Mia cara Olympe

Crisi climatica e Cop26: noi tranquilli a bordo piscina

“Ho l’impressione che le cose non siano ben capite o ritenute necessarie. Non vedo la gente che installa pannelli solari sui tetti. A Roma sui tetti vediamo più piscine che celle solari”. Il Nobel per la fisica Giorgio Parisi oggi sul Corriere della sera, a margine della Cop26 di Glasgow richiama, oltre alle responsabilità della politica mondiale, quella di ciascuno di noi in relazione alla crisi climatica.

E l’immagine funziona: eccoci tranquilli a bordo piscina, sotto un bel tramonto romano, mentre il pianeta malato si ammala ogni giorno di più. Come mai non riusciamo a percepire la gravità di quanto accade?  Come mai non pensiamo, o non lo facciamo abbastanza, che la sfida per invertire la rotta ci riguardi individualmente a partire dai nostri comportamenti e dalle nostre scelte? Eppure i segni,  preoccupanti e ormai vicinissimi, si moltiplicano: l’altro giorno Catania affondava nell’acqua di un ciclone mediterraneo che ha causato vittime, l’estate è stata segnata da roghi mai cosi violenti  di boschi e foreste e altra gente ne è morta mentre le temperature salivano implacabili e via dicendo. Veloci risposte: siamo un paese vecchio, proprio nel senso dell’età media e l’orizzonte personale di tanti di noi fa sì che il rischio  individualmente percepito sia debole, i giovani sono pochi e, come sappiamo e su molte faccende, poco conta ed è ascoltata la loro voce. Siamo un paese, (un continente, un mondo) in cui il legame sociale è usurato e ognuno gioca per sé. Siamo un paese di scarsissima cultura scientifica e di altrettanto scarsa fiducia nella scienza: nonostante la durezza, i numeri e le storie della pandemia, bastano le proteste novax a ridircelo ogni santo sabato. Siamo, infine, umani:  siamo, banalmente, esseri ad alta adattabilità  e con una certa capacità di mettere la testa sotto la sabbia. A maggior ragione quando il messaggio che arriva è pauroso, colmo di incognite e problemi che fanno apparire minuscola, ininfluente cosa ciò che individualmente ciascuno può fare.

È per questo che abbiamo bisogno, non solo di allarmi, non solo di previsioni catastrofiche seppur corrette, ma anche, sul fronte della crisi climatica, di buone notizie che ci facciano pensare che sì, quest’anno all’assemblea condominiale  vediamo di proporre l’installazione dei pannelli solari. Non ce ne sono di buone notizie, direte, e non a torto e vedendo  le difficoltà del vertice di Glasgow. Non ce ne sono, e in compenso gira, anche sui media che hanno una enorme responsabilità, un sacco di  retorica e altrettanto greenwashing, noteranno i più critici. Tutto vero, ma per esempio sapevate – io no –  che l’università di Milano Bicocca ha un avamposto alle Maldive per studiare un corallo che possa resistere al cambiamento climatico e che sarebbe vitale per la sopravvivenza di quelle isole? O che l’Italia è leader in Europa per l’economia circolare, con il 79,4% di riciclo sul totale dei rifiuti? È vero, siamo noi e solo noi i responsabili della crisi climatica e dello stato in cui versa la Terra, ma siamo sempre noi, parola del novantacinquenne e straordinario documentarista sir Richard Attemborough, ‘i maggiori solutori di problemi del nostro pianeta’.

 

 

  • Assunta Sarlo

    Calabromilanese, femminista, da decenni giornalista, scrivo e faccio giornali (finché ci sono). In curriculum Ansa, il manifesto, Diario, il mensile E, Prima Comunicazione, Io Donna e il magazine culturale cultweek.com. Un paio di libri: ‘Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia’ con Francesca Zajczyk, e ‘Ciao amore ciao. Storie di ragazzi con la valigia e di genitori a distanza’. Di questioni di genere mi occupo per lavoro e per attivismo. Sono grata e affezionata a molte donne, Olympe de Gouges cui è dedicato questo blog è una di loro.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 15/06 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-06-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 15/06 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-06-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 15/06/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-06-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 13/06/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 15/06/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 15-06-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 15/06/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 15-06-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 15/06/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 15-06-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 15/06/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 15-06-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 14/06/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 14-06-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 14/06/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 14-06-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 14/06/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-06-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 14/06/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 14-06-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 14/06/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 14-06-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 14/06/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 14-06-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 14/06/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 14-06-2025

Adesso in diretta