Approfondimenti

Primarie, ha vinto Beppe Sala

Milano ha il suo candidato sindaco per il centrosinistra. È Mister Expo, Giuseppe Sala, vincitore delle primarie milanesi con il 42 per cento delle preferenze. Seguono Francesca Balzani (con il 33 per cento), Pierfrancesco Majorino (23,1 per cento) e Antonio Iannetta (0,7 per cento). Tra sabato 6 e domenica 7 febbraio hanno votato 60.900 cittadini. Per le primarie lombarde (2012) i votanti sono stati 42 mila.

Tutto secondo copione: l’uomo del partito è stato davanti in quasi tutti in seggi (via Padova è una delle eccezioni: Balzani e Majorino prima di Sala). La battaglia è stata serrata: Beppe Sala dall’inizio diceva di non darlo vincitore prima della partita. E dal palco dà una data per il voto (da confermare): il 12 giugno. Quello il traguardo delle “secondarie”, le elezioni da vincere con il centrodestra, che potrebbe candidare Stefano Parisi, manager, ex direttore generale del Comune di Milano. Un curriculum sovrapponibile a quello di Beppe Sala.

“Le primarie più belle d’Italia”, le ha definite dal palco Pietro Bussolati, il segretario milanese del Pd. Che spegne così le polemiche sul “voto cinese”: “Mi dispiace non averli fatti partecipare abbastanza, non averli incoraggiati ancora di più. Milano è anche questo, mi spiace Salvini, Milano è anche questo”. Fin dai discorsi sul palco, si ammette che sono mancati i giovani in queste primarie, per quanto il voto sia stato consistente, anche se inferiore rispetto al 2010.

Giuseppe Sala è stato nascosto tutto il giorno. Non si è concesso ai microfoni, nemmeno dal suo quartier generale. Parla solo dal palco, con il suo discorso d’investitura, sulle note di Hero, di David Bowie: “Stasera vince prima di tutto Milano”, dice. Il programma è tutto da costruire, ammette, ma l’obiettivo è uno: “Mi impegno con voi ad una cosa molto semplice e cioè non deludere tutto questo entusiasmo e tutta questa passione”. L’obiettivo è arrivare al 12 giugno con “per ogni quartiere una promessa vera forte e credibile per il quinquennio”.

Gli sconfitti ostentano soddisfazione. Come il terzo arrivato, Pierfrancesco Majorino: “Sono molto soddisfatto del risultato e molto contento della giornata, adesso il centrosinistra deve andare avanti compatto”. “Ci siamo stretti la mano con Balzani, la stima reciproca non è mai mancata, ma avevamo proposte politiche diverse e va bene così”. Anche Francesca Balzani suona lo stesso spartito: “È stato un risultato straordinario, ringrazio chi mi ha sostenuto, ora dobbiamo essere uniti”. Una stoccata per il rivale Majorino, però, c’è: “La mia distanza da Sala si è dimostrata molto minore di quella di Majorino, questo dicono i numeri”.

All’Elfo Puccini, tempio delle primarie fin dal 2010, affiorano le polemiche dal palco. “Mi sono candidato a luglio, non so se ve l’ho detto”, sottolinea Majorino. “Ringrazio chi mi è stato vicino. I risultati ci dicono che il centrosinistra ha molta voglia di vederci unito”, dice Balzani: un messaggio che sa un po’ di rimpianto.

La spaccatura tra Balzani e Majorino è lo spettro che si aggira per la platea: il 58 per cento che non ha votato Sala accusa la frattura tra i due per la vittoria dell’ex ad di Expo. “Tafazzismo”, lo hanno definito alcuni ascoltatori via sms. “Cinque anni fa ero in questo teatro per il battesimo di un’esperienza di sinistra. Oggi c’è il funerale”, dice Alessandro Robecchi, incarnando il malumore dei delusi. Giuliano Pisapia dal palco abbraccia Sala e lancia la volata a giugno. Ma nella lunga diretta di Radio Popolare ammette: “Forse la candidatura di Balzani è partita un po’ in ritardo”.

Il risultato delle primarie è di certo quello con maggiori conseguenze. Sinistra Ecologia e Libertà, in coalizione, annuncia che il suo ruolo nella coalizione “va pensato”. Lo “stare insieme” tanto enfatizzato nei discorsi ufficiali, così, suonano pura circostanza.

