Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Sabato 10 ottobre 2020

Il racconto della giornata di sabato 10 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e in particolare in Lombardia. Il centro studi di Confindustria fissa a -10% il calo del PIL per il 2020. Manifestazione contro le discriminazioni di genere e di identità sessuale. Pillola del giorno dopo le per minorenni senza ricetta, lo stabilisce l’Agenzia del farmaco. In Gran Bretagna Johnson vara misure rigorose per contenere l’epidemia. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 5724 i contagi da coronavirus delle ultime 24 ore, a fronte di un numero record di tamponi, oltre 133 mila. I morti sono stati 29, uno in più del giorno precedente. La Lombardia è sempre la regione con i numeri più alti, 1140 nuovi positivi, segue la Campania con 664. I nuovi ricoverati a livello nazionale sono 250, mentre nelle terapie intensive l’aumento è stato solo di 3 pazienti.

Il Governo sta studiando le misure da inserire nel prossimo Dpcm, che arriverà giovedì 15, e oltre alla riunione politica di oggi ce ne sarà una domani con il Comitato Tecnico Scientifico. Davanti alla crescita rapida dei contagi non basta più solo la mascherina all’aperto ma ci saranno novità.

Lombardia prima regione per casi di Covid 19

(di Claudia Zanella)

I casi in Lombardia sono in rapido aumento. Sono 1.140 i nuovi contagi da coronavirus accertati nelle ultime 24 ore. In crescita rispetto a ieri, nonostante siano stati effettuati meno tamponi, oggi circa 23mila contro i quasi 26mila di ieri. Era dal 12 maggio scorso che la Lombardia non superava la soglia dei mille nuovi casi positivi giornalieri.

Rispetto a ieri restano però stabili le terapie intensive, anche se aumentano i ricoverati. “E’ allo studio un’alleanza con le amministrazioni locali per far rispettare le regole”, ha detto l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. “Bisogna mettere in campo tutte le strategie per evitare che si passi dai tanti positivi ai tanti ricoverati” ha aggiunto, invitando tutti i cittadini al rispetto delle regole.

Ma l’impennata di contagi nella regione è ancora più evidente se si considerano i dati di tutta la settimana. Sono aumentati di quasi tre volte i casi giornalieri rispetto a sabato scorso, quando in tutta la Lombardia erano stati 393, su quasi 19mila tamponi. Nell’ultima settimana l’unico giorno in cui se ne sono registrati meno di 300 è stato lunedì. Ma come ogni lunedì, anche i tamponi sono stati pochi, intorno agli 8mila. Da martedì in poi è stato un aumentare di casi.

Milano è la provincia più colpita e anche quella in cui l’aumento dei contagi quotidiani è più evidente. Sabato scorso ci sono stati 160 nuovi casi in 24 ore, oggi sono 587. Anche Varese però ha superato la soglia dei 100 contagi quotidiani, il giorno prima se ne erano registrati meno della metà.

Calo del pil del 10% nel 2020 secondo Confindustria

(di Alessandro Principe)

Il 2020 è perso, il 2021 è il tentativo di ripartire. E’ questo il senso del capporto del Centro Studi della Confindustria. I numeri sono pesanti. La caduta del prodotto interno lordo quest’anno sarà del 10%.

Un tracollo senza precedenti dei consumi, una battuta d’arresto degli investimenti, un calo dell’export oltre il 14 per cento. Le conseguenze della pandemia sono state gravi soprattutto per l’industria e per alcune attività terziarie (turismo, trasporti, attività ricettive e di ristorazione). La fine del lockdown, a inizio maggio, ha determinato un’importante risalita della domanda, che in molti settori si era sostanzialmente azzerata, e ha rilanciato l’attività nell’industria: ma questo non ha colmato la perdita dei primi due trimestri. Le conseguenze sull’occupazione drammatiche: quest’anno vengono stimati 430mila posti di lavoro in meno. Si tratta – come qualche giorno fa notava l’Istat – di tutti lavori precari: contratti a tempo indeterminato o in forme più precarie, come il lavoro a chiamata. Le conseguenze della pandemia li ha tagliati drasticamente. Ed è una situazione che, comunque vada, non si inverirà l’anno prossimo: la domanda di lavoro – prevde Confindustria – resterà ancora molto bassa.

