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GKN, premiato lo studio di avvocati che ha gestito i licenziamenti

GKN premio agli avvocati

Premiati per aver aiutato a chiudere una fabbrica con il licenziamento via mail dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio. E’ la motivazione con cui allo studio Rotondi e Partners è stato assegnato il “top legal awards” nella sezione lavoro. “Lo rifaremmo con le stesse motivazioni”, dice a Radio Popolare il redattore della rivista che assegna il premio. Lo studio prima celebra il successo sulla pagina facebook, poi rimuove il post. “Cinismo incredibile. Ma la fabbrica è aperta e loro hanno perso due cause”, commentano i lavoratori.

Le famiglie della GKN all’inizio pensavano a uno scherzo di cattivo gusto. “C’è un limite anche al cinismo”.
Poi l’hanno presa con umorismo toscano: “non avete tenuto testa a 4 operai in croce, avete perso due ricorsi e la fabbrica è aperta: firmato, i vostri 430 esuberi, circa”, hanno scritto nella pagina Facebook del collettivo.
Ma al di là dello spirito combattivo, è sale su una ferita leggere le motivazioni – consultabili in un pdf sul sito del premio – con cui lo Studio Legale Rotondi & Partners ha vinto il “Top Legal” 2021 nella sezione lavoro:

“stimato per la lungimiranza e la proattività con cui affianca i clienti. Come nell’assistenza a GKN per la chiusura dello stabilimento fiorentino e l’esubero di “circa” 430 dipendenti.”

Non persone ma numeri, persino approssimativi. In una vicenda dolorosa, per altro ancora aperta proprio grazie ai ricorsi vinti in sede legale dagli operai e dalla grande campagna di solidarietà, non ci si è fatti problemi a girare il coltello nella piaga di centinaia di famiglie che rischiano di trovarsi senza un reddito.

Al punto che il redattore del premio, Massimo Morici, da noi contattato dice tranquillamente che “lo rifarebbe”. Gli chiediamo se per una questione di rispetto non fosse il caso di scrivere diversamente. “Gli avvocati aziendali assistono i clienti in vicende dolorose. Non dovremmo premiarli?” risponde.
Ma per i lavoratori, non una parola.
Lo incalziamo, se avessero almeno valutato l’opportunità di quelle parole. “Queste cose girano nell’ambiente degli avvocati”, replica. Insomma il problema è solo che la questione sia diventata pubblica.

L’avvocato Francesco Rotondi in passato ha scelto “Il giornale” per esporre il suo punto di vista sulla vicenda, parlando di “aggressione mediatica e politica verso la gkn”.Eppure dell’inopportunità di quelle parole se ne deve esser accorto anche lo studio, che prima ha celebrato il successo su facebook. poi ha rimosso il post. Contattati per un commento, ci hanno risposto che avrebbero fatto sapere. Non ci hanno mai richiamato.

Parlano invece le famiglie della GKN: “L’indignazione è sempre giusta – dice Marzia De Luca, del gruppo donne della GKN – ma noi guardiamo già oltre, alla nostra battaglia che va avanti. Quelle parole si commentano da sole”.

  • Autore articolo
    Massimo Alberti
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    Troppo caldo, lavoratori in sciopero. 36 gradi nel capannone dove si producono componenti per i condizionatori. Il paradosso è che, in quella ditta, si producono scambiatori di calore, componente fondamentale per gli impianti di climatizzazione. Che però, nei capannoni della Emmegi di Cassano d’Adda, non ci sono. La conseguenza, temperature roventi, che superano i 36 gradi, e condizioni di lavoro inaccettabili. Per questo lavoratori e lavoratrici stanno scioperando, per ottenere almeno un po’ di refrigerio, che però al momento viene negato dalla proprietà, che anzi ha incaricato un consulente per farsi dire che “la temperatura è acettabile”. Maurizio Iafreni è Rsu Fiom alla Emmegi e responsabile della sicurezza: (foto Fiom Cgil)

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