Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Giovedì 7 maggio 2020

Matteo Renzi Italia Viva Recovery Fund

Il racconto della giornata di giovedì 7 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi alla sfiorata rottura tra il Giuseppe Conte e i renziani, mentre il decreto economico di maggio non è ancora stato approvato e le famiglie con bambini non sanno come organizzarsi con la ripresa del lavoro. A Milano oggi sono riaperti i mercati, mentre la Francia ha annunciato il piano della riapertura, con un Paese diviso in 2. È morto in Turchia il dissidente turco Ibrahim Gökçek che martedì aveva interrotto uno sciopero della fame durato 323 giorni. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I numeri dell’epidemia in Italia, nei dati diffusi dalla Protezione Civile. Per la prima volta dal 5 aprile oggi il numero dei malati in Italia è sceso sotto quota 90mila: nelle ultime 24 ore sono guarite più di 3mila persone. Anche il ricorso a ricoveri e terapie intensive continua a calare. I nuovi positivi da ieri sono 1.401: tanti rispetto alla media dell’inizio della settimana, ma emersi da un campione di tamponi molto ampio. Si registrano oggi altri 274 decessi: il numero totale delle vittime in Italia sfiora ormai le 30mila unità.
Per il resto, i dati fotografano come sempre differenze molto marcate tra le Regioni. Anche oggi la Lombardia contribuisce per circa la metà al numero di nuovi casi e di decessi nazionale: sono stati rispettivamente 689 e 134. Ad oggi più di 80mila lombardi hanno avuto o hanno in corso la malattia. In cinque Regioni italiane nelle ultime 24 ore non ci sono stati decessi, ma tutte hanno registrato almeno un caso.

Nessuna rottura tra Conte e i renziani

(di Anna Bredice)

Nessuna rottura a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i renziani. Dalle parole di Ettore Rosato al termine dell’incontro si capisce che Italia Viva è abbastanza soddisfatta, i renziani sono riusciti a far pesare di più le loro proposte, nonostante, come aveva detto Conte in alcune occasioni a proposito delle offensive di Renzi, si tratti di un partito al due per cento. È da questo cono d’ombra che Italia Viva voleva uscire e oggi in qualche modo l’ha fatto, visto che a Conte ha chiesto di far riaprire prima i commercianti e le Regioni nelle stesse ore hanno chiesto la medesima cosa al governo: il risultato dal punto di vista dell’immagine nei media, sembra essere frutto di una pressione dei renziani più che degli altri partiti di maggioranza.
Le Regioni oggi nella loro riunione plenaria hanno consegnato a Conte la richiesta di riaprire entro il 18 maggio le attività commerciali, “aspettare il primo giugno è troppo tardi“, hanno detto, e non ci sarebbe da parte di Palazzo Chigi una chiusura su questa richiesta. Ci sono poi le altre questioni sul tavolo: sembra profilarsi una soluzione al tema della regolarizzazione dei migranti, i Cinque stelle si sarebbero convinti a trovare una mediazione, che sarà nel tempo concesso di permesso, tre o sei mesi, e nella modalità, ma non c’è una chiusura e Teresa Bellanova ha ritirato la minaccia di dimissioni. Restano i nodi del decreto economico di maggio, soprattutto la parte che riguarda le imprese, i prestiti a fondo perduto e il reddito di emergenza. Sullo sfondo c’è la questione Bonafede e la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra, ma se i rapporti tra Conte e i renziani miglioreranno non dovrebbe più esserci il rischio di un voto di Italia Viva contro il Ministro della Giustizia.

Fase 2, dov’è il piano per le famiglie con bambini?

(di Michele Migone)

C’è un altro assente nella Fase 2: un piano per le famiglie con bambini. Il governo non l’ha considerato una priorità, è arrivato alla riapertura senza dare strumenti, con la conseguenza che molti genitori, per lo più donne, si trovano davanti al dilemma, a breve o medio termine, di dover scegliere tra il lavoro e la cura dei propri figli. Con il decreto Cura Italia il governo aveva stabilito il bonus Baby Sitter (una tantum di 600 euro lordi, 480 netti) e i Distacchi Parentali per 15 giorni al 50% dello stipendio. Sono state 40.000 le richieste di Bonus e 200.000 quelle per i distacchi. Il Bonus Baby Sitter è stato erogato dall’Inps a metà aprile per coprire il mese di marzo. Poi le famiglie non hanno più visto un euro. Per avere ancora il bonus, si dovrà aspettare l’approvazione del nuovo decreto su cui sta litigando la maggioranza. Sempre che queste misure siano confermate.
Un rapido calcolo dei tempi fa pensare che fino a giugno i soldi non verranno erogati. Altri 600 euro lordi che dovrebbero coprire le spese per una Baby Sitter per i mesi di aprile, maggio, giugno, luglio in attesa della possibile riapertura delle scuole a settembre. Una cifra ampiamente insufficiente per un periodo di tempo così lungo. E anche se si dovessero sommare altri 600 euro per i centri estivi e gli asili nido, come si ipotizza ma non è certo che avvenga, il contributo non sarebbe comunque adeguato. Lo sa bene il Ministro per la Famiglia Bonetti che si è lamentata dei pochi fondi stanziati, 150 milioni di euro, dal governo di cui fa parte. In questo panorama, e in vista delle prossime riaperture, pagano soprattutto le donne. Migliaia pensano di dover lasciare il lavoro. La brutta sensazione per tutte loro è quella di essere stati abbandonate.