Una ripresa dell’economia nel 2021 ci sarà, sempre che la situazione sanitaria non precipiti. Potrebbe essere del 4,8%, stimano gli iindustriali, o anche qualcosa in più.

“Il Paese è al bivio cruciale fra risalita e declino”, si legge nel rapporto. E questo bivio viene identificato soprattutto nell’utilizzo che il governo saprà fare degli strumenti europei, a partire dal Recovery Fund.

Manifestazione a Milano contro omolesbobitransfobia e misoginia

(di Luca Parena)

Ora basta. Con questo hashtag centinaia di cittadini hanno portato l’arcobaleno lgbt e i diritti delle donne in piazza della Scala a Milano, contro violenze e discriminazioni legate a genere e orientamento sessuale.

Un fenomeno che le 81 denunce del 2020 in Italia non restituiscono nella sua dimensione reale. Manca ancora infatti una legge che tuteli le vittime.

Da decenni si tenta di colmare il vuoto, sempre invano.

Dal palco Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano promotori della manifestazione, ha detto che questi diritti ora non possono più aspettare.

Vittime di violenza, attivisti e politici si sono alternati sul palco per sostenere l’ultimo disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. Tra loro il primo firmatario, il deputato Pd Alessandro Zan. Nel suo intervento ha ricordato i richiami del presidente Mattarella al principio di uguaglianza dell’articolo 3 della Costituzione. Per l’arrivo della sua proposta in Parlamento, previsto il 20 ottobre, Zan ha chiesto un sussulto di dignità ai leader di quei partiti, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che la stessa Costituzione hanno invocato per bloccare la discussione, in difesa di una presunta libertà di espressione.

Insultare, picchiare e umiliare qualcuno come diverso non è un’opinione. Lo hanno detto le centinaia di cartelli che i manifestanti hanno sollevato al cielo a fine giornata. Lo diceva un foglio stretto da due 14enni scese in piazza: “Verrà il giorno in cui ogni diversità non sarà tollerata ma celebrata”. Con l’augurio che quel giorno arrivi presto.

Pillola del giorno dopo in vendita libera anche per le minorenni

Niente più ricetta per le adolescenti che comprano la pillola dei 5 giorni dopo. Lo ha stabilito l’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, sottolineando come il farmaco sarà accompagnato da un foglietto illustrativo per una contraccezione informata. Le gravidanze spesso non sono desiderate e, come evidenzia l’Agenzia,“spesso terminano con un aborto. Per questo togliere la ricetta all’acquisto della pillola del giorno dopo da parte delle adolescenti è un enorme passo in avanti”. Soprattutto in termini di realizzazione personale ed economica: l’Aifa evidenzia infatti che “queste ragazze quando diventano mamme precoci rischiano di non realizzarsi e di crescere i propri figli da sole e in povertà”.

Nuove regole anticovid nel Regno Unito

(di Daniele Fisichella)

Lunedi’ Boris Johnson annuncerà le nuove regole per cercare di fermare il numero di contagi aumentati alla media di 15 mila al giorno nell’ultima settimana.

Nella regione delle Midlands, le aree di Manchester, Liverpool e il nord-est dell’Inghilterra pub, ristorante e alberghi dovranno chiudere, probabilmente per almeno tre settimane; metre le varie zone dell’Inghilterra verranno divise in tre categorie di rischio a seconda dei numeri dei contagi; nella zona 3, cioè quella più pericolosa, non sarà possibile avere relazioni sociali con persone che non vivono nella stessa abitazione, e tutte le attivita’ e spostamenti non necessari saranno molto limitati.

