Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 21 aprile 2020

italia chiusa giuseppe conte

Il racconto della giornata di martedì 21 aprile 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi al discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Parlamento, mentre il governo sembra tutt’altro che compatto sulla Fase 2 che sta per prendere il via. In Germania per la prima volta in oltre 70 anni salta l’Oktoberfest. L’intervista ad Enrico Borghi, deputato del Partito Democratico e membro del COPASIR, sull’app Immuni per il tracciamento dei contagi in Italia e, infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Chiara Ronzani)

È stata una giornata negativa per la curva di contagi e vittime da coronavirus. Invece di appiattirsi, ha avuto un sussulto. 534 morti, 80 più di ieri.
Anche i nuovi casi rilevati sono stati quasi 500 in più, a quota 2.729. E questo nonostante un numero di tamponi non certo elevato rispetto ai giorni scorsi.
Lo specchio di questa tendenza è la Lombardia, con 203 morti, 40 in più di ieri, e 960 nuovi positivi, una impennata dopo gli incoraggianti 735 di ieri. Ad essere responsabile di questa tendenza, a vedere i dati, la città metropolitana, con 408 contagiati e in particolare Milano, 246 nuovi casi.
Una delle ipotesi, che Radio Popolare sta cercando di confermare, è che i tamponi si stiano concentrando su Rsa e operatori sanitari, certificando la gravità di alcune scelte politiche.

Il discorso di Giuseppe Conte in Parlamento

(di Anna Bredice)

Ci vorranno mascherine e la distanza tra persone fino a terapie sicure e al vaccino“. Ha esordito così Giuseppe Conte in Parlamento, che lo attendeva per capire come verrà gestita la Fase 2 e quale posizione avrà il governo sul Mes, il Fondo salva stati.
Non si è votato, e Conte forse ha tirato un sospiro di sollievo perché su alcuni aspetti, l’app Immuni ad esempio e il Fondo salva stati, è stato volutamente ambiguo, ha detto e non detto. Per quanto riguarda la fase 2, ha ribadito che inizierà non prima del 4 maggio e in maniera omogenea in tutto il Paese. L’obiettivo è di non vanificare ciò che si è fatto, il criterio sarà quello della soglia bassa di contagi in proporzione con il territorio, con la ricettività degli ospedali di ogni Regione, per non rischiare di intasarli.
E con questo obiettivo si lavora per far ripartire aziende ma anche i trasporti, sapendo che il sistema in Lombardia non è lo stesso delle Regioni più piccole. Sul versante economico, Conte è consapevole che c’è una crisi alle porte, e aziende e migliaia di famiglie che hanno bisogno di sostegno. Il decreto sarà di 50 miliardi, che unito al precedente arriverà complessivamente a 75 miliardi. Domani il Consiglio dei Ministri dovrà approvare lo sforamento di bilancio. C’è stato poi il passaggio atteso del Mes, ancora una volta Conte non ha chiarito: “Così com’è attualmente il Mes non è accettabile“, dice Conte, ma “rifiutare la linea di credito che offre sarebbe un torto agli altri Paesi“. In sostanza non è una porta chiusa completamente, “a noi serve altro“, ma non dice no ai 36 miliardi. Sull’app Immuni, l’utilizzo sarà su base volontaria, chiarisce, ma non ci saranno limitazioni per chi non la scarica. Il governo ci sta lavorando e Conte promette che terrà il Parlamento informato, che non vuol dire che il Parlamento voterà una legge sul tracciamento dei dati sui positivi al coronavirus.

Il governo non è compatto sulla Fase 2

(di Michele Migone)

Dopo il discorso di Giuseppe Conte al Senato rimane ancora tutto un po’ fumoso sul piano del governo per la Fase 2 e su che linea seguirà in Europa. Non poteva essere altrimenti. Sulla riapertura Conte deve trovare il punto di equilibrio tra quello che gli dicono da una parte gli scienziati e dall’altra Confindustria, le altre categorie produttive e qualche alleato di governo.
Alla fine ha ripetuto l’elenco di una serie di principi di massima, ma non ha fornito un calendario dettagliato e non ha detto quali provvedimenti concreti verranno presi. In mattinata aveva scritto su Facebook che entro domenica spera di poter rivelare il piano, ma poi lo farà?
Neppure sulla app c’è stata chiarezza. Conte ha smentito il commissario Arcuri sul lockdown per chi non la scaricherà, ma anche qui ha mostrato vaghezza sul suo utilizzo, sulla sua reale efficacia (come verranno segnalati i positivi se non verranno fatti i tamponi?) e soprattutto è sembrato lontano dal voler chiamare in causa il Parlamento su di un tema così delicato come la privacy.
Sul Mes, tra una giravolta e l’altra ha fatto una mezza apertura, ma non ha detto che cosa farà al vertice europeo di giovedì. Segno che le divisioni tra M5S da un parte e PD e renziani dall’altra su quei 37 miliardi per la sanità rimangono. L’impressione è che Conte sia ancora lontano dallo sciogliere alcuni nodi fondamentali della gestione di questa emergenza, preso in mezzo tra dinamiche politiche, proposte operative e interessi divergenti e la sua scarsa capacità di trovare un sintesi.

Germania, salta l’Oktoberfest

(di Flavia Mosca Goretta)

Adesso è ufficiale: causa Coronavirus per la prima volta in oltre 70 anni niente Oktoberfest, la famosissima festa popolare di Monaco di Baviera che richiama milioni di visitatori ogni anno. Il presidente bavarese Soeder ha spiegato che la festa vive di vicinanza, del bere insieme nei tendoni della birra. Troppo alto insomma il rischio che il contagio divampi di nuovo. E troppo complicato far rispettare le precauzioni.
La decisione era nell’aria in verità già da un po’. Ed è pesante dal punto di vista emotivo e da quello economico: secondo stime comunali, l’Oktoberfest porta in totale a birrai ed espositori, albergatori e tassisti oltre un miliardo di euro. In Germania i grandi eventi sono vietati fino a settembre. Ma anche sul dopo c’è cautela. Si discute quando e come ripartirà il campionato di calcio. E anche di cosa ne sarà quest’estate della stagione turistica – tra i settori economici più sotto pressione.
No a spiagge e bar affollati, ha messo in chiaro il ministro degli Esteri Maas. Non escludendo però del tutto che si possano – con limitazioni – riaprire i confini per i turisti.

Immuni, Copasir: “Verifiche su privacy e sicurezza nazionale”

Immuni, l’applicazione scelta dal governo Conte per tracciare i contagi durante la cosiddetta fase 2, quella della lunga convivenza col coronavirus COVID-19 in Italia, è finita al centro del dibattito politico di questi giorni, con tutte le forze politiche che hanno chiesto un passaggio alle Camere prima di distribuire un’app di questo tipo e invitare i cittadini ad utilizzarla.
Anche il COPASIR, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, si prepara ad una riunione dedicata all’app Immuni dal punto di vista della privacy e della sicurezza nazionale. Ne abbiamo parlato a Prisma con Enrico Borghi, deputato del Partito Democratico e membro del COPASIR. CONTINUA A LEGGERE.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

Adesso in diretta