Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 27 ottobre 2020

numeri COVID-19 - Indicazioni governo

Il racconto della giornata di martedì 27 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia al decreto Ristori approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, mentre Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Speranza, ha invocato il lockdown per Milano e Napoli, e lo stesso ha fatto il responsabile del coordinamento COVID dei pronto soccorso della Lombardia. Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per il 5 novembre uno sciopero generale di quattro ore che coinvolgerà tutta l’area metropolitana di Napoli. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Alessandro Principe)

Gli indicatori vanno tutti nella stessa direzione: l’epidemia corre, come ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro. Lo dimostra non solo il numero assoluto, oggi vicino a 22mila, mai raggiunto prima. Ma soprattutto l’incidenza rispetto ai tamponi effettuati e rispetto alla popolazione. Sta crescendo molto rapidamente. Regione per regione il coronavirus è ormai diffuso in tutto il paese, come non era successo la scorsa primavera. Lombardia, Campania e Pimonte restano le più colpite. Ma in tutte le regioni l’indice di contagio Rt è superiore a 1, aumenta il numero dei casi e le risorse fanno fatica a soddisfare il tracciamento: “Sono numeri difficilmente sostenibili”, sostiene Brusaferro che aggiunge: è necessario ricorrere alla mitigazione per riuscire a contenere la curva epidemica. In sostanza: l’unico modo di rallentare il contagio, dice l’Istituto, sono le misure che riducono i contatti tra le persone. Le vittime registrate oggi sono 221, dato in netto aumento: ancora lontano da quelli di marzo-aprile, ma non da quelli di maggio. Netto aumento anche delle terapie intensive, 127 in più. “Siamo ancora lontani dalla soglia critica”, afferma Gianni Rezza, direttore generale del ministero della Salute. Che però avverte: “C’è la necessità di implementare interventi adeguati”.

Decreto Ristori, le prime erogazioni già il 15 novembre

(di Anna Bredice)

Già il 15 novembre dovrebbero arrivare i primi soldi sui conti correnti delle imprese e attività danneggiate dalla chiusura, è la promessa scritta nero su bianco sul decreto approvato nel pomeriggio e che Conte presenta insieme al ministro Gualtieri in conferenza stampa, unico modo per il presidente del Consiglio per tentare di stemperare la protesta, la preoccupazione che sale in quei settori colpiti dalla crisi causata dalla pandemia. Sei miliardi complessivamente le risorse stanziate che devono coprire una fascia molto ampia dell’economia, dal bar che chiude alle 18, alle sale da ballo che non hanno mai riaperto da marzo, dalle palestre, ai cinema, ma c’è anche la cassa integrazione per altre sei settimane e 200 milioni per finanziare anche il reddito di emergenza. Sono 91 mila in più le attività economiche che dovranno essere sostenute rispetto a quelle di questa primavera, in tutto sono 325 mila. A loro, fino ad un fatturato di 5 milioni, dovrebbero arrivare soldi a fondo perduto a partire da novembre dall’Agenzia delle entrate, per chi non ha mai riaperto sarà del 400 per cento in più rispetto ai soldi stanziati dal decreto rilancio, a scendere si arriverà al 100 per cento, al raddoppio per altri. Dei sei miliardi, uno, ha annunciato il ministro della cultura Franceschini, andrà al mondo dello spettacolo, cinema e cultura, per novembre mille euro ai lavoratori autonomi dello spettacolo. Ottocento euro a quelli dello sport, senza lavoro fino al 24 novembre a causa delle palestre chiuse. Per quanto riguarda i dipendenti, prorogata per sei settimane, fino al 31 gennaio, la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti.