Milano, riaprono i mercati all’aperto

(di Claudio Jampaglia)

Prima giornata di mercati all’aperto per Milano, solo 4 al giorno, con ingressi contingentati, transenne, e un po’ di pazienza per la coda.
Mercato di Via Osoppo, in zona De Angeli, stamattina. Una coda ordinata di un centinaio di persone davanti a una transenna, la guardia giurata che prende la temperatura con il termoscanner e poi, uno alla volta, si entra al mercato. Sotto due file di platani una quarantina di banchi alimentari, meno di quelli previsti, perché molti ambulanti non si fidano.
Da due mesi lavorano solo a domicilio, da qualche giorno in altri mercati della provincia. Tempi duri. Hanno chiesto tutti il sussidio da 600 euro e quasi tutti l’hanno ricevuto. In alto mare, invece, chi ha chiesto la cassa in deroga per i dipendenti, nemmeno l’ombra. Lo scetticismo dei commercianti si vede dai camion quasi vuoti e dal poco ottimismo: “Siamo venuti per buona volontà”, dice uno. “E per fare vedere che possiamo rispettare le regole come i supermercati che ci hanno massacrato”, aggiunge un altro.
Molti sono venuti per ritrovare i loro clienti, chiacchierano e distribuiscono bigliettini col numero di telefono per le consegne. Qualche coda si forma davanti alle bancarelle e si chiacchiera tra cittadini tutto il tempo di distanze, di mascherine, di questa circospetta normalità. “Se tutti si comportano bene ce la facciamo”, la sintesi di una signora che arringa un banco. E alla fine gli ambulanti sono comunque soddisfatti, qualcosa si è venduto e comunque si è tornati a lavorare. Sarà così a Milano fino al 18 maggio quattro mercati al giorno, sei il sabato, solo la mattina. Il delegato di Confcommercio va su e giù per dire a tutti che si deve riaprire tutto al più presto. Una decine di telecamere filmano e intervistano tutti, perché andare a fare la spesa è diventata una notizia.

La fase 2 in una Francia divisa in due

(di Francesco Giorgini)

Deconfinamento: prudente modulato e sotto controllo. Per trovare il difficile equilibrio che permetta di rilanciare la vita sociale ed economica senza rilanciare l’epidemia. Il Paese diviso in due: la zona verde, i tre quarti della Francia, in cui la circolazione del virus é più bassa e la disponibilità di letti in rianimazione abbondante e la zona rossa, il quarto nord-est del Paese compresa la regione di Parigi, in cui la minaccia e la pressione del virus restano alte e in cui il deconfinamento sarà più lento e limitato.
Concretamente: da lunedî riapriranno più del 80% delle scuole materne ed elementari, con orari e classi ridotti, condizioni igieniche controllate e secondo il principio del volontariato; solo nelle zone verdi dal 18 maggio riapriranno anche le scuole medie.
Per i trasporti pubblici maschera obbligatoria salvo per i bambini sotto gli 11 anni e nelle ore di punta accesso solo per spostamenti professionali. Resta limitato il traffico ferroviario e per gli spostamenti superiori a 100 km resta l’autocertificazione e solo per urgenti ragioni familiari o professionali. Infine le frontiere restano chiuse, salvo deroghe specifiche, almeno fino al 15 giugno.
Parchi e giardini tornano accessibili, ma solo nelle zone verdi, mentre per le spiagge sarà una decisione locale del sindaco e del prefetto. Sempre nelle zone verdi, bar e ristoranti potrebbero riaprire ai primi di giugno, mentre restano chiusi cinema, teatri e sale da spettacolo così come la maggior parte dei musei.
Per finire sul fronte economico: riapertura per 400mila imprese con precisi protocolli antivirus e due annunci importanti, per le imprese annulamento definitivo di imposte e contributi per i mesi di marzo, aprile e maggio. E per il pubblico blocco degli sfratti almeno fino a luglio.