  • Autore articolo
    Lorenzo Bagnoli
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 02/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 02-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 02/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 02/05/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 02/05/2024

    1 - A Gaza diversi di morti anche nelle ultime ore. Secondo le Nazioni Unite per ricostruire tutti gli edifici distrutti bisognerà lavorare fino al 2040. A Esteri la testimonianza di un cittadino palestinese: “nel mio quartiere di Khan Yunis è tutto distrutto, anche la mia casa, l’ho vista oggi”. 2 – Poche ore dopo l’irruzione della polizia all’Università di Los Angeles ha parlato Biden. Il presidente americano ha detto che gli studenti hanno il diritto di manifestare per la Palestina, ma nel rispetto della legge. Decine gli arrestati in tutto il paese (Roberto Festa) 3 – Etiopia, la guerra dimenticata. Nella regione dell’Amara si stanno intensificando gli scontri tra le forze locali e l’esercito di Addis Abeba. Dopo quello in Tigray un altro conflitto con morti e sfollati (Sara Milanese) 4 - Dormiveglia sul Tevere. Latif Al Saadi, una storia irachena. Il libro che racconta la vita di un poeta e attivista iracheno - oppositore di Saddam Hussein - che oggi vive a Roma (Stefano Nanni) 5- World Music. Il nuovo album di Emel Mathlouti, la voce della primavera tunisina (Marcello Lorrai)

    Esteri - 02-05-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di giovedì 02/05/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 02-05-2024

  • PlayStop

    Playground di giovedì 02/05/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 02-05-2024

  • PlayStop

    Sapore Indie di giovedì 02/05/2024

    Sapore Indie è la trasmissione per connettersi al presente e scoprire le novità più rilevanti della musica alternative internazionale. Tutti i giovedì alle 15.30, con Dario Grande, un'ora di esplorazione tra le ultime uscite di artisti grandi e piccoli, storie di musica e vite underground. Per uscire dalla bolla dei soliti ascolti e sfuggire l’algoritmo, per orientarsi nel presente e scoprire il suono più rigenerante di oggi. ig: https://www.instagram.com/dar.grande/

    Sapore Indie - 02-05-2024

  • PlayStop

    Jack di giovedì 02/05/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 02-05-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 02/05/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Paola Fossati @Garante per la tutela degli animali del @Comune di Milano sui cani impegnativi e come gestirli, ma anche delle Cicogne Cica e Cico ospiti del Comune di Carpiano

    Considera l’armadillo - 02-05-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 02/05/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-05-2024

  • PlayStop

    Libia, nonostante tutto la vita continua - E2

    Il reportage da Tripoli di Emanuele Valenti

    Clip - 02-05-2024

  • PlayStop

    Cult di giovedì 02/05/2024

    Oggi a Cult: il ricordo di Paul Auster, con la sua lettura dell'incipit di "4 3 2 1" (Einaudi); alla Biblioteca Braidenze di Milano la mostra "Baj.Libri in libertà"; al Teatro Menotti di Milano il pluripremiato spettacolo "Arlecchino muto per spavento" di Stivalaccio Teatro; Saul Beretta sull'edizione 2024 di Monza Visionaria; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 02-05-2024

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 02/05/2024

    Attualità di un manifesto per la democrazia e la libertà di stampa. Trent'anni fa veniva pubblicato un decalogo di principi democratici irrinunciabili, di fronte ai rischi del berlusconismo. Oggi molti dei firmatari e delle firmatarie di allora confermano: la libertà di espressione è minacciata dalle censure così come dalle cariche della polizia di cui si è resa responsabile l’estrema destra al governo. A Pubblica il giornalista Raffaele Fiengo, autore (insieme a Corrado Stajano e Cesare Segre) del "Manifesto democratico 1994". Domani a Roma, alla Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi”, se ne parlerà in occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa. Link Zoom https://uniroma1.zoom.us/j/84243167274?pwd=ZVhod2xhRVhjalZTUURabnNQMHQ0dz09 (Passcode 600519)

    Pubblica - 02-05-2024

  • PlayStop

    ABNE ep.12 - Venezia a numero chiuso

    Venezia e il ticket d’accesso, 25 aprile 2024. Il primo caso del mondo contemporaneo occidentale in cui una città diventa “su prenotazione”. Alberto Puliafito, direttore di Slow News al microfono di Giorni migliori racconta l'introduzione del biglietto d'ingresso a Venezia e della pervasiva presenza di telecontrollo, finanziato anche coi fondi di coesione europea

    Clip - 02-05-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 02/05/2024

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 02-05-2024

Adesso in diretta