Approfondimenti

La rivoluzione dei cinque 2. Cosa sta succedendo in Birmania?

Birmania ANSA

In Birmania, la chiamano “la rivoluzione dei cinque 2”. Il nome è legato alla data del 22 di febbraio del 2021, ma è anche un riferimento all’8 agosto del 1988, anche nota come la rivoluzione dei cinque 8. In quel giorno, i manifestanti pro-democrazia sfidarono il governo militare, ma furono brutalmente soppressi dall’esercito.

Come allora, anche oggi in Birmania è stato proclamato uno sciopero di massa, in tutto il Paese. È forse la manifestazione di dissenso più grande da quando i militari hanno preso il potere con un colpo di stato tre settimane fa. Kyaw Win è il direttore e il fondatore del Burma Human Rights Network (BHRN).

È una data simbolica, legata a quello che è successo nel 1988, l’insurrezione nazionale. Perché questo è il momento per insorgere. Quando a febbraio i militari hanno fatto il colpo di stato e arrestato il governo eletto democraticamente le persone hanno iniziato a protestare e hanno deciso che non avrebbero cambiato idea finché i militari non se ne andranno. Vogliamo che venga abolita la costituzione del 2008, vogliamo una vera democrazia e vogliamo il rispetto dei diritti umani. E vogliamo uguali diritti anche per le minoranze. E chiediamo che tutte le persone che sono state imprigionate vengano liberate.

Centinaia di migliaia di persone hanno marciato per le strade e le piazze delle principali città birmane, sfidando la giunta militare che, solo ieri, aveva minacciato chiunque decidesse di prendere parte alle proteste.

Con un comunicato letto in diretta TV, infatti, hanno detto: “I manifestanti stanno esortando le persone, in particolare adolescenti e giovani esaltati, a intraprendere la strada dello scontro, in cui moriranno”. Su Twitter, il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Birmania, Tom Andrews, si è detto profondamente preoccupato per queste minacce, e ha dichiarato: “Avvertimento alla giunta: a differenza del 1988, le azioni delle forze di sicurezza vengono registrate e ne dovrete rendere conto“.

Le violazioni dei diritti umani durante le proteste, però, sono ormai all’ordine del giorno.

L’esercito birmano è nato durante la seconda guerra mondiale, ed è stato formato da quello giapponese. Sono abituati ad ogni tipo di tattica disumana. Quindi le violazioni dei diritti umani sono profondamente radicate nei loro metodi. Hanno torturato, ucciso, stuprato e perseguitato le minoranze. Già nel 2017 le operazioni nel Rakhine dei militari hanno costretto più di 800mila Rohinya a scappare in Bangladesh. Quindi, sono hanno sempre perpetrato violazioni dei diritti umani. Ma in questo momento stanno sparando alle persone, hanno schierato i cecchini! Dicono che stanno usando proiettili di gomma, ma non è vero. Usano proiettili veri per sparare contro i manifestanti. Fino ad ora abbiamo avuto 4 persone uccise, più di 600 sono stati arrestati e moltissimi sono stati feriti gravemente durante le proteste.

I ministri degli esteri europei, intanto, che si sono riuniti oggi, hanno detto che l’Unione Europea è pronta ad adottare misure restrittive nei confronti dei diretti responsabili del colpo di Stato. Si punta a colpire con bando ai viaggi e congelamento dei beni i responsabili diretti del colpo di stato. Per Kyaw Win, però, questo non è abbastanza. L’Unione Europea deve colpire gli interessi economici dei militari.

Noi ci appelliamo alla comunità internazionale con grande speranza. Come volete essere ricordati dai birmani in questo momento storico di grande difficoltà? Volete essere ricordati come quelli che hanno risposto alla nostra richiesta di aiuto, oppure ci tradirete scendendo a patti con i militari e ignorandoci? Non basta colpire i responsabili, bisogna puntare agli interessi economici dei militari. Soprattutto l’unione europea, che costituisce l’11% del commercio con la Birmania, ed è una dei suoi partner più grandi. Dovrebbe supportare la gente birmana, e non interessarsi solo ai propri interessi economici. La vita umana è più importante dei soldi.

