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“Il confronto con Renzi? Non rinviamo troppo”

Si era detto disponibile a salire sul palco di una Festa dell’Unità per confrontarsi con Matteo Renzi sulla riforma costituzionale in vista del referendum. Ma Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani schierata a larga maggioranza per il NO, non ha più avuto notizie sull’organizzazione di un dibattito che pure era stato proposto dallo stesso Renzi. Oggi, a distanza di una settimana dalla lettera con cui aveva dato la sua disponibilità, si augura che la cosa si concretizzi presto, altrimenti non si farà.

“L’organizzazione è in ritardo – dice Smuraglia – dallo staff del Presidente Renzi ci hanno detto che ha molto da fare con l’emergenza dovuta al terremoto. Credo però che nel giro di poche ore ci sarà un nuovo contatto tra i rispettivi uffici. In ogni caso l’Anpi non intende portare questa cosa troppo in là: abbiamo una campagna avviata (per il no al referendum, ndr), io ho un sacco di impegni, quindi nel giro di pochi giorni si deve definire tutto”.

“Per quanto riguarda la sede dell’eventuale confronto – spiega il Presidente dell’Anpi –  Renzi ha nominato le feste dell’Unità di Bologna e Reggio Emilia: a me Bologna va benissimo, è una città molto civile che consente a tutti di esprimere le proprie opinioni. Lui l’ha proposta, io l’ho accettata, quindi sulla città non dovrebbero esserci problemi. Sarà più complicato fissare la data, perché siamo due persone (diversamente) impegnate, e accordarci su chi dovrà essere il moderatore, che dovrà essere veramente al di sopra delle parti. Bisognerà anche stabilire qualche regola che consenta al dibattito di svolgersi pianamente e senza divagazioni, entrando nel merito. Vorrei che fosse un esempio di civiltà, per questo paese che ne ha tanto bisogno, e lo dico pensando agli attacchi di cui l’Anpi è vittima in questi ultimi tempi”.

“Alla festa dell’Unità di Bologna – ricorda Smuraglia –  abbiamo uno stand dove proponiamo materiale informativo per il No al referendum. Poi ovviamente nessuno pensa di andare in casa d’altri a gridare le sue convinzioni in mezzo alla piazza: siamo persone civili! Ma non si può nemmeno immaginare che qualcuno ci dica ‘vi invito, vi do uno spazio, però dite quello che voglio io’. E del resto alla Festa dell’Unità di Bologna siamo stati accolti bene, mi risulta che la gente va, chiede, si informa…come sempre la gente è superiore alle polemiche. Invece a Firenze dalla Festa è arrivata una lettera di invito che sembrava fatta apposta per farci rispondere di no: parlava di ‘grosse difficoltà…difficilmente superabili…’ a proposito della presenza dell’Anpi. Ma quali grosse difficoltà ci possono essere a Firenze, quando a Bologna sono state facilmente superate? C’è invece una rigidità che in Emilia Romagna non c’è stata”.

Ascolta l’intervista di Lorenza Ghidini a Carlo Smuraglia

Carlo Smuraglia

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    L’esercito israeliano ha lanciato questa notte l’invasione di terra su Gaza City. Da ieri i carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli. Il servizio di Valeria Schroter.

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    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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