Approfondimenti

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina, le ripercussioni del conflitto sull’economia e le altre notizie della giornata

Truppe russe al confine ucraino

Il racconto della giornata di giovedì 24 febbraio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Da 15 ore l’Ucraina è sotto attacco russo. Sulle maggiori città arrivano decine di missili e bombe mentre i carri armati di Mosca sono penetrati nel Paese da nord e da est. I mercati finanziari hanno reagito in modo molto negativo alle notizie dall’Ucraina. In Europa le quotazioni sono crollate di circa il 4%, da Francoforte a Parigi, da Milano a Londra. Nella dura condanna dell’invasione russa in Ucraina, Draghi prende ha preso atto che il dialogo con Mosca è finito e ha annunciato imminenti dure sanzioni nei confronti di Mosca. La protesta dei tir contro il caro carburanti sta bloccando il Sud Italia. Domani ci sarà uno sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore, con fasce diverse da città a città. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina

Da 15 ore l’Ucraina è sotto attacco russo. Sulle maggiori città arrivano decine di missili e bombe mentre i carri armati di Mosca sono penetrati nel Paese da nord e da est. Imprecisato il numero delle vittime ma sarebbero centinaia, anche tra i civili. Il secondo aeroporto di Kiev è già nelle mani dei russi che punterebbero ad arrivare nella capitale per sostituire militarmente l’attuale governo. Battaglie di artiglieria si registrano quasi ovunque, si è combattuto per ore anche attorno alla ex centrale di Chernobyl che ora sarebbe controllata dai russi. In grosso calo le borse in tutto il mondo, quella di Mosca ha perso in un giorno un terzo del suo valore. Petrolio e gas invece vanno alle stelle, si teme un forte impatto del conflitto sull’economia italiana. Draghi domani sarà in parlamento per un’informativa, nel weekend il consiglio dei ministri varerà un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane in linea con le decisioni Nato. Rientrati i mal di pancia di Salvini, la maggioranza ora è compatta per aderire alle sanzioni Ue. Intanto ci sono state Manifestazioni pacifiste da Mosca agli Stati Uniti, da Parigi a Milano e altre iniziative sono previste per domani e sabato

Gli effetti della guerra in Ucraina sull’economia

(di Raffaele Liguori)

I mercati finanziari hanno reagito in modo molto negativo alle notizie dall’Ucraina.
In Europa le quotazioni sono crollate di circa il 4%, da Francoforte a Parigi, da Milano a Londra. Sono le piazze più esposte alle relazioni economiche tra l’Europa continentale e la Russia. Ad esempio a Milano i titoli bancari, in particolare Unicredit (-13%), hanno perso di più. Unicredit ha una propria controllata in Russia.
A New York, la borsa di Wall Street sta perdendo intorno al 2% (indice Dow Jones).
La guerra in un’area rilevante dal punto di vista del gas si è fatta sentire sulle quotazioni di riferimento in Europa, quelle del mercato di Amsterdam, con conseguenze che potranno riversarsi su tutta la filiera fino agli utenti finali, alle bollette energetiche. Ad Amsterdam i futures sul gas sono saliti del 32% rispetto a ieri.
Infine il petrolio. Il greggio è arrivato a 105 dollari al barile, più 6% rispetto a ieri.
Di fronte a questo quadro, come si comporteranno le banche centrali sui tassi di interesse? Domani si riuniscono i vertici di quella americana ed europea. In Europa si prevede un rinvio di una stretta sui tassi. Il governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann, che fa parte dei vertici della Bce, ha ipotizzato in un’intervista che la Bce – dopo l’attacco russo all’Ucraina – potrebbe rallentare il suo programma di fine degli stimoli all’economia.

Crisi ucraina, la maggioranza aderisce compatta alle sanzioni Ue

(di Anna Bredice)

“Ogni forma di dialogo nei fatti ormai è impossibile”. Nella dura condanna dell’invasione russa in Ucraina, Draghi prende atto che il dialogo con Mosca è finito. Esprime la sua solidarietà al governo ucraino, come hanno fatto fisicamente molti esponenti del Pd che hanno manifestato insieme a cittadini ucraini a Roma davanti all’Ambasciata russa e poi annuncia che sono imminenti dure sanzioni nei confronti di Mosca. Ne parlerà domani in Parlamento dove è prevista una sua informativa. In vista anche nel fine settimana un Consiglio dei ministri per varare un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane in linea con le decisioni che prenderà la Nato. Dall’alba di questa mattina, le notizie hanno rotto quella speranza che la diplomazia potesse ancora avere successo. Draghi è stato il primo a condannare in maniera netta l’aggressione di Mosca seguito a ruota da tutti gli altri. Un generico comunicato di Salvini, solo in tarda mattinata, dopo il pressing del Pd, si è trasformato in parole di condanna per Putin. Nel pomeriggio si è riunito il Consiglio supremo di difesa presieduto da Mattarella, che chiede alla Russia l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze militari fuori dai confini dell’Ucraina. Draghi ha riunito il comitato di sicurezza e tra poco sarà a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo, ma già in una dichiarazione alla stampa in tarda mattinata ha annunciato che l’Italia voterà un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti di Mosca. Draghi ha citato la grande preoccupazione dei cittadini, forse un riferimento al timore che le sanzioni possano aggravare i costi economici legati all’energia e al gas, l’aumento delle bollette, paure che Salvini ha più volte sollevato oggi nel corso delle sue dichiarazioni. Draghi domani sarà in Parlamento, farà un’informativa, questa mattina era stata annunciato solo un incontro con i capigruppo, scelta contestata immediatamente dal segretario del Pd, Enrico Letta, che ha chiesto a Draghi di riferire all’intero Parlamento, che deve esprimersi. Questo accadrà martedì, domani ci sarà solo un’informativa, seguita dalle dichiarazioni dei gruppi parlamentari. Martedì, invece, a quel punto probabilmente ci sarà un decreto sul dislocamento dei militari italiani in forze alla Nato e un quadro delle sanzioni, Draghi parlerà di nuovo alla Camera e al Senato e ci sarà un voto. Se Salvini ha condiviso le scelte di Draghi, Conte ha fatto un passo in più, ha telefonato a tutti i leader della maggioranza chiedendo unità di decisioni di fronte all’attacco militare della Russia.

