Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Sabato 16 gennaio 2021

ex ilva taranto

Il racconto della giornata di sabato 16 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle manovre parlamentari per dare uno sbocco alla crisi di governo aperta da Italia Viva. La campagna vaccinale in Europa continua, tra frenate nelle consegne ed effetti collaterali. Si può sviluppare una malattia mortale già da feto per colpa dell’inquinamento ? Un processo contro nove ex dirigenti dell’Ilva di Taranto proverà a stabilirlo. Nasce il nuovo supergruppo automobilistico Stellantis. La CDU tedesca elegge il suo nuovo leader. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Restano per ora stabili i dati sulla pandemia di covid 19 in Italia. I nuovi contagiati sono 16.310. Il tasso di positività, compresi i tamponi rapidi, è al 6,3%, rispetto al 5,9% di ieri. Sempre alto il numero dei morti, 475. Anche gli altri dati sono in linea con quelli di ieri: due in meno i posti occupati in terapia intensiva, con 170 nuovi ingressi. 57 in meno i posti occupati nei reparti covid. Da ieri nel complesso i posti occupati in TI in Italia sono scesi sotto la soglia critica del 30%, ma 9 regioni, tra cui la Lombardia, restano oltre la soglia critica.

Entra in vigore da domani il nuovo dpcm del governo con la divisione in fasce dell’Italia. Le misure più strette saranno per Lombardia, Sicilia, Provincia autonoma di Trento. In fascia arancione ci saranno 12 regioni, le altre in zona gialla. 

Movimenti frenetici tra i parlamentari per definire il futuro del governo

(di Anna Bredice)

Improvvisamente tutti i movimenti tra i parlamentari centristi si sono fermati, l’Udc che avrebbe portato qualche voto sicuro al Senato dice che non ci sta più. Almeno la questione è che per un aiuto più solido e sicuro, con un nuovo gruppo, il partito che è stato spesso ago della bilancia nel passato tra destra e sinistra vorrebbe un governo nuovo, con un programma e una squadra nuova, passando per le dimissioni del presidente del Consiglio. Un Conte ter, troppo rischioso per Conte, per i malumori e per gli equilibri che si modificherebbero tra gli alleati di governo, compreso il Pd, che finirebbe schiacciato non solo dai Cinque stelle, ma anche dagli ex democristiani. Fino a lunedì le cose possono anche cambiare, ma l’impressione è che Conte non arriverà a quella soglia psicologica sicura per il suo governo, costituita da una maggioranza assoluta di 161 senatori. Questa non è necessaria, perché per farcela basta avere un voto in più degli altri, ma il suo governo ne uscirebbe un po’ più debole, anche perché dopo pochi giorni dovrebbe far passare lo scostamento di bilancio con la maggioranza assoluta e lì avrà bisogno dei voti di Italia Viva. È per questo che Renzi domani riunirà i suoi ma è quasi certo che si asterranno alla Camera e al Senato, si abbasserà il quorum per passare e se le cose non cambiano, se da qui ai prossimi giorni Conte non riuscirà ad allargare la maggioranza, i renziani potrebbero rientrare nei giochi. Oltre a questo, con questa mossa Renzi riuscirebbe a mantenere compatto il suo gruppo, togliendo dall’imbarazzo alcuni di loro che non vogliono andare a destra. Il prossimo passo è naturalmente il voto di lunedì alla Camera, dove anche lì la maggioranza assoluta non è scontata, e poi martedì al Senato, ma se Conte ce le fa, comincerà però un’altra fase per lui, perché una cosa sono i consensi alti tra la gente con i sondaggi, altra cosa i voti in parlamento che mancano. 

Le difficoltà della campagna vaccinale in Europa

Dopo le proteste che ha suscitato la decisione di rallentare la produzione del vaccino, Pfizer e BioNTech hanno annunciato “un piano” che dovrebbe ridurre a una settimana i ritardi nelle consegne delle dosi inizialmente previsti per 3-4 settimane. La decisione di Pfizer aveva provocato preoccupazione e proteste in Europa per i gravi ritardi che avrebbe provocato alle campagne vaccinali. Ora la parziale retromarcia: “Torneremo al calendario iniziale di distribuzione a partire dal 25 gennaio per poi aumentare la capacità di produzione nel secondo trimestre”, si legge nel comunicato della multinazionale farmaceutica.

