, che in carcere è stata devastante. L’emergenza ha accentuato le difficoltà strutturali dei penitenziari e Palma ha voluto anche ricordare i 14 detenuti morti durante le rivolte. Parla dell’epidemia anche il passaggio sulle RSA. È stato un errore considerarle solo come potenziali focolai del COVID, dice Palma, agli ospiti andavano garantiti diritti che invece sono stati ignorati.
Nel 2020 in carcere stanno aumentando i suicidi, sono già 24, l’ultimo ieri pomeriggio a Sollicciano, e ci sono inoltre 3 procure che indagano per torture sui carcerati.
Quanto ai migranti, il Garante si è augurato una revisione dei decreti sicurezza perchè altrimenti – ha detto – il Mediterraneo non potrà che essere teatro di continue violazioni delle leggi. Salvini per tutta risposta ha commentato questo passaggio definendo Palma il “garante dei delinquenti“.

Francia, domenica il secondo turno delle elezioni municipali

(di Luisa Nannipieri)

Che Francia uscirà dalle urne dopo le elezioni municipali di domenica? La suspense è altissima nelle principali città del paese, dove si scontrano candidati arrivati testa a testa al primo turno del 15 marzo. Molti di loro sono ecologisti. I verdi infatti, hanno battuto ogni record di preferenze, confermando gli ottimi risultati delle elezioni europee. Oltre a conservare Grenoble e ad essersi dimostrati degli alleati indispensabili in città piccole e grandi, vanno al secondo turno a Tour, Bordeaux, Lille, Strasburgo o Tolosa. Ma soprattutto potrebbero conquistare Lione e Marsiglia, le più importanti città francesi dopo Parigi, dove hanno stretto un’alleanza con la sindaca uscente Anne Hidalgo che dovrebbe ottenere un secondo mandato. A Lione guidano una coalizione con la France Insoumise e i socialisti, data al 37%. E hanno spinto il sindaco uscente ed ex ministro dell’interno Gerard Collomb, prima barone socialista, poi macronista, ad allearsi con il centrodestra pur di fermare l’onda verde. A Marsiglia, l’écolo indipendente Michèle Roubirola è la capolista del Printemps marseillais, che riunisce ben 13 formazioni di sinistra. Data in vantaggio di 5 punti potrebbe strappare il bastione marsigliese al centro destra, che governa la città da 25 anni. Molto però dipenderà da quanti cittadini andranno a votare. L’astensione a marzo ha superato il 55%, anche a causa della paura del COVID: a Marsiglia ha toccato il 67%, a Tolosa e Lione era oltre il 60%.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Redazione
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    “L'abbiamo vista arrivare”. La tecnica dell’odio secondo chi la studia da anni

    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

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    Le dita mozzate: un “very cold case” preistorico che indaga la sottomissione femminile inaugura la collana Sisters

    Edizioni le Assassine pubblica e continuerà a pubblicare letteratura gialla nei suoi molteplici sottogeneri, proponendo e riscoprendo autrici del presente e del passato. L'obiettivo è quello di mettere in luce la capacità dello sguardo femminile di descrivere, decifrare e interpretare vari contesti sociali, senza mai sacrificare la suspense che è tipica di questo genere. Con gli stessi obiettivi, nasce ora la nuova collana Sisters, che apre a voci inedite in grado di creare storie appassionanti e memorabili, portando il lettore su sentieri narrativi inaspettati. Il primo titolo di Sisters è "Le dita mozzate" di Hannelore Cayre, un noir atipico in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini, ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia esattamente quarant'anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Ne ha parlato a Cult la traduttrice Simonetta Badioli.

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    Musica leggerissima di lunedì 15/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Prima puntata di Considera l'armadillo, noi e altri animali. In studio @Rosario Balestrieri, ornitologo della @Stazione Zoologica Anton Dohrn. Si è parlato di voci di uccelli estinti, di rondini, storni, bianconi e delle loro migrazioni. In studio Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 15-09-2025

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    Cult di lunedì 15/09/2025

    Oggi a Cult: il quotidiano culturale di Radio Popolare: Piero Colaprico sulla nuova stagione del Teatro Gerolamo; il libro "La valigia del fotografo" (Emuse); Fulvia Cipollari sul suo testo "Come un amuleto" che ha vinto ex-aequo il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025; Sisters, una nuova collana per la casa editrice Le Assassine, il cui primo titolo è "Le dita mozzate" di Hannelore Cayre, tradotto da Simonetta Badioli; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

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    Carceri. Pagano: “Serve lavorare sulle misure alternative alla detenzione”

    Luigi Pagano, già direttore di Bollate e San Vittore, ex provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, è il nuovo garante dei detenuti di Milano e ci racconta cosa non funziona nel sistema carcerario ben oltre il sovraffollamento e il numero di suicidi e atti di autolesionismo fuori controllo: “La politica in atto mi sembra quella di utilizzare il carcere nell’ottica dell'ordine pubblico”. Decreti sicurezza e criminalizzazione di determinate fasce di popolazione riempiono le carceri delle questioni sociali: “Andando a guardare chi sono oggi i detenuti nella maggior parte sono irregolari, tossicodipendenti, malati di mente e poveri tout court che hanno commesso reati ma non hanno alcuna possibilità di ottenere misure alternative”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia a Presto Presto.

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    Pubblica di lunedì 15/09/2025

    A distanza di qualche giorno, il discorso di Mattarella del 10 settembre scorso a Lubiana, in Slovenia, prende sempre più la forma di un sincero grido di allarme sui pericoli che sta correndo l'Europa e il mondo. La Russia di Putin e i droni minacciosi di Mosca sconfinati in Polonia, da un lato, e i bombardamenti dell'aviazione israeliana su Doha, dall'altro, rappresentano un pericolo crescente, un «crinale - ha detto Mattarella da Lubiana - in cui anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata». E a governare questa situazione sembrano essere tornati i "sonnanbuli" di un secolo fa, quei goveranti che - secondo l'ormai classica tesi dello storico di Cambridge Christopher Clark - nel 1914 portarono l'Europa e il mondo alla prima guerra mondiale. Ma le preoccupazioni di Mattarella non finiscono qui. Nel messaggio inviato agli ospiti del Forum Ambrosetti di Cernobbio dieci giorni fa, il capo dello stato ha denunciato «il ruolo straripante delle corporazioni globali (Big Tech, ndr), quasi delle nuove Compagnie delle Indie». Secondo Mattarella, tali società globali «si arrogano un'assunzione di poteri che - insieme all'impulso di dominio neo-imperialista di alcuni paesi - rischia di essere letale per il futuro dell'umanità». Parola del presidente Sergio Mattarella. Pubblica oggi ha ospitato lo storico Giovanni Gozzini, dell'università di Siena, autore insieme a Marcello Flores di "Perchè la guerra" (Laterza, 2024).

    Pubblica - 15-09-2025

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    A come America Latina di lunedì 15/09/2025

    a cura di Chawki Senouci con Alfredo Somoza

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 15-09-2025

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    LAVINIA BIANCA - LA VITA POTENZIALE

    LAVINIA BIANCA - LA VITA POTENZIALE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 15-09-2025

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