Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Domenica 10 maggio 2020

Silvia Romano Giuseppe Conte

Il racconto della giornata di domenica 10 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dall’analisi dei dati dell’epidemia di Vittorio Agnoletto al ritorno di Silvia Romano in Italia, accolta alle 14 all’aeroporto di Ciampino dai genitori, la sorella, il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I presidenti delle 13 regioni governate dal centrodestra hanno inviato un ultimatum al governo Conte, mentre la Liguria anticipa una serie di riaperture con un’ordinanza firmata oggi da Toti. A Milano, intanto, sui conducenti dei mezzi pubblici di superficie sono stati eseguiti i primi test sugli anticorpi. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

Un altro giorno di dati in discesa per l’epidemia da coronavirus: 165 le vittime registrate (per risalire a un dato simile bisogna tornare al 9 marzo) e 800 nuovi positivi, non succedeva dal 6 marzo. Il 50% dei nuovi casi è concentrato tra Piemonte e Lombardia. L’82% degli attualmente positivi è in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Secondo la Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche ci sarebbero in Italia 12mila infermieri positivi.

Su questo dato e sui primi dati degli screening sierologici sugli operatori sanitari in Lombardia, abbiamo chiesto un parere a Vittorio Agnoletto, nostro collaboratore e autore della trasmissione 37 e 2:

 

Silvia Romano è tornata in Italia

Sto bene, sia fisicamente che mentalmente, ora voglio solo stare con la mia famiglia“.

Silvia Romano è arrivata in Italia, atterrata all’aeroporto di Ciampino alle 14. Ad accoglierla c’erano i genitori e la sorella, il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La cooperante, rapita il 20 novembre 2018 in Kenya e liberata ieri in Somalia, è apparsa in buona salute e sorridente. Indossava un abito tradizionale delle donne somale, di colore verde. Aveva mascherina e guanti. Ecco le sue prime parole in Italia, all’aeroporto dove si è fermata pochi minuti con i famigliari e i rappresentanti delle istituzioni.

È stata poi portata nella caserma del Ros dei carabinieri per essere ascoltata dai pubblici ministeri che indagano sul suo sequestro. Avrebbe detto di esseresi convertita volontariamente all’Islam e di volerne parlare con la sua famiglia.
Sull’indagine e i punti da chiarire, abbiamo sentito Angelo ferrari, giornalista Agi, autore di “Silvia, diario di un rapimento”

A Milano nel suo quartiere grande gioia:

Il racconto di Barbara Sorrentini:

 

L’ultimatum di 13 Regioni al governo Conte

(di Michele Migone)

I presidenti delle 13 regioni governate dal centrodestra hanno inviato una lettera al governo Conte: entro mercoledì prossimo le linee guida per le riaperture del 18 maggio oppure faranno da soli. L’ultimatum è un paradosso perché tra i firmatari ci sono i governatori di Liguria, Piemonte e Lombardia, ossia le tre Regioni che più delle altre, a causa della cattiva gestione della crisi da parte dei loro amministratori, fanno difficoltà a uscire dall’epidemia.
Ormai da giorni, metà dei contagi e delle vittime quotidiane in Italia sono in Lombardia. Il resto del Paese sarebbe quasi fuori dal tunnel se non ci fossero quei numeri. Lo sanno tutti, ma i governatori del centrodestra vogliono spostare l’attenzione sui tentennamenti e sui ritardi dell’esecutivo per coprire le loro magagne. Il governo ha preso le contromisure politiche per parare l’offensiva. Ha detto sì alle riaperture nel commercio dal 18 maggio, ma differenziate Regione per Regione e sotto il controllo del Ministero della Salute.
Questo significa che in alcune regioni certe attività commerciali rimarranno ancora off-limits. La seconda mossa riguarda la comunicazione: da giovedì prossimo i dati sull’epidemia verranno diffusi al grande pubblico regione per regione. L’obiettivo è di dimostrare che in alcuni casi (vedi appunto Lombardia, Piemonte e forse Liguria) non si può fare quello che i governatori vorrebbero fare. Boccia e i presidenti ne parlano lunedì mattina nella Conferenza Stato-Regioni. Si attende il solito scontro, le minacce di fare da soli, i ricorsi al Tar, le diffide. I governatori di centrosinistra non stanno alla finestra a guardare. Anche loro vogliono riaprire, annunciano provvedimenti per il 18 maggio, ma non litigheranno con Conte per cogliere il loro obiettivo.