Turchia, è morto Ibrahim Gökçek

Il dissidente turco Ibrahim Gökçek, che martedì aveva interrotto uno sciopero della fame durato 323 giorni, è morto in ospedale. Aveva 40 anni e militava nella band di sinistra Grup Yorum. Protestava contro la repressione delle autorità, che da anni vietavano i concerti e contro la detenzione di attivisti. Sua moglie è ancora detenuta in un carcere di Istanbul.
Nei giorni scorsi altri due musicisti di Grup Yotum erano morti a seguito dello sciopero della fame.

Il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia:

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 21/10 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 21/10 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 21/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 21/10/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 22/10/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 21-10-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 21/10/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 21-10-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 21/10/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-10-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 21/10/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 21-10-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 21/10/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 21-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 21/10/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 21-10-2025

  • PlayStop

    Per la libertà di stampa, per Sigfrido Ranucci, per Report: sit-in a Roma

    Verso la fine della manifestazione è arrivato Sigfrido Ranucci, quasi emozionato dalla solidarietà che ha trovato in questa piazza, dalla presenza di tante persone in piazza Santi Apostoli “per non farlo sentire solo” dicono i manifestanti con dei cartelli in mano “press” e la scritta “no bavaglio”. E “per proteggerlo” - dicono ancora. Una protezione anche democratica da parte delle persone per il suo lavoro di giornalista. Sul palco per più di un'ora si sono alternate tante voci, si sono sentite altre denunce. A presentare la manifestazione di oggi c'era un giornalista della Rai a cui qualche anno fa da questo Governo è stata tolta la sua trasmissione. Poi il caso delle denunce temerarie e poi l'impossibilità di approvare la Freedom Act. “Una libertà di stampa a rischio” aveva detto Elly Schlein qualche giorno fa, oggi anche lei era in piazza e ha ribadito le sue convinzioni. In piazza Santi Apostoli oltre a tanti giornalisti ci sono tutti i leader della sinistra e tante persone. Anna Bredice ha intervistato Sigfrido Ranucci.

    Clip - 21-10-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 21/10/2025

    1) Il vicepresidente degli Stati Uniti arriva in Israele per vigilare sulla tenuta della tregua a Gaza. La casa bianca teme che Netanyahu possa far saltare tutto. (Martino Mazzonis) 2) Torture, abusi e violenze. I prigionieri palestinesi tornano a casa e raccontano la loro detenzione. (Valeria Schroter) 3) Sarkozy va in carcere acclamato dalla folla e accompagnato dalla marsigliese e la classe politica francese innalza l’ex presidente da colpevole a martire. (Francesco Giorgini) 4) Stati Uniti, la distruzione della casa bianca per far spazio ad una sala da ballo è la rappresentazione plastica del processo di smantellamento della politica e della società americana portato avanti da Trump. (Roberto Festa) 5) Il Giappone ha la prima premier donna della sua storia. Ma questa non è necessariamente una buona notizia per le donne di un paese profondamente maschilista. ( Marco Zappa - Ca' Foscari) 6) Spagna, la rotta migratoria verso le Baleari è l’unica in crescita e infiamma la retorica razzista dei governi locali di destra. (Giulio Maria Piantedosi) 7) Rubrica Sportiva. Una delle vittorie più sorprendenti nella storia del calcio europeo. La squadra di un paesino svedese di 1200 abitanti vince il campionato. (Luca Parena)

    Esteri - 21-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 21/10 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 21-10-2025

  • PlayStop

    'Some Like It Hot': romanticismo e caos nel nuovo disco dei Bar Italia

    Come nel film del 1959 da cui prende il titolo, il nuovo disco dei Bar Italia è un ritratto di musicisti ribelli che si muovono tra glamour e malinconia, ironia e caos. L’album arriva dopo un lunghissimo tour che ha visto la band londinese suonare oltre 160 date in meno di un anno. L’energia grezza di 'Some Like It Hot' è il risultato di due anni super eccitanti ma anche frenetici e molto duri: "cattura esattamente lo stato d’animo che avevamo durante le registrazioni, un flusso di emozioni positive e negative insieme” racconta la band ai microfoni di Volume. Ascolta l’intervista ai Bar Italia, a cura di Elisa Graci e Dario Grande.

    Clip - 21-10-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 21/10/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 21-10-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 21/10/2025

    Restauro vs Recupero, in entrambi i casi, gli abiti non metteteli in cantina! Domani, intitolazione del giardino di Piazzale Segrino alla partigiana Margherita Belotti (Rina). Fine settimana, trekking urbani e presentazioni letterarie cantate con I.T.A.C.A Festival del Turismo Sostenibile di Viaggi & Miraggi. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 21-10-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 21/10/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 21-10-2025

Adesso in diretta