Gli scontri di Milano: un riot senza firma, la spia di un disagio

(di Roberto Maggioni)

Il silenzio del coprifuoco squarciato da 300 ragazzi arrivati dalle piazze milanesi. Figli di questa Milano. Se nel resto d’Italia stanno protestano gli adulti colpiti dalla crisi, a Milano hanno protestato i figli di questa crisi. Il passaparola ha viaggiato via Instagram e gruppi social, dentro ci è finito un po’ di tutto. Anche tanti curiosi, li si riconosceva perché erano adulti e ai lati della protesta.
28 le persone denunciate per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale. 13 dei denunciati sono minorenni. 18 sono italiani e 10 di origine straniera. Altro dato contemporaneo: gli adolescenti sono italiani e stranieri, di seconda o terza generazione, ma sono insieme. A scuola come al lavoro come nei casini in strada. Tra i denunciati anche una ragazza che la questura definisce anarchica, gli altri non riconducibili a gruppi politici conosciuti. Questi particolari hanno fatto prendere le distanze dell’estrema destra che sul sito internet di riferimento di Casapound scrive: “negli scontri anarchici e immigrati ma la stampa tira fuori i neofascisti”. Quanto successo non va né ingigantito né sminuito, ma va guardato senza paraocchi. “Sono le piazze trap” le definisce così un quindicenne che ha amici che hanno partecipato ai riot di lunedì sera. In effetti a voler cercare qualche riferimento, tolti i danneggiamenti, la cosa più simile al muoversi veloce e agitato dei ragazzi in strada lunedì sera sono i video della canzone Tuarì di Quentin 40 e Achille Lauro. Lo schema fascisti/antagonisti/ultras/teppisti non sembrerebbe quello centrale. Almeno, per ora, almeno a Milano.

Walter Ricciardi invoca il lockdown per Milano e Napoli

(di Michele Migone)

Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Speranza dice che bisogna dichiarare il Lockdown a Milano e a Napoli. Per questo litiga con il Presidente lombardo Fontana, ma poi nessuno del governo appoggia la sua proposta. O implorazione. I tecnici lo dicono da giorni: è come se stessimo andando a sbattere contro un Tir. Ma chi ha responsabilità politica frena su maggiori chiusure. Sia a Roma, sia nelle Regioni. Non è un gioco delle parti. Nella prima ondata i tecnici facevano da apripista con l’opinione pubblica e poi il governo varava i decreti. Che non suscitavano proteste, a parte le regioni di Destra. Erano accettati come indispensabili per combattere il virus. Adesso invece, i tecnici, chiedono interventi perentori che Palazzo Chigi sembra essere ben lontano dal voler concedere. E le misure prese, come nell’ultimo decreto, vengono contestate non solo nelle piazze, ma anche da pezzi di maggioranza, non perché considerate insufficienti per la nostra salute, come dicono i tecnici, ma perché ritenute troppo dannose dal punto di vista economico per alcune categorie. Il risultato è un corto circuito. Una comunicazione schizofrenica sull’andamento dell’epidemia che getta una coltre di confusione sulla realtà delle cose. Per i tecnici siamo a un passo da una nuova, strage. Per i politici abbiamo ancora tempo prima di arrivarci. Alla fine, le persone, decidono chi ascoltare, se gli uni o gli altri, e adattare i loro comportamenti individuali di conseguenza. Ma qui c’è un passo in più che deve fare la politica. Non sbagliare il tempo d’intervento. Prendere le decisioni giuste al momento giusto. Governare con difficoltà il timone nel tentativo di portare la nave in porto (sanità ed economia) é un conto. Snobbare i tecnici, tentennare o litigare per una quota di consenso è un altro. In questo momento non si vede più il confine tra le due cose.

Il responsabile del coordinamento COVID dei pronto soccorso chiede un lockdown

Dalla Lombardia oggi il responsabile del coordinamento COVID dei pronto soccorso, Guido Bertolini, ha chiesto un lockdown nazionale, parlando di situazione drammatica in tutta Italia e di sistema vicino al collasso in alcune zone della regione. Antonella D’Arminio Monforte è primario di malattie infettive agli ospedali santi Paolo e Carlo di Milano:


 

Napoli, Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero per il 5 novembre

Oggi Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per il 5 novembre uno sciopero generale di quattro ore che coinvolgerà tutta l’area metropolitana di Napoli. La mobilitazione è in appoggio ai lavoratori della Whirlpool del capoluogo campano, che rischia di chiudere tra pochi giorni. Domani nello stabilimento ci sarà uno sciopero di otto ore. Stesso tipo di mobilitazione, sempre domani, alla Pininfarina Engineering di Torino, di cui oggi è stata annunciata la messa in liquidazione, con 138 licenziamenti. La proprietà parla di vendite in calo e di difficoltà economiche aggravate dalla pandemia. Ugo Bolognesi fa parte della Fiom locale:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 19/09/2025

