Approfondimenti

“Per l’Islam non c’è posto da noi”

Al Prague European Summit di questa settimana si è discusso del futuro degli accordi di Schengen, degli effetti di un’eventuale uscita di Londra dall’Unione europea, di quelli delle elezioni americane sui rapporti tra Stati Uniti e Unione europea, e della crisi che l’Unione sta affrontando in questo momento. A Praga, nell’occasione, ha avuto luogo anche il vertice dei premier del Gruppo di Visegrád che con l’emergenza migranti ha trovato un nuovo slancio sullo scenario europeo e incarnato la critica più netta alla politica di Bruxelles sul fronte dell’immigrazione e al sistema delle quote obbligatorie di accoglienza dei migranti proposto dai vertici dell’Unione.

Proprio all’inizio della settimana i presidenti della Camere dei deputati ceca e slovacca, Milan Štěch e Andrej Danko, hanno dichiarato, a Praga, che i loro due Paesi considerano inaccettabili sia le quote di accoglienza dei migranti, sia le sanzioni previste per i paesi che si rifiutano di accogliere i profughi. “Faremo del nostro meglio perché questi meccanismi vengano respinti” ha aggiunto Štěch.

Tali posizioni sono in sintonia con quelle dell’Ungheria del premier Viktor Orbán il quale intende interpellare i suoi connazionali sulla politica delle quote in un referendum cui il governo di Budapest vorrebbe dar luogo a settembre o a ottobre. Di recente, in visita a Copenaghen per fare il punto sulle relazioni economiche ungaro-danesi, il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha affermato che il sistema delle quote è inaccettabile in quanto non fa che incentivare i flussi migratori e aggravare ulteriormente la crisi migranti. Szijjártó ha aggiunto di essersi trovato d’accordo con il vice premier e ministro degli Esteri danese Kristian Jansen, sulla necessità di una più solida tutela delle frontiere europee quale aspetto centrale della lotta contro l’immigrazione clandestina.

I rappresentanti del Gruppo di Visegrád si sono quindi preparati in modo “agguerrito” al vertice praghese. Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, sostengono la linea dura nei confronti dei flussi migratori e condividono la critica al modo in cui Bruxelles ha finora affrontato la crisi. Nella prima intervista rilasciata dopo le elezioni di marzo all’agenzia di stampa TASR, il premier slovacco Robert Fico si è espresso con toni ancora più duri di quelli usati prima del voto, contro la politica delle quote. Fico ha detto: “Potrà sembrare strano ma purtroppo per l’Islam non c’è posto da noi”, e aggiunto che coloro i quali affermano che la Slovacchia vuole diventare multiculturale vanno contro lo spirito del paese.

Come Orbán, Fico teme l’arrivo di migliaia di musulmani che, in quanto tali, minacciano a suo avviso le radici culturali su cui si basa la Slovacchia, che il primo luglio assumerà la presidenza semestrale dell’Unione europea. Il primo ministro si è riferito alle esperienze negative vissute da altri paesi europei in questo ambito e precisato di aver discusso più volte dell’argomento con il suo omologo maltese secondo il quale il problema dell’arrivo dei migranti è che questi ultimi stravolgerebbero gli equilibri sociali e culturali dei paesi nei quali si stabiliscono. Secondo il primo ministro slovacco occorre parlare molto chiaramente di questi aspetti per evitare che si ripetano tensioni e problemi già avvenuti in Europa in ambito migranti.

Massimo Congiu è direttore dell’Osservatorio Sociale Mitteleuropeo, un’agenzia che si propone di monitorare il mondo del lavoro e degli affari sociali in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

logo congiu

  • Autore articolo
    Massimo Congiu
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 04/07 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 04/07 10:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 03/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Summertime di venerdì 04/07/2025

    Summertime è il nostro “contenitore” per l’informazione delle mattine estive. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione.

    Summertime - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caldo, scarsa igiene, sovraffollamento. La difficile vita nel carcere di San Vittore

    Sovraffollamento, celle chiuse per la presenza di cimici, caldo infernale e nemmeno un condizionatore per i detenuti. È un quadro preoccupante quello che l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone ha trovato nella sua visita a San Vittore. A fronte di una capienza regolamentare di 450 posti, sono oltre 1100 detenuti, la stragrande maggioranza stranieri. Circa duecento hanno meno di 24 anni. Una situazione che purtroppo non è un’eccezione, ci ha detto Valeria Verdolini, presidente di Antigone Lombardia…

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di venerdì 04/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di giovedì 03/07/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 03-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 03/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 03/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 03-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di giovedì 03/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 03-07-2025

Adesso in diretta