Approfondimenti

Palma d’Oro a Ken Loach e al suo film politico

Clicca qui per il dossier completo con tutti gli articoli di Barbara Sorrentini da Cannes

Hanno vinto i migliori. Finalmente un palmarès giusto, equilibrato, senza colpi di testa o scelte incomprensibili. Almeno per me…
Certo, meritavano di vincere anche Pedro Almodovar, Jim Jarmusch, Park Chan Wook, Jeff Nichols, ma bisogna ammettere che la giuria presieduta da George Miller e con tra gli altri Valeria Golino, non ha avuto lavoro facile.

Che quello di Ken Loach fosse il miglior film della selezione lo si era capito subito, il suo I, Daniel Blake ha commosso, insegnato, divertito e fatto arrabbiare per la situazione narrata. Un film completamente al servizio di una causa sociale e politica, raccontata nel migliore dei modi, con una sceneggiatura di Paul Laverty perfetta, senza fronzoli registici ma capace di catturare dall’inizio alla fine restando con il fiato sospeso. Grazie alla bravura del protagonista Dave Johns si viene a conoscenza di un’ingiustizia sociale burocratizzata e a un sadismo legalizzato che affossa senza pietà una classe sociale. E prendiamo le sue parti fin dall’inizio, siamo con lui, con la sua ribellione giusta e non rassegnazione. Alla sua seconda Palma d’Oro dopo Il vento che accarezza l’erba nel 2006, Loach ha ancora il desiderio di battersi per rendere migliore il mondo, come ha detto nel discorso durante la premiazione: “Non bisogna mai smettere di lottare perchè un mondo migliore è possibile e necessario e questo dipende anche da noi”. Nel suo discorso ha ribadito l’importanza di fare un cinema politico e di protesta contro i potenti. In un momento storico in cui l’Inghilterra sta per andare a votare per la Brexit e l’uscita dalla UE, il regista inglese fa appello all’Europa, a non dimenticare i più deboli e a pensare politiche contro la povertà.

Il regista canadese Xavier Dolan ha ricevuto il Grand Prix della Giuria con Giusto la fine del mondo, dramma famigliare in un interno borghese, tratto dalla pièce teatrale del drammaturgo Jean-Luc Lagarce scomparso giovane per l’AIDS. Commosso, Dolan ha dedicato il film a chi subisce ogni giorno violenze e discriminazioni.

dolan

Per gli interpreti c’era una vasta scelta, forse qui non hanno premiato i più convincenti, ma è evidente che la giuria volesse tenre in considerazione i film. Il miglior attore è Shahab Hosseini di The Salesman del regista iraniano Asghar Farhadi, nei panni di Emad un uomo pervaso dal desiderio di vendetta nei confronti di un indoviduo che ha aggredito la moglie per errore. La Palma per la miglior attrice l’ha ricevuta Jaclyn Jose per Ma’Rosa del filippino Brillante Mendoza, una donna invischiata con tutta la famiglia nel narcotraffico a Manila. E’ immaginabile anche in questo caso la difficoltà di scegliere, con Sonia Braga superfavorita per Aquarius.

Un ex-aequo per la miglior regia tra Olivier Assayas con Personal Shopper e Christian Mungiu con Baccalaureat. Due belle storie, molto diverse, una eterea e una terra terra. Con due modi di fare cinema agli antipodi, il primo apprezzato per la sua capacità di toccare corde quasi extra sensoriali, il secondo per l’intelligente riflessione umana, intima e nello stesso tempo sociale e universale.

Ottimo e perfetto il premio della Giuria ad Andrea Arnold per American Honey, film corale che ha vissuto un dietro le quinte di lavorazione simile a quello raccontato nel film e con un ritmo di musica e montaggio che trasmette la verità della storia e delle relazioni tra i giovani protagonisti.

