Approfondimenti

Addio a Ennio Morricone. Il ricordo di Claudio Ricordi e Gaetano Liguori

Ennio Morricone

Il musicista e compositore Ennio Morricone si è spento nella notte a 91 anni in una clinica di Roma. Radio Popolare ha deciso di ricordare il grande artista, amato in tutto il Mondo, con una serie di omaggi e ricordi per tutta la giornata odierna. Anche a Prisma si è ricordata la lunga carriera di Ennio Morricone con Claudio Ricordi e il musicista Gaetano Liguori.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Alessandro Braga.

L’immenso contributo planetario di Ennio Morricone è stato quello della musica applicata al cinema, che però viene dalla sua esperienza come arrangiatore alla RCA italiana nei primissimi anni ’60. Lì aveva già sperimentato in parte tutto quello che poi ha applicato al cinema. Ricordo i suoi famosi arrangiamenti per Sapore di Sale o Abbronzatissima, quindi con quei cantautori della scuola romana. Il suo grande contributo è stato quello di togliere dalle colonne sonore tutto quell’apparato sinfonico che l’America ci aveva regalato imitando Brahms o Čajkovskij e i grandi sinfonisti di fine ‘800. E con l’esperienza che aveva fatto negli studi dell’RCA, ecco tutte le sorprese che ci ha dato dalle prime collaborazioni con Sergio Leone.
C’è lo stupore di avere questo cesello di timbri – l’armonica, la chitarra elettrica, la voce, i cori – applicati per la prima volta in modo assolutamente imprevedibile. Poi è cresciuto melodicamente e nel suo apparato sinfonico, ma mai in modo scontato ed ereditato da altri. Se lo è costruito lui ed ha continuato a farlo. Dal 1974 e fino al 2015 con la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino, Ennio Morricone è riuscito a convincere i produttori e i registi alla sua musica per il cinema come se fosse musica assoluta, non strettamente funzionale ad emozioni facili. È stato un percorso veramente lungo e importantissimo per il rinnovamento della storia delle colonne sonore.

Molto spesso le colonne sonore di Ennio Morricone sono vissute anche indipendentemente dai film per i quali erano state composte. Spesso si pensa ad una colonna sonora e viene in mente il film, ma con Morricone questo rapporto era assolutamente bidirezionale.

Certo, e non è stato facile fare questo rinnovamento. Lui c’è riuscito grazie all’esperienza fatta nei primi anni ’60 e da lì non si è mai fermato. Sapeva benissimo che nella dualità tra musica applicata al cinema e musica assoluta trovava le sorgenti per tanto rinnovamento che ci ha regalato. Quello che mi fa molto piacere è che la gente ci ha creduto, è stata con lui e l’ha premiato.

Il ricordo di Gaetano Liguori

Vorrei andare controcorrente. Ho sentito gli interventi di qualche mio collega e sono tutti improntati alle musiche da film. Io invece vorrei ricordare Ennio Morricone come un grande musicista del ‘900, che arriva poi fino ai nostri giorni. Spesso ci si dimentica che Ennio Morricone è stato allievo di Goffredo Petrassi, uno dei più gran di musicisti del ‘900. Era diplomato in tromba, in composizione e in direzione di coro e negli anni ’60 fondò un gruppo di musica contemporanea. Io l’avevo conosciuto proprio ad uno di questi concerti. Lui aveva questo vezzo, col gruppo che aveva formato insieme a Franco Evangelisti, in cui suonava la sua tromba e faceva una musica improvvisata. Queste cose le so perché, essendo un giovane allievo del conservatorio degli anni ’60 ed occupandomi di musica sperimentale, venni in contatto col Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza che organizzava concerti sperimentali.
La cosa incredibile è che ci sono dei film che fanno parte della storia del cinema italiano e sono quasi tutti legati ad Ennio Morricone, da La battaglia di Algeri a Sacco e Vanzetti, tutti film dove la sua musica ha acquistato un potere notevole. Noi possiamo mettere un album di Morricone e, col pensiero, andare ai personaggi del film e all’ambientazione. Tecnicamente Morricone padroneggiava l’orchestra in modo incredibile e, rispetto ai grandi compositori americani, ha sempre avuto questa cosa di mettere degli strumenti strani, dal flauto di pan all’organo.

