Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? Sabato 28 marzo 2020

italia chiusa giuseppe conte

I decessi da coronavirus in Italia superano i diecimila, mentre arrivano segnali di tensione dalle regioni meridionali, dove ci sono famiglie che dopo tre settimane di blocco non hanno i soldi per fare la spesa. Giuseppe Conte, in conferenza stampa prova a dare una risposta a queste richieste di aiuto, parlando di ingenti stanziamenti per i comuni. Il Copasir evidenzia tentativi di destabilizzazione provenienti dall’estero attraverso l’uso scientifico di fake news. Il consueto e prezioso racconto dell’andamento epidemico nei grafici di Luca Gattuso.

Infine, una triste notizia: oggi ci ha lasciati il nostro Raffaele Masto, per tutti noi “Raffa”.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

Con 889 nuove morti, il numero delle vittime correlate al coronavirus in Italia ha superato la soglia psicologica di 10mila. 

È questo il dato più evidente che emerge oggi dal bollettino della protezione civile che testimonia, però, una leggera flessione. Sia il numero di morti, sia quello di nuovi positivi è stato inferiore rispetto a ieri.

È tornato in conferenza stampa, dopo alcuni giorni di assenza il capo della protezione civile Borrelli. Ha illustrato i dati di oggi che dicono: 3651 casi di positività in più, circa 800 in meno rispetto a ieri. Il totale delle persone attualmente positive è di 70065. Numeri incoraggianti, invece, per quanto riguarda i guariti: i pazienti dimessi sono stati 1434, il triplo rispetto a ieri.

 

Il discorso di Conte (e la polveriera sud)

(di Luigi Ambrosio)

L’attesa era per il prolungamento delle misure di contenimento. Invece, nel suo discorso questa sera Conte ha detto poco, se non che difficilmente le scuole riapriranno il 3 aprile, ed era scontato, e che sulla riapertura delle attività produttive non essenziali si dovranno discutere modi e tempi. Questa sera Conte ha parlato di un’altra emergenza, che è diventata la più importante. Le conseguenze economiche del blocco sugli italiani. Per molti, il problema sta diventando urgente, come fare la spesa ad esempio. 

Conte ha annunciato uno stanziamento di 4,3 miliardi di Euro per i Comuni. 

400 milioni di Euro saranno erogati per buoni spesa e per la distribuzione del cibo. Una misura eccezionale, che dà l’idea della gravità del momento.

“Tanti soffrono ma lo Stato c’è” ha detto Conte. “Daremo una risposta veloce a chi ha bisogno” ha aggiunto promettendo ad esempio i pagamenti della cassa integrazione entro la metà di aprile.

Del resto, qualche segnale di insofferenza, tentativi di fare la spesa senza pagare, proteste isolate, soprattutto al Sud, ci sono state. Nessuna azione coordinata, per ora l’allarme per azioni e rivolte guidate politicamente al sud rimane una ipotesi. Ma non è detto che le cose non possano evolvere in peggio. Milioni di persone che vivono del sommerso, del nero, oggi sono senza alcuna tutela e rischiano di potersi rivolgere solo alle reti della criminalità organizzata. Le aree economiche più fragili del Paese rischiano il collasso – sono in grave crisi quelle più forti, del resto, figuriamoci le altre. Ci sono politici e gruppi di potere senza scrupoli pronti ad approfittarne. Episodi come quello del Generale dei Carabinieri a riposo che evoca un colpo di Stato sono di per sé poca cosa. Stigmatizzato da tutti, la questione si è chiusa lì. Ma un sottobosco di pagine e profili social dai richiami nazionalisti e populisti che alimentano il malcontento in maniera pericolosa sono la punta di un iceberg. Paranoia, complotto, la classica dinamica del popolo contro l’élite finanziaria. Nulla di organizzato, per ora. Ma la quarantena sarà lunga, c’è chi invita esplicitamente Salvini, per dire, ad aizzare le paure delle persone e c’è chi, sotterraneamente lo sta già facendo. 

Anche per questo è urgente intervenire in maniera massiccia con un piano di aiuti economici per le persone in difficoltà, ed è urgente farlo subito.

Quello di oggi è un primo passo. L’ostacolo più grande oggi è nell’Unione Europea. I Paesi dell’Europa del Nord e dell’Est si oppongono a condividere l’onere dei debiti che andranno fatti. 

“Qui c’e’ un appuntamento con la storia e tutti devono essere all’altezza” ha detto stasera Conte.