Durante la cerimonia di chiusura di Cannes 69 è stata consegnata la Palma d’Oro d’Onore Jean-Pierre Léaud, l’Antoine Doinel di François Truffaut, a Cannes per la prima volta nel ’59 con I 400 colpi e presente in questa edizione con il film di Albert Serra La morte di Luigi XIV. “Jean-Pierre Leaud fa parte della leggenda di Cannes” – si legge nella motivazione del festival. “La sua spontaneità ha rappresentato il vento di libertà che la Nouvelle Vague francese ha portato nel cinema”.

Jean Pierr Leaud

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Xabier Iriondo e i Santamante: "Un disco nato dai limiti imposti dal Covid"

    I Santamante sono una nuova band, un quartetto nato dal dialogo artistico e personale tra il chitarrista Xabier Iriondo e il batterista e percussionista Gino Sorgente, che durante il periodo dei lockdown hanno iniziato a immaginare la musica che avrebbero potuto fare, superando le limitazioni imposte da quel momento. Su questo primo impasto sonoro si sono poi aggiunti Davide Andreoni - al synth bass, all’organo e alla produzione - e Paola Micieli (in arte Dalai), alla voce e alla scrittura dei testi. Il risultato è una raccolta di canzoni tese e nervose, in equilibrio tra melodia e potenza, tra ombre e colori forti e coinvolgenti. Paola Micieli e Xabier Iriondo, ai microfoni di Radio Pop, hanno raccontato a Niccolò Vecchia la storia di questa nuova band.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-12-2025

  • PlayStop

    “Rifiorirai”: Aka5ha racconta il nuovo album a Volume

    “Rifiorirai” è il titolo del nuovo album di Aka5ha, musicista bolognese che oggi è passato a Volume per raccontarci e suonarci alcuni brani. Tra elettronica, cantautorato e folk, il disco esplora tematiche di “cambiamento e ricostruzione”, spiega l’artista, “parla di prendere le energie dalle cose difficili che accadono, e trasformarle in qualcosa che abbia valore”. Tra un brano e l’altro, Aka5ha ci racconta com’è stato produrre il disco insieme a Iosonouncane, il suo nuovo approccio nell’uso della voce e il cortometraggio realizzato per dare ai brani anche una dimensione visiva. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Aka5ha

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/12/2025

    La campagna Free All Antifas a Monza e l'attenzione su Gaza, che almeno qui su queste frequenze, non cala mai. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-12-2025

  • PlayStop

    In un libro le 15 immagini che raccontano l'Italia

    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 18-12-2025

  • PlayStop

    Aggiornamento sui Cpr

    Nella puntata del 5 dicembre è tornato a trovarci Nicola Cocco,medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr. Con lui abbiamo commentato le risposte dei medici dell'Humanitas Gavazzeni e di Niguarda ai nostri inviti in trasmissione per parlare del caso di un cittadino palestinese che è stato ritenuto idoneo alla detenzione, nonostante diversi episodi, anche gravi, di autolesionismo. E qualcosa, documenti alla mano, non torna.

    37 e 2 - 18-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/12/2025

    Considera l'armadillo di giovedì 18 dicembre 2025 con Anita Curci, ideatrice e direttrice del prima edizione di @festival degli animali in giallo @gialli.it giornate ricche di ospiti ed esperti di animali e letteratura gialla nel centro storico di Napoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-12-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Antimo Casertano presenta "Mare di ruggine" al TEatro Fontana di Milano; Andrea Tarabbia lancia la 11° edizione del Premio POP - Premio Opera Prima di Fondazione Mondadori; Nathan de Pas parla con il regista Lech Kowalski del suo cinema, in rassegna al Cinema Mexico di Milano; la rubrica di lirica a cura di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/12/2025

    La clava dell'antisemitismo. Come una particolare definizione di antisemitismo (l’IHRA, International Holocaust Remembrance Alliance) rischia oggi di colpire la libertà di insegnamento e di ricerca. Un appello di docenti universitari/e contro l'ipotesi contenuta in quattro disegni di legge in discussione in parlamento, il più noto è quello dell'ex ministro del Pd Domenico Del Rio.

    Pubblica - 18-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 18/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-12-2025

Adesso in diretta