    A cura di Marco Piccardi - Playlist: 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) The Turtles, Happy Together 3) Zappa/Mothers, Tears Began to Fall 4) Afro Celt Sound System, Realese 5) Elvis Costello/Mingus Big Band, Invisible Lady 6) Franco Piersanti, Il Commissario Montalbano (titoli di testa) 7) Pink Floyd, The Narrow Way (Part One) 8) Fred Frith, Norrgarden Nyvla 9) Bozzio/Levin/Stevens, Black Light Syndrome 10) Anthony Braxton/Creative Orchestra, Take 3 11) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla)

    Di palo in frasca - 18-09-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 18/09/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 18-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 18/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-09-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 18/09/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 18-09-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 18/09/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 18-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 18/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-09-2025

  • PlayStop

    San Siro, Scavuzzo: “Se passano emendamenti sostanziali rischia di saltare tutto”

    Dopo che la Giunta del Comune di Milano ha licenziato la delibera per la vendita dello stadio di San Siro, la palla ora passa al Consiglio comunale, che dovrà votare il provvedimento giovedì 25 settembre, e non più il 29. Nonostante sia possibile presentare emendamenti al testo, per la giunta il documento è immodificabile: “È frutto di un lavoro che ha gli elementi essenziali del contratto, una cosa molto tecnica ma anche politica”, ha detto ai nostri microfoni la vicesindaca Anna Scavuzzo. Nel caso di un emendamento di sostanza votato dalla maggioranza dei consiglieri, infatti, “le squadre potranno rigettare l’intera proposta”. Una sorta di prendere o lasciare per i consiglieri comunali. Secondo la vicesindaca Scavuzzo, dopo due mesi di confronto e dopo le modifiche alla versione di luglio, adesso “si chiude”. L’intervista integrale di Luigi Ambrosio nella nostra trasmissione “L’Orizzonte”.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 18/09/2025

    1) “La gente non lascia Gaza City perché non sa dove andare o perché non può permetterselo”. Migliaia di persone restano nella città della striscia, mentre l’esercito continua a bombardarla. (Jacob Granger - MSF) 2) “Israele sta commettendo un genocidio, ma gli altri paesi hanno l’obbligo giuridico di fare tutto ciò che possono per impedirglielo”. In esteri la seconda puntata dell’intervista a Chris Sidoti, giudice della commissione Onu. (Valeria Schroter, Chris Sidoti - Commissione Onu d'inchiesta per i territori palestinesi) 3) La Francia ancora in piazza. Un milione di persone mobilitate dai sindacati per protestare contro la legge di bilancio di Bayrou. (Veronica Gennari) 4) La tragedia umanitaria della guerra in Sudan, e i sudanesi che resistono. Premiata in Norvegia una rete di associazioni comunitarie che lavorano per favorire l’ingresso di aiuti. (Irene Panozzo, analista politica) 5) Donald Trump alla corte britannica. La luna di miele tra Keir Starmer e il presidente Usa è soprattutto una questione di business. (Marco Colombo, giornalista) 6) World Music. Together for Palestine, il concerto organizzato da Brian Eno a Londra contro il genocidio. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 18-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 18/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-09-2025

  • PlayStop

    Alessio Lega ricorda Fausto Amodei: "Sublime la sua scrittura, una persona tenera e ironica"

    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/09/2025

    Inizia la Milano Green Week! gli eventi e iniziative le presenta l'assessora al verde, Elena Grandi. Rachele di Magiafiori, la nostra chef vegetale ci sugegrisce poi un menù tutto...green. Marcello ed Elisa, infine, ascoltatori/educatori ci han scritto per raccontarci La Rosa dei Venti, l'associazione che da anni nel comasco, lavora per l'inclusione di persone con disturbi di personalità. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-09-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/09/2025

    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

    Volume - 18-09-2025

Adesso in diretta