 

Il Sud rischia di esplodere

(di Mattia Guastafierro)

Dalla crisi sanitaria al rischio di tensioni sociali. Dal sud arrivano in questi giorni tanti segnali di disagio. È il malcontento di quel mondo sommerso rimasto fuori dagli aiuti del governo. Lavoratori in nero che con la chiusura delle attività hanno perso il proprio reddito. Operai in disoccupazione per cui è terminato anche il sussidio. E’ una situazione che vive Termini Imerese, il paese nel palermitano, devastato dalla crisi Fiat e Bluetech. All’ex sindaco Francesco Giunta stano arrivando messaggi disperati.

“Tantissimi ex operai, centinaia di famiglie che erano collegati all’indotto Fiat stanno letteralmente esplodendo. Poi ci sono gli invisibili da cui mi arrivano richieste di spesa, latte, olio. Stiamo vivendo una terza guerra mondiale”, dice Giunta.

Su Facebook intanto nascono gruppi che inneggiano alla rivolta. “Per farci sentire dobbiamo razziare i supermercati”. “Chi è pronto alla guerra il 3 aprile lo scriva qui”, si legge su gruppi che contano già migliaia di sostenitori. Qualche giorno fa in un punto vendita di Palermo alcune persone e si sono presentate alle casse, rifiutandosi di pagare. In Campania segnalazioni di furti alle persone fuori dai supermercati con la spesa in mano. Una situazione esplosiva di cui è consapevole il ministro per il Sud Provenzano che ipotizza l’estensione del reddito di cittadinanza. E che è ben presente anche ai servizi segreti. Resta da capire se la criminalità organizzata si stia già approfittando della situazione. “La mafia ha cambiato strategia da qualche anno. Non è più violenta, è subdola. Io credo che la criminalità organizzata che non ha scrupoli utilizzerà il malcontento come cavallo di Troia”, conclude Giunta.

 

Il Copasir lancia l’allarme sulle ingerenze straniere a colpi di fake news

L’Intervista a Enrico Borghi (Pd) componente del Copasir, il comitato di sicurezza della Repubblica

(di Luigi Ambrosio)

“L’evidenza ci dice che è in corso una campagna infodemica nei confronti di una serie di Paesi dell’Unione Europea, fra cui l’Italia e la Spagna, finalizzata a diffondere false informazioni attraverso soprattutto l’utilizzo della rete e tendenti ad aumentare il grado di preoccupazione o di rancore nella popolazione. 

Stiamo parlando  di una serie di dinamiche già descritte nel 2017 in un documento pubblico  realizzato dall’ European Union External Action. L’apposito servizio dell’Ue ha descritto quali sono le attività di disinformazione infodemica diffuse e propagate con l’utilizzo della rete e una serie di strumenti connessi: dai cosiddetti troll, a una serie di centrali che, in maniera ossessiva e meccanica, rilanciano una serie di false informazioni  da siti di dubbia appartenenza o evidenza non certa. 

Si tratta di informazioni che non si fondano su un dato di oggettiva realtà.

Ci sono diverse false informazioni che in questi giorni si stanno diffondendo e che purtroppo trovano anche una serie di riscontri da parte di soggetti istituzionali che credo dovrebbero fare attenzione prima di dare la loro validazione, e verificare l’effettiva realtà delle informazioni.”

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 08/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 08/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 08/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Good Times di sabato 08/11/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 08-11-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 08/11/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 08-11-2025

  • PlayStop

    M7 del 08/11/2025 - Roba da matti. La salute mentale nelle carceri lombarde

    Se ne parla solo quando c'è un suicidio, ma il tema della salute mentale negli istituti penitenziari va ben oltre i fatti di cronaca nera ed è un tema che investe chiunque abbia a che fare col carcere. Detenuti e detenute in primis, ma anche chi tra quelle mura ci lavora: educatori e educatrici, psicologi e psicologhe, agenti di polizia penitenziaria. Tra sovraffollamento, scarse condizioni igienico-sanitarie e politiche poco umane, si rischia di impazzire. Ne abbiamo parlato con il consigliere comunale di Milano Alessandro Giungi, il consigliere regionale lombardo Luca Paladini, il nuovo garante dei detenuti di Milano Luigi Pagano, col coordinatore del dipartimento di amministrazione penitenziaria della Fp-Cgil della Lombardia Andrea De Santo e con la coordinatrice di Antigone Lombardia Valeria Verdolini.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 08/11/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 08-11-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 08/11/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-11-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 08/11/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 07-11-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 07/11/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 07-11-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 07/11/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 07-11-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 07/11/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 07-11-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 07/11/2025

    L'intesa Stato-Regioni: le criticità per i Centri anti violenza, intervista a Cristina Carelli di Di.Re.; "Male-dette", un libro per imprecare eticamente; ci avviciniamo al 25 novembre: ne parliamo con Non una di meno Milano e con L'osservatorio femminicidi, lesbicidi, transcidi; il festival Stramonio, con Carlotta Cossutta.

    Sui Generis - 07-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 07/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 07-11-2025

Adesso in diretta