  • Autore articolo
    Martina Stefanoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 03/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 03/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 03/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 03/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ardone: “L’assenza del ministro Giuli al Premio Strega: è la fine della comunicazione tra chi fa cultura e chi dovrebbe governarla”

    Dopo le polemiche sull’assenza del ministro Giuli, che sostiene di non avere nemmeno letto i libri della cinquina dei finalisti, sarà assegnato questa sera il premio Strega 2025. Quella di oggi, si è saputo nel pomeriggio, potrebbe anche essere l'ultima edizione che si terrà al Ninfeo di Villa Giulia. Per l'anno prossimo il ministero vorrebbe spostare la cerimonia a Cinecittà. La provocazione del ministro Giuli è l’ennesima spia dell’insofferenza della maggioranza nei confronti di un mondo, quello della cultura, che vorrebbe riplasmare a proprio piacimento. Anna Bredice ha intervistato su questo la scrittrice Viola Ardone.

    Clip - 03-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di giovedì 03/07/2025

    Quando ci buttiamo nel pogo di un concerto metaforico insieme agli ascoltatori e ascoltatrici che ricordano le loro gesta sotto i palchi e in mezzo alla polvere. Ospite della puntata Claudio Trotta di Barley Arts che ci racconta del Comfort Festival di Cinisello Balsamo.

    Poveri ma belli - 03-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di giovedì 03/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 03-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 3/7/25 - Bambole di pezza

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 03-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 03/07/2025 delle 14:01

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 03-07-2025

  • PlayStop

    (R)Estate con 37e2 #4

    Ultima puntata di (R)Estate con 37e2. Oggi riascolteremo Paolo Oddi, avvocato esperto in diritto penale e in diritto degli stranieri, per parlare di quali sono i diritti sanitari delle persone senza documenti. Partiamo dal caso di un ragazzo del Gambia che non riusciva ad accedere alle cure perché senza permesso di soggiorno per allargare il discorso a tante persone che devono potersi curare.

    37 e 2 - 03-07-2025

  • PlayStop

    (R)Estate con 37e2 #3

    Terza puntata di (R)Estate con 37e2. Oggi riascoltiamo Nicola Villa, giornalista ed editor di Altreconomia, che ci porta a scoprire il mondo dei farmaci miracolosi per perdere peso: con lui parleremo di effetti, promesse e pericoli del semaglutide e degli altri farmaci GLP-1, argomento del suo libro uscito per Altreconomia “La cura miracolosa. Ozempic, Wegovy e come i farmaci dimagranti stanno cambiando le nostre vite”.

    37 e 2 - 03-07-2025

  • PlayStop

    (R)Estate con 37e2 #2

    Seconda puntata di (R)Estate con 37e2. Oggi vi facciamo riascoltare l'intervista a Sara Castiglioni, Responsabile del Laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali dell'Istituto Mario Negri. Con lei abbiamo affrontato un argomento poco indagato: la contaminazione ambientale da farmaci e droghe.

    37 e 2 - 03-07-2025

  • PlayStop

    (R)Estate con 37e2 #1

    Per la prima puntata di (R)Estate con 37e2, vi riproponiamo l'intervista a Ada Garofalo, psicologa di CADMI, che per molti anni è stata anche Referente delle Case rifugio. CADMI è la Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, il primo Centro Antiviolenza nato in Italia. Ha anche uno sportello psicologico che attiva percorsi psicologici individuali o di gruppo, seguendo le esigenze delle donne che intraprendono i percorsi di uscita dalla violenza.

    37 e 2 - 03-07-2025

  • PlayStop

    Puntata di giovedì 03/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 03-07-2025

Adesso in diretta