Appunti sulla mondialità

Quale futuro per l’Accordo UE-Mercosur dopo il ritorno di Lula al governo?

Sta cambiando velocemente l’atteggiamento dell’Unione Europea rispetto alla ratifica dell’accordo commerciale con il Mercosur, il mercato comune tra Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Dovrebbero essere aboliti i dazi per il 93% delle merci esportate dal Mercosur in Europa e per il 91% delle merci europee nel Mercosur.

L’accordo era stato concluso nel 2019, dopo 20 anni di negoziati, durante il vertice del G20 di Osaka, ma i toni trionfali dei negoziatori non erano riusciti a nascondere le difficoltà che si sarebbero trovate per la ratifica di quel documento, che infatti non è mai avvenuta. Se la Spagna spingeva, la Francia frenava platealmente, a partire dal suo presidente Emmanuel Macron, che ancora alla vigilia dell’ultimo voto in Brasile si era detto contrario all’accordo, senza sottovalutare le campagne della società civile tutte puntate sui rischi ambientali connessi all’aumento degli scambi tra Sudamerica ed Europa. Ma da quando il nuovo presidente del Brasile è Lula le cose stanno cambiando velocemente, anche per motivi geopolitici. La linea di Lula è chiudere subito la partita dell’accordo con l’Unione Europea per negoziare successivamente un trattato con la Cina. Questa “deferenza” nei confronti dell’Europa da parte del leader della sinistra brasiliana sta riuscendo a far cadere velocemente i pregiudizi verso l’accordo. Lula, inoltre, è in grado di offrire garanzie sul piano ambientale nell’ambito della grande iniziativa di protezione dell’Amazzonia e dei suoi popoli, annunciata in campagna elettorale e confermata dopo la vittoria.

Da parte europea, la pandemia e la guerra in Ucraina hanno introdotto variabili che all’epoca dei negoziati non esistevano. Il concetto di sovranità alimentare, l’accesso ai rifornimenti strategici di materie prime, l’idea di costruire mercati allargati di consumatori ben si sposano con l’accordo con un’area del pianeta culturalmente omogenea, ma anche ricca di quelle commodities alimentarie e minerali che risultano strategiche nel mondo d’oggi. Concetto ribadito dal cancelliere tedesco Scholz, reduce da un viaggio in Brasile, Argentina e Cile, dove ha firmato importanti accordi in base ai quali la Germania parteciperà all’estrazione di litio e alla costruzione di impianti per la produzione di idrogeno “verde”.

Tanto entusiasmo potrebbe però essere raffreddato dai soci “minori”, come l’Argentina, che ritiene ci siano discriminazioni nell’accordo sul suo biocarburante, ottenuto dalla soia, a vantaggio invece di quello prodotto in UE usando la colza. In realtà, i contrasti tra Europa e Sudamerica nell’ambito dell’agricoltura e della trasformazione alimentare sono molti e spesso annosi. Altro ostacolo che rende difficile il negoziato sono le denominazioni d’origine, che l’accordo tutelerebbe soltanto per 357 specialità a fronte di circa 1500 DOP e IGP riconosciute in Europa. Rispetto ad altri accordi, in questo caso il tema è particolarmente sentito perché sono decine e decine le specialità “europee” che si producono anche nei Paesi del Mercosur, a opera dei discendenti dei milioni di immigrati approdati in Sudamerica nell’ultimo secolo e mezzo. Formaggi, vini, salumi che ormai sono diversi da quelli prodotti in Italia, ad esempio, ma ne conservano il nome e l’aspetto. Sarà interessante capire se in questa fase storica, con un’Europa accerchiata e in difficoltà, l’offerta di Lula di stringere velocemente i rapporti commerciali, anche per stoppare l’avanzata cinese, sarà colta. In sostanza, la questione è se conta di più la politica globale dell’Unione o la tutela del Camembert.

  • Alfredo Somoza

    Antropologo, scrittore e giornalista, collabora con la Redazione Esteri di Radio Popolare dal 1983. Collabora anche con Radio Vaticana, Radio Capodistria, Huffington Post e East West Rivista di Geopolitica. Insegna turismo sostenibile all’ISPI ed è Presidente dell’Istituto Cooperazione Economica Internazionale e di Colomba, associazione delle ong della Lombardia. Il suo ultimo libro è “Un continente da Favola” (Rosenberg & Sellier)

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 27/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 27/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 27/11/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    «Autoritarismi in democrazia» 1

    Il trumpismo fa paura. L'autoritarismo trumpista ancora di più. A Pubblica la prima sintesi degli incontri alla Casa della Cultura di Milano per il ciclo "Autoritarismi in democrazia" (Osservatorio autoritarismo, Università Statale Milano, Libertà e Giustizia, Castelvecchi) di cui Radio Popolare è media partner (qui il programma https://www.libertaegiustizia.it/2025/11/21/autoritarismi-in-democrazia/). Ospite del primo incontro (22 novembre 2025) la filosofa Chiara Bottici, della New School for Social Research di New York. «Il clima negli Stati Uniti – ha raccontato la filosofa - è estremamente allarmante, estremamente preoccupante. Quando parlo di neofascismo non è un'esagerazione, non è un modo per dire "questi sono cattivi, Trump è autoritario"».

    Pubblica - 27-11-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 27/11/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 27-11-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 27/11/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 27-11-2025

  • PlayStop

    Sanità al verde, Garattini: "Serve una tassa sulla ricchezza"

    A Radio Popolare il farmacologo Silvio Garattini commenta l'aumento della sanità privata a discapito del pubblico e invoca scelte coraggiose. "È necessario un cambiamento radicale. Per finanziare il SSN serve una tassa sulla ricchezza e sugli extraprofitti. Chi ha ricevuto di più, ora deve dare indietro qualcosa alla società", dice il fondatore dell'Istituto Mario Negri ai microfoni di Mattia Guastafierro.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 27/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 27/11/2025

    Destra ed estrema destra alla conquista d'Europa e non solo dai nuovi sovranismi dell'Est Europa, in Germania la strategia di Merz e Weber guarda a AFD come stampella per far passare leggi più dure a partire dai migranti e cittadini stranieri residenti, l'analisi di Pier Virgilio Dastoli presidente del Movimento Europeo. Il siluramento mediatico di Witkoff racconta della debolezza della diplomazia di Trump basata sulle forza e sugli affari, l'analisi di Gianluca Pastori docente all'Università Cattolica ed esperto di Relazioni transatlantiche dell’Ispi. Martina Stefanoni di ritorno dalla Cisgiordania ci racconta l'impossibilità di muoversi e lavorare, la paura dei coloni e delle loro forze paramilitari, mentre avanza l'occupazione.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 27-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 27/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 27/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 27/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 27-11-2025

Adesso in diretta