Coronavirus: i primi dati sui conducenti dei mezzi pubblici milanesi

(di Massimo Alberti e Claudio Jampaglia)

In autobus come nelle RSA? Dai primi dati, rilevati su un campione di 50 conducenti sottoposti a screening sierologico, emergerebbe che fino al 60% del campione sarebbe positivo al test sugli anticorpi. Percentuali simili, se non più elevate, a quelle registrate nelle residenze per anziani (RSA) e più alte di quelle negli ospedali, e che aprono a molti interrogativi sulla circolazione del virus sui mezzi pubblici. Da domani gli esami si allargheranno a 100 al giorno, ma occorrerà convincere gli stessi conducenti. Ma che il virus abbia viaggiato in misure considerevoli sui mezzi pubblici di Milano è una certezza. CONTINUA A LEGGERE.

Liguria, nuova ordinanza sulle riaperture

(di Alessandra Fava)

Da domani in Liguria ristoratori, parrucchieri, negozianti e artigiani tornano al lavoro per adattare e sanificare gli spazi. Ma senza clienti. È solo permesso l’asporto per bar e ristoranti come da una settimana.
Da domani l’intero nucleo familiare potrà andare nelle seconde case all’interno della Regione ma solo in giornata. Riapriranno negozi di articoli sportivi. Si potrà fare sport in tutte le ore del giorno e della notte e riprendono le attività anche bed&breakfast, agriturismi e alberghi.
Il governatore ligure Giovanni Toti ha appena emanato l’ennesima ordinanza.
Intanto bolle il mugugno. Ad esempio i ristoratori liguri si stanno ribellando al progetto del governo di una distanza di 4 metri tra i tavoli perché molti hanno locali piccoli e spesso senza dehors. Così Toti oggi ha aggiunto che dal 18 maggio il potere sulle aperture deve passare alle Regioni.
L’ordinanza di oggi dunque segna la battaglia tra governo centrale e Regioni e colora la campagna elettorale del governatore Toti che punta al secondo mandato anche se è uscito da Forza Italia.
Intanto i numeri della pandemia migliorano anche in Liguria: i positivi sono scesi a 4.700, di cui 3mila a Genova. Nelle ultime 24 ore nella Regione ci sono stati altri 5 decessi per un totale di 1.284 morti da inizio pandemia.
La vita di tutti i giorni è un terno al lotto. Prendere i mezzi pubblici domani sarà un risiko perché metà dei posti su bus e metropolitane sono occupati da un adesivo che dice di non sedersi. Intanto nei piccoli comuni qualcuno si inventa regole ad hoc: in un paese dell’entroterra il sindaco ha ordinato ai concittadini di girare con mascherina per strade e sentieri e vieta la permanenza in piazza anche a distanza.

Francia alla vigilia del deconfinamento

(di Francesco Giorgini)

Un sospiro di sollievo e un brivido di timore é questo, in estrema sintesi, il sentimento ambivalente della maggioranza dei francesi alla vigila del deconfinamento che comincia domani mattina. Sollievo dopo 56 giorni di un lock down senza precedenti. Si potrà di nuovo circolare senza autocertificazione ne limiti di tempo o di spazio entro 100 chilometri dalla propria residenza. Si potranno ritrovare famiglia, amici, compagni di scuola, senza superare le dieci persone riunite nello stesso spazio chiuso. Si potrà ritornare a far compere non solo di prima necessità. E delle 400mila imprese che riapriranno da domani la maggioranza sono commercianti e artigiani. Nei tre quarti della Francia si potrà tornare in parchi e giardini e sul litorale sindaci e prefetti potranno, secondo i casi, riaprire l’accesso controllato alle spiagge.
E poi c’è il timore. A cominciare dal ritorno a scuola per asili, materne ed elementari con regole precise, orari e classi ridotte in generale, ma con poca visibilità sulle condizioni concrete di riapertura scuola per scuola. Tanto che, secondo i sondaggi, più di un francese su due esita a rimandare i figli a scuola su base volontaria. Stesso timore nei trasporti pubblici: la maschera sarà obbligatoria, ma la loro distribuzione gratuità sarà solo parziale e decisa comune per comune secondo le disponibilità che restano ancora limitate. Nelle imprese pure si naviga a vista, secondo principi tanto generici che ecumenici, ma senza regole rigide né controllo pubblico sistematico.
La questione, per così dire, viene dall’alto come ripetono, implacabili, i sondaggi. Dopo il fiasco clamoroso della penuria di maschere e quello seguente della penuria di test di contagio, camuffate dalle autorità con improbabili esercizi retorici, più di sei francesi su dieci non hanno più fiducia in Macron e nel suo governo per gestire la crisi.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 17:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 09/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 09/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 09-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 09/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone e Chiara Pappalardo

    Fuori registro - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 09/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 09-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 09/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 09/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 09/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 09-12-2025

  • PlayStop

    Il cantante degli Editors Tom Smith racconta la sua nuova avventura solista

    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 09/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 09-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 09/12/2025

    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

    Volume - 09-12-2025

  • PlayStop

    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi di Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

    Clip - 09-12-2025

Adesso in diretta