Approfondimenti

Voci da Nizza. Sei italiani dispersi

Nuove testimonianze da Nizza. La Farnesina parla di due italiani tra i feriti gravi e di altri sei dispersi. La Farnesina tace, mentre sui social si parla di due coppie disperse. Nemmeno sulle cifre di minori rimasti uccisi o dispersi ci sono degli aggiornamenti. L’unico dato nuovo è l’arresto della moglie del presunto attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel.

Questo è il racconto di Beata Oleksy, una giornalista polacca, ancora a Nizza. Michela Sechi ha raccolto la sua testimonianza:

“Sono nel centro di Nizza in questo momento. Il camion è ancora lì, circondato dalla polizia, dunque non è possibile avvicinarsi troppo. Qui è pieno di giornalisti, di persone che vengono a portare fiori e candele, o persone che vengono a rivedere i luoghi da cui ieri erano fuggite. E’ anche un modo di rassicurarci a vicenda: di dirci che tutto è finito e noi sopravvissuti siamo ancora vivi.

A parte quel tratto di Promenade, la vita a Nizza continua. Oggi è un giorno feriale: tutti i negozi e i ristoranti sono aperti, ma si parla solo di questa strage. E ci sono molti agenti nelle strade. I camerieri dei ristoranti qui attorno raccontano di come ieri hanno aperto le porte a centinaia di persone che cercavano rifugio.

Io ero sulla spiaggia a guardare i fuochi d’artificio: era talmente piena di gente che quasi non c’era spazio per sedersi. Improvvisamente tutti hanno cominciato a correre, ma scappavano senza sapere da che cosa. Alcuni gridavano che c’erano stati degli spari. Io mi sono messa a correre verso casa, verso la parte vecchia di Nizza. Ma in quelle vie strette, ho avuto veramente paura perché pensavo che la folla mi avrebbe buttato a terra, travolta. All’inizio avevo impressione che tutti fuggissimo nelle stessa direzione. Poi ho visto invece gente correre verso di noi, spuntare da tutte le parti, in preda al panico. Allora ho capito che tutti scappavano alla cieca, a caso. Ho visto tante persone che cercavano i loro familiari, perché uno era scappato da una parte, uno dall’altra e non si trovavano più'”.

Beata Oleksy

 

Il signor Monzani era in vacanza nella sua casa a Nizza. Ha scampato l’attentato trovando riparo in un albergo.

“Stavamo rientrando sulla promenade des Anglais dai Giardini Albert Premier, che rientrava verso l’areoporto. Abbiamo visto un po’ di subbuglio: c’era una gran calca, come sempre in queste festività, e guardando verso la direzione aeroporto ho visto questo grosso camion bianco che si addentrava in una zona pedonalizzata e mi chiedevo che cosa potesse essere. Mi son insospettito quando ho visto che il camion sobbalzava dal marciapiede e faceva movimenti strani. Ero con mia moglie e con amici: siamo entrai in un albergo seguendo la folla per metterci al riparo. Si sentivano spari, la situazione stava diventando preoccupante. Il camion è passato davanti all’albergo dove ci eravamo riparati. Vedevo da dentro la gente davanti al camion che cadeva. Una scena terribile. Cento – 150 metri più avanti di dove eravamo il camion si è fermato, perché un poliziotto è riuscito a colpire l’autista.

Dal primo istante in cui ho visto il camion fino a quando è passato di fronte all’albergo saranno passati 3-4 minuti. Noi abiamo capito che gli spari proveninvano dal camion. Quando il mezzo è passato di fronte all’albergop un poliziotto si era aggrappato alla maniglia uno ha cercato di entrare aggrappato alla maniglia per bloccarlo”.

Testimonianza Monzani

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 30/04 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 30-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 30/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 30/04/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di martedì 30/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 30-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 30/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 30-04-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 30/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 30-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 30/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 30-04-2024

  • PlayStop

    Libia, un paese senza stato e dove regna l’impunità

    Il reportage da Tripoli di Emanuele Valenti

    Clip - 30-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 30/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 30-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 30/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Robero Inchigolo per parlarci del suo libro La vendetta delle orche, e altre storie di resistenza animale, Codice edizioni, ma anche il Gr animali con Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Roberto voleva essere polpo

    Considera l’armadillo - 30-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 30/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 30-04-2024

  • PlayStop

    Cult di martedì 30/04/2024

    Oggi a Cult: Gian Luca Barneschi sul libro "Il disastro dimenticato" (Cantagalli); Gaia Grassi sul Premio Wondy 2024, vinto da Antonella Lattanzi; Marta Marangoni su "Epopea dell'irrelatà di Niguarda" all'Elfo Puccini; all'Umanitaria la giornata "Quel libro parla di me" per riprendersi le aprole...

    Cult - 30-04-2024

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 30/04/2024

    Astensionismo, il popolo che non vota. Secondo i sondaggi oltre il 40% dell’elettorato non andrà ai seggi per le europee. Che cosa fanno le forze politiche per riportare elettrici ed elettori alle urne? Necessarie, ma non sufficienti, operazioni come quella del voto agli studenti fuori sede. La campagna elettorale è entrata nel vivo. A destra Meloni punta sull’operazione “Giorgia” per accaparrarsi le preferenze. Altro che “persona del popolo”, come dice lei. Qui siamo di fronte a qualcosa di più: alla costruzione di un culto della persona qualunque. Più che la persona del popolo, Meloni aspira a diventare la persona che si è fatta popolo, che chiede di usare il suo nome sulla scheda come prova di un legame affettivo: «se volete dirmi che credete ancora in me – ha detto la leader di Fd’I nel comizio di Pescara - mi piacerebbe che lo faceste scrivendo sulla scheda semplicemente "Giorgia"». Meloni non chiede agli elettori di votarla, ma sembra chiedere ai suoi fans di votarsi a lei, alla leader. A sinistra, invece, Schlein ha scelto di candidarsi con moderazione, non in tutti i collegi. E il suo nome non comparirà nel simbolo elettorale. Alla retorica meloniana, la leader del Pd sostituisce l’attenzione per le “passioni elementari” del popolo: sanità, lavoro, salario minimo. La campagna di Conte, infine, si tiene lontano sia dalle candidature personalistiche che dalla sindrome del momento, la sindrome onomastica. “Giuseppi” finirebbe per oscurare l’agenda Conte: pace, questione morale, lavoro.

    Pubblica - 30-04-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 30/04/2024

    "E' in arrivo un'ordinanza carica di". Il Comune di Milano limiterà il permesso di vendita notturna per i locali in alcune zone. Favorevoli o contrari? A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 30-04-2024

  • PlayStop

    EUROPAMENTE - Al voto con l'Europa in testa - E4

    L'uguaglianza di genere, tra passi avanti e pericolo di tornare indietro: una battaglia che si gioca in Europa. Ospite: Carola Carazzone, avvocata e segretaria generale di Assifero.

    Clip - 30-04-2024

Adesso in diretta