Foto di Leszek Kotarba dalla pagina Facebook del Maestro Ennio Morricone

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 27/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 27-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 27/04/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 27-04-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 27/04/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 27-04-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 27/04/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 27-04-2024

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di sabato 27/04/2024

    Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni Jailhouse Rock è una trasmissione radiofonica in onda su Radio Popolare e altre radio di Popolare Network, Radio Sonica, Radio Beckwith, Radio Zainet e Radio Onda d’Urto e altre ancora. In Jailhouse Rock storie di musica e di carcere si attraversano le une con le altre. Alla trasmissione collaborano detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e del carcere milanese di Bollate. Dando vita alla prima esperienza del genere, ogni settimana realizzano un Giornale radio dal carcere (Grc) in onda all’interno di Jailhouse Rock, nonché delle cover degli artisti ascoltati nella puntata. Ogni sabato dalle 16.30 alle 17.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti. http://www.jailhouserock.it/ https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 27-04-2024

  • PlayStop

    10 Pezzi di sabato 27/04/2024

    Una colonna sonora per il sabato pomeriggio, 45 minuti di musica con cui attraversare il repertorio di grandi artisti che hanno fatto la storia.

    10 Pezzi - 27-04-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 27/04/2024

    con Daniele Luchetti su “Confidenza”; Martina De Polo parla di “Flora”; Gianluca Vassallo su “Il Posto”. Curiosità sul Trento Film Festival. Tra le uscite: “Challengers” di Luca Guadagnino; “La moglie del Presidente” di Lea Domenech.

    Chassis - 27-04-2024

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 27/04/2024

    La trasmissione è un appuntamento con l’arte e la fotografia e con le ascoltatrici e gli ascoltatori che vogliono avere più notizie ed approfondimenti in quell’ambito della cultura che cerchiamo di racchiudere nella definizione “Arti Visive”. A cura di Tiziana Ricci va in onda il sabato alle 13.15 e vuole essere un viaggio fra alcuni degli eventi più importanti della settimana, ma non solo. Interviste ai protagonisti per scoprire le idee che stanno dietro la loro ricerca creativa e rendere cosi’ accessibile a tutti il significato delle loro opere. Vi proporremo anche le opinioni dei critici che stimiamo di piu’ per la loro onesta’ intellettuale e cercheremo di avere un’attenzione particolare per giovani talenti che come ben sappiamo hanno difficolta’ a far conoscere il loro lavoro.Infine ci auguriamo che ” I GIRASOLI ” possa essere uno strumento utile per capire se gli eventi che ci vengono proposti sono operazioni culturali serie oppure frutto di furbizie che hanno come obiettivo solo business o intenti propagandistici.Ci sembra che questa attenzione sia piu’ che mai necessaria oggi dato che assistiamo a un grande aumento degli eventi , molti dei quali di pessima qualità. Contiamo anche di dare spazio a notizie ed eventuali polemiche che riguardano i progetti di politica culturale.

    I girasoli - 27-04-2024

  • PlayStop

    Good Times di sabato 27/04/2024

    La rassegna musicale "La Voce e il Tempo": il concerto dedicato a Rosa Balistreri; RESISTANCE!, il festival europeo in arrivo al Bloom; Antonio Cornacchione e il suo consiglio di lettura; il Trento Film Festival e The Ice Builders, il film di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro; arte e teatro; Luca Crovi, Lenin e Capri.

    Good Times - 27-04-2024

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 27/04/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 27-04-2024

  • PlayStop

    Come sta il Servizio sanitario nazionale?

    La puntata di ieri è cominciata con alcuni importanti aggiornamenti. Recentemente infatti sono usciti alcuni studi che illustrano lo stato del nostro Sevizio sanitario: partiamo da qui, per poi parlare delle liste d’attesa e della figura del Gestore.

    37 e 2 - 27-04-2024

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di sabato 27/04/2024

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 27-04-2024

  • PlayStop

    Itaca di sabato 27/04/2024

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 27-04-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 27/04/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 27-04-2024

Adesso in diretta