Il Governo spera così di evitare quella confusione sulle regole, da molti comunque giudicate troppo morbide, che fino ad ora non hanno sortito l’effetto sperato; intanto l’economia del Regno Unito ad Agosto non è cresciuta come ci si immaginava e la ricaduta economica di queste nuove misure si annuncia pesante, e il Governo sta studiando un pacchetto speciale di aiuti.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Redazione
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    Un anno di Trump (dopo i primi quattro dal 2016). Il 6 novembre 2024 il tycoon veniva rieletto alla Casa Bianca con una maggioranza risicata, poco più di 2 milioni di voti su 156 milioni di schede votate. In un anno Trump ha trasformato il declino di una superpotenza - gli Stati Uniti degli ultimi anni - in una forza aggressiva contro paesi e principi che erano stati amici dal dopoguerra ad oggi. Trump e il tramonto della relazione privilegiata americana con l’Europa; Trump e il tramonto delle garanzie democratiche dello stato di diritto. Nel primo anniversario del ritorno di Trump alla Casa Bianca è arrivata l’elezione del sindaco di New York Zohran Mamdani. Ecco un passaggio del suo discorso della vittoria: «la saggezza convenzionale direbbe che sono ben lontano dall’essere il candidato perfetto. Sono giovane, nonostante i miei sforzi per invecchiare. Sono musulmano. Sono un socialista democratico. E, cosa ancora più grave, mi rifiuto di chiedere scusa per tutto questo». Pubblica ha ospitato Ida Dominijanni, giornalista e saggista, fa parte del direttivo del Centro per la Riforma dello Stato. Ha insegnato filosofia politica e teoria femminista all’università di Roma Tre ed è stata ricercatrice alla Cornell University (NY).

    Pubblica - 06-11-2025

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    Alla Cop l'assemblea dei popoli chiede giustizia climatica

    A Belèm in Brasile lunedì si apre la Cop30 per il clima per cercare di tenere insieme la lotta al riscaldamento globale sotto i colpi del negazionismo di Trump e delle guerre; insieme alla Cop nella città amazzonica si riuniscono migliaia di rappresentanti di movimenti e organizzazioni sociali per elaborare proposte sulla crisi climatica, a partire da quelle relative all'Amazzonia e ai popoli che la abitano. Si chiama Cupola dos Povos ovvero "cupola dei Popoli", e non è la prima volta che si riunisce anzi, è una tradizione. Come ci racconta una delle leader del movimento indigeno brasiliano Sila Mesquita Apurina intervistata da Sara Milanese.

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    Gaza, l’Onu chiede cibo e tende per l’inverno, ma Israele continua a demolire edifici con raid aerei

    Gaza, l’Onu chiede cibo e tende per l’inverno, ma Israele continua a demolire edifici con raid aerei “A Gaza mancano cibo e rifugi, bisogna aprire il valico di Rafah”: è l’ennesimo appello che l’Onu rivolge a Israele. A quasi un mese dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, nella Striscia entra ancora solo una minima parte degli aiuti previsti; le agenzie umanitarie denunciano che Israele impedisce l’ingresso anche a tende, coperte e rifugi. I palestinesi della Striscia, in gran parte sfollati, non sono in condizione di affrontare la stagione fredda che si avvicina. L’esercito però, in violazione del cessate il fuoco, continua l’opera di demolizione degli edifici: dall’alba sono in corso raid aerei sui quartieri orientali di Gaza City. A livello diplomatico intanto gli Stati Uniti, intanto, portano avanti il loro piano per Gaza presso il consiglio di sicurezza dell’Onu: nelle scorse ore la risoluzione che autorizza la Forza internazionale di stabilizzazione è stata presentata anche ai paesi arabi coinvolti nel processo di mediazione tra Hamas e Israele. Da Deir al Balah, la testimonianza di Nicolò Parrino, responsabile logistica di Emergency a Gaza, intervistato da Chawki Senouci.

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