Le vostre trincee, il nostro pacifismo

(di Alessandro Gilioli)

Ha qualcosa di molto vecchio, questa guerra, sembra fuori dal tempo. Insieme ai missili vediamo le trincee, come un secolo fa. E le bandiere con le aquile e le croci, come un secolo fa.

E come un secolo fa viene brandito il concetto di patria, la mia patria contro la tua patria.

Qualcuno, caduto il Muro, diceva che era finita la storia, che il liberismo mondiale avrebbe emancipato il pianeta da ogni conflitto.

Non è andata così, anzi la globalizzazione si è intrecciata con nuovi attaccamenti etnici, sovranistici, tribali, facendo fallire l’illusione del cosiddetto internazionalismo liberista.

Nella destra, che non ha mai manifestato per la pace, nei giorni scorsi ci chiedevano dove erano finiti i pacifisti. [CONTINUA A LEGGERE]

Caro carburante, lo sciopero dei camionisti paralizza il Sud Italia

La protesta dei tir contro il caro carburanti sta bloccando un pezzo d’Italia. Le proteste sono concentrate in particolare al sud, dove è in buona parte ferma la distribuzione di prodotti, in particolare provenienti da Puglia e Sicilia, tanto che al più grande mercato ortofrutticolo italiano, quello di Roma, oggi non sono arrivate merci provenienti dalle due regioni.
Blocchi sono attorno a Taranto, nel foggiano e nel barese, sull’autostrada intorno a Napoli, in Calabria. “Il governo non ha compreso la situazione. Questa è la risposta che abbiamo ricevuto. Facciamo capire quanto costa fermare l’autotrasporto in Italia”. È il messaggio che mandano gli auotrasportatori Più a nord bloccato il porto di Ravenna. Un primo allentamento arriva dalla Sicilia dove è stato raggiunto un accordo mediato dalla regione con la Grande Distribuzione organizzata che si è impegnata ad alzare le tariffe agli autotrasportatori.
“La situazione che si sta determinando sta diventando preoccupante – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga. “C’è il rischio di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, chiediamo che il Governo attivi al più presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte”.

Lo sciopero degli autoferrotranvieri

Domani sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore, con fasce diverse da città a città. Lo sciopero è nell’ambito della vertenza per il rinnovo del contratto. I sindacati contestano “il rifiuto delle associazioni datoriali di entrare nel merito di una reale trattativa” e chiedono più finanziamenti per il trasporto pubblico e di fermare le politiche di tagli.
Il contratto del TPL è uno dei principali che devono essere rinnovati, nella difficile situazione di aumento dell’inflazione e grave perdita di potere d’acqisto dei salari. Attorno ai rinnovi contrattuali si è aperta una delicata partita poitico sindacale, con CGIL e Uil che chiedono di rivedere il meccanismo di indicizzazione dei salari che non tiene conto dei beni energetici.
LA Uil ha anche ipotizzato di chiudere il “patto della fabbrica” il meccanismo concertativo alla base dei rinnovi contrattuali e che ha contribuito ad attuare politiche di forte moderazione salariale.
Domani ci sarà anche lo sciopero di 4 ore dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati in Italia della compagnia AirFrance-Klm contro gli esuberi previsti dal pano industriale.

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

L’Ema ha dato il via libera alla somministrazione, quando ritenuto opportuno, della terza dose del vaccino Pfizer per gli adolescenti dai 12 anni in su. L’ Ema ha raccomandato anche di estendere l’uso del vaccino di Moderna ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Il calo della curva intanto continua ma rallenta, passando dal -32% al meno 20%, ha rilevato la fondazione gimbe. Mentre nonostante l’obbligo crolla del 44% il numero di prime dosi tra gli over 50.
I dati di oggi: 46169 i nuovi casi, 249 i morti. Continua il calo anche dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari. “Siamo in una fase di superamento dell’ondata Omicron. Questo è positivo, poi però dobbiamo essere preparati anche al peggio perché ci possono essere nuove varianti, ma guardiamo al futuro con più ottimismo”. Ha detto Marco Cavaleri, responsabile strategia vaccinale dell’agenzia europea del farmaco.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

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