Approfondimenti

Manovra economica, il governo fa cassa con i tagli all’istruzione

scuole 14 settembre - Manovra economica e tagli

Ha ricevuto molte critiche e pochi applausi la manovra economica approvata ieri definitivamente al Senato con il voto di fiducia imposto dal governo per accelerare i temi e tagliare il dibattito. Le critiche – oltre che dell’opposizione – sono dei sindacati – ricordiamo che Cgil Uil e sindacati di base hanno fatto uno sciopero generale contro questa legge di bilancio, la terza del governo Meloni. E poi dei sindaci, che lamentano tagli tali da mettere a rischio e i servizi. E di interi settori cruciali con la sanità, la scuola, l’università: guarda caso settori in cui più che in altri dovrebbe prevalere il pubblico. E invece la manovra taglia fondi – o non ne stanzia a sufficienza – favorendo il privato. Poi una serie di piccoli interventi a pioggia – definiti mancette dalle opposizioni – e per il resto la conferma del taglio del cuneo fiscale, inaugurato da Draghi che da solo vale 17 miliardi – e i tagli necessari ad accontentare l’austerità chiesta da Bruxelles. 30 miliardi in tutto.

Su istruzione e ricerca il governo fa cassa, accusa la Cgil di settore. Gianna Fracassi è la segretaria generale della Flc:

“Questa manovra fa cassa per due motivi principali. Il primo è che effettua tagli, generando risparmi che penalizzano in particolare il settore della scuola paritaria. Il secondo motivo è legato all’assenza di investimenti: non aver stanziato fondi per il rinnovo contrattuale 2022/2024 produce un danno gravissimo per i lavoratori, in un triennio in cui l’inflazione sfiora il 18%, mentre il governo risponde con risorse pari solo a un terzo di questa cifra. Inoltre, questa scelta congela di fatto ogni possibilità di valorizzazione per il personale della scuola, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale. A ciò si aggiungono il blocco e la riduzione del turnover nel settore universitario e della ricerca, nonché i tagli agli organici, che riguardano sia il personale docente sia il personale ATA. È una manovra profondamente negativa per il settore della conoscenza.”

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 26/08 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-08-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 26/08 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-08-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 26/08/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-08-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 01/08/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-08-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il soul dell’avvenire #2 - La Stax è donna

    Alla Stax tutto iniziò con Jim Stewart, un bianco banchiere di giorno e violinista country di notte. La fondò lui, ma senza Estelle Axton, sua sorella, la Stax non sarebbe mai diventata quello che è diventata. A partire dal nome: Stax, una crasi tra Stewart e Axton. Nel 1960, Jim ed Estelle misero gli occhi sul teatro Capitol, in un quartiere nero di Memphis, e lo trasformarono in uno studio di registrazione. Lì dentro Estelle ci aprì anche un negozio di dischi dove con la sua chioma rosso fuoco, gli occhiali da gatta e uno scamiciato a fiori aspettava i suoi clienti. Era una zona di “negri”, di perdigiorno, di delinquenti. “Qui si viene per il talento” ripeteva spesso “non per la pelle”. Tutti la rispettano. Faceva più paura essere discriminata per la musica che per il colore. Estelle non guardava nemmeno il sesso. A differenza della realtà delle altre industrie discografiche alla Stax il numero di donne che scrivevano canzoni per i loro colleghi maschi era significativamente elevato...

    A tempo di parola - 26-08-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 26/08/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-08-2025

  • PlayStop

    L’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole - 26/08/2025

    Un confronto tra insegnanti, studenti e genitori. Con Dott.ssa Simona Chiatto (Psicologa, consultorio Gli Aquiloni), Giulia Rosseghini (Ostetrica, consultorio Gli Aquiloni), Elsa Hirsch (studentessa). A cura di Lara Pipitone e Omar Caniello. Il meglio della festa di Radio Popolare, All You Need Is Pop del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 26-08-2025

  • PlayStop

    La Scatola Magica di martedì 26/08/2025

    Isabella D'Isola curatrice per la Federazione per il riconoscimento dei diritti del lago di Garda, del libro "Questo meraviglioso lago di Garda, storia di un desiderabile salvataggio" ha raccontato a La scatola magica di Cecilia Di Lieto i complessi passaggi per arrivare alla Dichiarazione dei diritti del Lago di Garda.

    La Scatola Magica - 26-08-2025

  • PlayStop

    Summertime di martedì 26/08/2025

    La strage di giornalisti a Gaza con Eric Salerno, giornalista e scrittore, e le polemiche alla Mostra del Cinema di Venezia con Barbara Sorrentini. Gli spari della sedicente guardia costiera libica contro la Ocean Viking con Barbara Antonelli, portavoce di Sos Mediterraneé. Il dramma umanitario dimenticato del Sudan con Valentina Giulia Milani di Africa Rivista. La corsa alle regionali e i problemi di Elly Schlein tra alleanze complicate e protagonismi locali con Sara Menafra, vicedirettrice di Open, e Paolo Natale, politologo all’università degli Studi di Milano. Conduce Mattia Guastafierro.

    Summertime - 26-08-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di martedì 26/08/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Le "web challenge", il decalogo delle chat di classe e i numeri delle social street milanesi.

    Apertura musicale - 26-08-2025

Adesso in diretta