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Parigi scende in piazza per sostenere le proteste in Iran

Parigi Iran

Donne, vita, libertà. A Parigi sono in centinaia a gridare lo stesso slogan che risuona nelle piazze iraniane in questi giorni.

Per Lili, quarant’anni, nata in Iran ma francese dall’adolescenza, è necessario far sapere alle donne iraniane che all’estero le sostengono, perché hanno ragione: “Oggi in Iran uomini e donne sono scesi in piazza insieme, perché le donne non vogliono essere controllate dagli uomini e gli uomini non vogliono controllarle. Tutti vogliono semplicemente una vita normale e, che si tratti di economia o di educazione, è sempre più difficile vivere normalmente in Iran. Siamo qui per sostenerli, per lo meno per far sentire che gridiamo con loro”.

E anche, spiega Mojtaba, per chiedere ai governi occidentali di far sentire la propria voce: “Noi viviamo qui, a Parigi, in Francia, che dicono essere il paese della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità. È il paese di Voltaire, di Montesquieu, ma il presidente non ha detto una parola sull’Iran. Tutta la gente, in Iran, è stata felicissima quando ha visto il presidente del Cile parlare all’ONU di quello che stava succedendo. E gli altri? Silenzio.”

Come ha ricordato l’autrice di Persepolis, Mariane Satrapi, tra gli organizzatori della manifestazione: “È importante che la comunità internazionale mandi un segnale forte”, per dare coraggio a chi protesta, rischiando anche la vita.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

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