Approfondimenti

Il primo Consiglio dei ministri dell’era Meloni, l’evacuazione russa da Kherson e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 23 ottobre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Si è riunito oggi il primo Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni; Giorgetti sarà il ministro dell’Economia: molto potere nelle mani di un politico abile ma camaleontico; l’esercito ucraino stringe su Kherson, mentre la diplomazia russa vuole rimanere in contatto coi Paesi occidentali; Xi Jinpin esce dal congresso del partito comunista cinese ancora più forte di prima.

Si è riunito il primo Consiglio dei ministri del governo Meloni

(di Anna Bredice)

L’ex ministro alla transizione ecologica Roberto Cingolani consulente di Palazzo Chigi per l’energia: è’ l’unica notizia inattesa rispetto al primo consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni, anche se nei mesi pre elezioni si era parlato addirittura di una sua riconferma.

Come previsto nella prima riunione del nuovo governo sono stati nominati vice presidenti del consiglio Matteo Salvini e Antonio Tajani, e sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. In mattinata c’è stata la tradizionale cerimonia della campanella, il passaggio di testimone alla guida di Palazzo Chigi.

Poco fa su Facebook Giorgia Meloni ha postato una foto: lei con la campanella nel suo ufficio a Palazzo Chigi e la frase “abbiamo scritto la storia, ora il futuro dell’Italia” Il richiamo alla storia, si riferisce molto probabilmente alla prima Presidente del Consiglio donna della storia repubblicana, anche se preferisce essere chiamata Presidente e affrontare picchetto d’onore e passaggio di consegne in giacca e pantaloni di taglio maschile.

Alle 12.30 con il primo Consiglio dei ministri è finito il governo Draghi ed è iniziato ufficialmente quello di destra guidato da Giorgia Meloni che come prima atto ha scelto Cingolani quale consigliere per il tema energia a titolo gratuito. Rappresenta più di altri simbolicamente il legame con il precedente governo. Se è vero che le prime azioni saranno quelle legate alla questione energia e bollette, si interverrà prorogando tutte le misure già attive finora con un nuovo decreto, nel frattempo però iniziando con i 10 miliardi di una specie di tesoretto risultato dai conti, dovrà cominciare a capire come realizzare tutte le promesse elettorali, dal superamento della legge Fornero alla Flat tax.

Qualcosa di tutto ciò dirà martedì alle Camere quando dovrà ottenere la fiducia e non si tratterà più di fare i comizi o una lunga campagna di opposizione, ma di spiegare un programma di governo di legislatura. Il primo giorno inizia già con appuntamenti importanti, è possibile un colloquio con Macron, ancora non c’è una conferma definitiva, ma lo darebbero possibile entro stasera.

Intanto è Mattarella che deve accogliere il presidente francese Macron e rassicurarlo anche su un cambio di governo che tutti guardavano e guardano ancora con un po’ si sospetto e di attesa.

Giorgetti, il falco vestito da colomba, deciderà come spendere i nostri soldi

(di Alessandro Braga)

Voluto fortemente da Mario Draghi, quasi imposto da Sergio Mattarella, dovrebbe essere la garanzia della continuità in politica economica tra il vecchio e il nuovo governo. Si dovrà occupare della sostanza. Per dirla marxianamente, della struttura. Di economia, di soldi. Di come spenderli, ossia di come vuole l’Europa che vengano spesi. È considerato dai più un politico, e un economista, capace. Andrebbe chiesto a lavoratori e lavoratrici che, durante il suo mandato al ministero dello sviluppo economico, non lo hanno visto occuparsi di nessuna delle vertenze sul suo tavolo. Forse ci si dimentica del suo ruolo, come consigliere d’amministrazione, nel crack di Credieuronord, la banca della Lega (fu indagato, anche se poi assolto). È quello che disse che “i medici di base ormai non servono più”. Lo dica ai suoi amati lombardi, dopo i mesi terribili della pandemia e della incapace gestione del suo collega di partito Attilio Fontana, coadiuvato dalla ugualmente incapace Letizia Moratti. Il Giorgetti-pensiero in materia economica si può riassumere così: tutto ciò che sa di pubblico, va eliminato. Da sempre trait d’union tra la Lega e il suo elettorato storico (industriali del nord, liberi professionisti e partite Iva), non è difficile immaginare di chi farà gli interessi. È un falco più rapace dei falchi di Confindustria, solo rivestito da panni di colomba. È il massimo esponente dell’ala liberal della Lega. Antisalvinista, governista, ben introdotto nei salotti bene. Ma pur sempre, o forse proprio per quello, un destro, che più destro non si può.

La Russia cerca di mantenere i contatti diplomatici con l’Occidente

Il ministro della difesa russo Shoigu ha parlato oggi al telefono con i ministri della difesa di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Turchia. Shoigu ha espresso la preoccupazione di Mosca per “possibili provocazioni militari” da parte ucraina in questa fase della guerra, con l’uso di una bomba definita “sporca” dal Cremlino. Accuse di escalation respinte dal governo di Kiev. Al centro dell’attenzione in queste ore c’è Kherson. Nella regione l’esercito ucraino sta portando avanti la sua controffensiva. Da alcuni giorni i russi stanno evacuando la città. Oggi hanno interrotte le connessioni internet, quelle di telefonia mobile e le trasmissioni radio e tv per isolare Kherson e proseguire così l’evacuazione, oltre il fiume Dnipro. Il fiume potrebbe diventare una nuova linea del fronte, come ci ha spiegato Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev per il Corriere della Sera:

Il XX congresso del partito comunista cinese si chiude incoronando Xi Jinping

In Cina si è chiuso il XX congresso del partito comunista cinese, confermando i pieni poteri a Xi Jinping. Il presidente ha nominato il comitato permanente del Politburo accentrando ancora di più i poteri su di sé e garantendosi la guida del Paese per il prossimo decennio. 

Da Pechino il nostro collaboratore Gabriele Battaglia:

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Stati Uniti, la politica della guerra civile. Perchè l'assassinio di Charlie Kirk è una svolta in questa guerra civile? Le identità politiche della vittima e del suo assassino. Kirk era un "political performer". Tyler Robinson appartiene al mondo dei gamer online. Benvenuti "nel nuovo mondo", ha scritto l'ospite di Pubblica Mattia Diletti, sociologo politico, studioso della politica americana, autore di «Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo», pubblicato da Treccani.

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    a cura di Sara Milanese

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è (quasi) legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 18/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 18-09-2025

Adesso in diretta