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Ipocrisia, la puntata di oggi di Guarda che Lune

propaganda meloni

Ipocrisia, la puntata di oggi di Guarda che Lune. Il Giornale apre la sua edizione con lo sloga elettorale di Giorgia Meloni che denuncia campagna d’odio contro di lei perché vanno in piazza a contestarla.

La parola per noi del giorno è “ipocrisia”, quella degli slogan al contrario: come la libertà delle donne di non abortire o il diritto a non emigrare. Sono alcuni slogan della destra (Fratelli d’Italia e Lega) che camuffa le sue posizioni, le simula, per non dire che l’aborto non è un diritto ovvero quanto sono in ritardo sui diritti civili rispetto al paese.

Fatti e non finzione è lo slogan della pillola del giorno dopo Ellaone (c’è anche in Italia) e lo spot insegna proprio questo.

Dopo le campagne della destra, questa settimana analizziamo quelle del Pd basta sulla “scelta”, il tema forse più usato in pubblicità negli ultimi anni (nella trasmissione una carrellata di esempi), ma la campagna che ci invita a scegliere ci dice in realtà che scelta non abbiamo. Un po’ come lo slogan più riuscito della globalizzazione, quel TINA – There is no alternative di Margareth Thatcher. 5Stelle e Unione Popolare invece scelgono slogan più generici e puntano a momenti di comunicazione come il video di Conte contro Berlusconi o il comizio i Mélenchon su una sedia per De Magistris:

E poi c’è Calenda che occupa lo spazio che nei supermercati è tipico dei “prodotti di impulso”. Oggi è anche il giorno dei funerali di Elisabetta II a Londra e noi segnaliamo la cancellazione di spot e sponsorizzazioni dalle dirette tv. Non successe con Diana nel 1997 e questo ci dice quanto sia cambiata la percezione del pubblico nei confronti della pubblicità.

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
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