Pfizer aveva spiegato il rallentamento con una riorganizzazione della produzione. Ma non aveva avvisato nessuno per tempo, sorprendendo i governi e la stessa Commissione europea. 

Intanto in Norvegia l’agenzia del farmaco ha reso noto  che nelle residenze per anziani, 13 persone sono morte poco dopo la vaccinazione. Il direttore sanitario dell’agenzia ha spiegato che al decesso possono aver contribuito gli effetti collaterali derivanti dal vaccino come la febbre e la nausea. Il rapporto però non stabilisce un nesso di causa ed effetto tra le morti ed il vaccino, che in Norvegia è iniziato proprio  tra gli anziani e gli ospiti in casa di riposo con gravi patologie. I 13 decessi rappresentano lo 0,04% delle trentamila persone anziane a cui è stato finora somministrato il vaccino. l’Istituto norvegese di sanità pubblica ha comunque modificato le linee-guida per la vaccinazione negli anziani fragili. Pfizer ha fatto sapere di essere in contatto con le autorità di Oslo e che i dati sono i linea con le attese. “Massima attenzione nel monitoraggio della situazione ma al momento non esistono ragioni di allarme” ha detto il Presidente del Comitato scientifico sorveglianza vaccini istituita da Aifa, Vittorio Demicheli. “In Italia fra le molte decine di migliaia di vaccini già fatti nelle Rsa non è stato segnalato nulla di grave”.

Inquinamento: a processo 9 ex dirigenti dell’Ilva per la morte di un bambino

L’inquinamento dell’Ilva di Taranto può uccidere un neonato?
E’ quanto si chiede la procura di Taranto che ha indagato 9 ex dirigenti dell’acciaieria per la morte di Lorenzo Zaratta, morto nel 2014 a 5 anni, a causa di un tumore al cervello diagnosticato a soli 3 mesi.
Secondo la tesi della famiglia, il bimbo avrebbe assimilato le sostanze nocive quando era un feto, attraverso la madre che lavorava nel quartiere a ridosso dell’Ilva.

L’ipotesi dell’accusa è che gli  allora dirigenti dell’acciaieria “omettendo l’adozione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali” avrebbero provocato “una grave malattia neurologica al piccolo Lorenzo Zaratta che assumeva le sostanze velenose durante il periodo in cui era allo stato fetale”, sviluppando una “malattia neoplastica che lo conduceva a morte”.

Nel suo cervello, hanno rilevato i periti di parte, c’erano  tracce di ferro, acciaio, zinco, silicio e alluminio.

Dalla fusione tra FCA e Peugeot nasce Stellantis

La fusione tra Fca e Peugeot, che porta alla nascita della nuova società chiamata Stellantis, è stata completata ed è effettiva da oggi. Lo hanno scritto in un comunicato congiunto le due società.

Stellantis sarà quotata da lunedì prossimo nelle borse di Milano e  Parigi. E – da martedì – anche a New York. 

La nuova società automobilistica sarà il quarto gruppo mondiale, avrà 400mila dipendenti, 14 marchi e un fatturato che sfiora i 200 miliardi di dollari. 

Exor (la cassaforte della famiglia Agnelli) è il primo azionista di Stellantis con il 14,4%, seguita dalla famiglia Peugeot (7,2%) e dallo Stato francese (6,2%). 

Stellantis sarà presieduta da John Elkann, ma il comando operativo sarà saldamente nelle mani dell’amministratore delegato di Peugeot, Carlos Tavares. 

Nella struttura del nuovo gruppo la parte riconducibile alla “vecchia” Fiat è ridimensionata. 

Germania: eletto il nuovo leader della CDU

Il partito della democrazia cristiana tedesca – il feudo del potere di Angela Merkel – da oggi ha un nuovo leader.

Si chiama Armin Laschet, ha 60 anni, ed è il presidente della regione del Nord-Reno Westfalia.  E’ stato eletto oggi dal congresso del partito della CDU.  Armin Laschet rappresenta l’anima centrista della dc tedesca e arriva alla guida del partito alla vigilia dell’uscita di scena di Angela Merkel. 

Il prossimo mese di settembre – quando ci saranno le elezioni politiche in Germania – Merkel non si ricandiderà e chiuderà così i suoi 16 anni alla cancelleria di Berlino. 

A quelle elezioni probabilmente parteciperà proprio Armin Laschet, il neo presidente della CdU, un uomo ritenuto in linea con il patrimonio politico della cancelliera.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

 

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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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