Approfondimenti

“In Giulio ho rivisto Stefano e il nostro dolore”

“Il corpo martoriato di mio fratello, ciò che da quel momento la mia famiglia ha dovuto vivere: davanti al caso di Giulio Regeni, in qualche modo, ho rivisto tutto questo”.

Ilaria Cucchi è la sorella di Stefano.

Suo fratello è morto nel 2009 a Roma nel giro di una settimana, dopo un arresto, all’interno delle mura giudiziarie. Che sia stato a causa di un mix di botte e mancati controlli medici è più che un sospetto, finora entrato e uscito più volte dalle aule dei tribunali che si sono occupati del caso. Da allora Ilaria e la sua famiglia inseguono la verità.

Ilaria Cucchi è ospite del Microfono aperto qualche giorno dopo l’appello pubblico di Paola, la madre di Giulio, per chiedere verità sulla morte del figlio. Sono le ore in cui risuona ancora la sua “minaccia” alle istituzioni di rendere pubblica la foto del cadavere di Giulio, quasi irriconoscibile.

Da quella decisione, Ilaria è dovuta passare sette anni fa. “Pubblicare la foto di Stefano è stata per noi una scelta molto sofferta”, racconta Ilaria durante la trasmissione. “Mai avremmo voluto, ma siamo stati costretti a prenderla quando chi doveva darci delle risposte voleva mettere tutto a tacere e continuava a parlare di caduta dalle scale. Io insistetti molto, perché mi resi conto subito che quelle risposte di cui avevamo tanto bisogno non sarebbero mai arrivate da sole. Quella decisione, sofferta, ha infatti segnato la svolta in un caso che secondo alcuni si sarebbe dovuto chiudere sul nascere e neppure arrivare a un processo. Troppo spesso – prosegue Ilaria – le nostre famiglie sono costrette a rendere pubblico il proprio dolore, anche attraverso queste scelte. Mi sono spesso chiesta perché. Ma il fatto è che l’opinione pubblica ha bisogno di essere messa anche di fronte a queste immagini, per capire di cosa si sta parlando. Raccontare non è sufficiente, purtroppo è così”.

Giulio Regeni e Stefano Cucchi: storie molto diverse, che in alcuni punti si assomigliano molto.

Voglio abbracciare virtualmente la famiglia di Giulio – dice Ilaria durante il Microfono aperto – perché so perfettamente cosa li aspetterà da questo momento in poi. A quante sofferenze saranno sottoposti e quanta forza dovranno avere. Li invito a essere forti. Anche quando si chiederanno che senso ha. A ricordare sempre che tutto ciò che faranno sarà per loro figlio. Perché ne ha diritto. ”

Essere soli di fronte a ciò che succede. Ilaria Cucchi ne parla più volte. Di fronte al dolore, alle false verità, alle decisioni, alle omissioni. È il tema dominante. “Soltanto ora, dopo quasi sette anni, posso dire che io e la mia famiglia siamo meno soli. Perché la Procura di Roma è al nostro fianco, oggi, nella ricerca della verità. È una sensazione che non conoscevo. E assicuro che non è poco”.

Ilaria Cucchi parla fin dall’inizio in modo asciutto. Anche quando parla del corpo del fratello, rivisto dietro un vetro, quasi irriconoscibile. In alcuni momenti il suo tono assomiglia a quello della madre di Giulio che in molti nei giorni scorsi hanno definito, con ammirazione, coraggioso. L’emozione però, ascoltandola si sente. In alcune pause o qualche sospiro. La spiegazione di Ilaria è anche in questo caso semplice e asciutta: “Di piangere non c’è tempo. In vicende come la nostra, dove si è soli, non c’è tempo di piangere quelle lacrime. Perché bisogna andare avanti e trovare la forza di intraprendere quelle che, poi, diventano delle vere e proprie battaglie contro tutto e tutti. Battaglie che a volte ti obbligano anche a rendere pubblico il tuo dolore. E a mostrare quelle foto”.

Ascolta la conversazione integrale con Ilaria Cucchi

Ilaria Cucchi

  • Autore articolo
    Massimo Bacchetta
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 02/07 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 02/07 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

Adesso in diretta