Approfondimenti

“Troppe ambiguità nella lotta all’evasione”

È il capo dello Stato Sergio Mattarella l’ultimo appiglio per Rossella Orlandi, numero uno dell’Agenzia delle Entrate, per non essere stritolata dall’indifferenza e dall’isolamento in cui l’ha messa Matteo Renzi?

Viene da chiederselo, visti i toni e il contenuto della lettera scritta il 20 gennaio al Quirinale: “Trovo straordinario che il Presidente della Repubblica (nel discorso di fine anno, ndr) abbia posto il tema dell’evasione tra i primi punti del suo discorso di fine anno, spazzando via così un’ambiguità che ritrovo spessissimo in qualsiasi tipo di giustificazione che la cultura, la politica, le istituzioni spesso danno ad un tema molto complesso e che va in diretto contrasto ai principi costituzionali”.

Parole pesanti quelle di Orlandi, soprattutto quando accusa di “ambiguità” verso la lotta all’evasione politica e istituzioni. Parole che si riferiscono chiaramente al Governo Renzi.

In sostanza la lettera è un’accusa di debolezza e di scarso interesse nella lotta all’evasione, stimata in circa 130 miliardi dall’Agenzia delle Entrate e in 180 miliardi dall’autorevole organizzazione indipendente Tax Justice Network. Nei palazzi della politica si cerca di minimizzare l’intervento di Orlandi, dicendo che le sue parole sono state un riconoscimento dovuto alle affermazioni di Mattarella contro l’evasione.

Ma un fatto è certo: Orlandi è stata isolata da Renzi, con cui le relazioni si sono ridotte ai minimi termini, toccando il punto più basso da quando il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti ha chiesto le dimissioni del numero uno dell’Agenzia delle Entrate. Poi è intervenuto il ministro Pier Carlo Padoan che le ha rinnovato la fiducia, creando una sorta di tregua. Il motivo di quelle forti tensioni sono state le parole d’allarme lanciate da Orlandi durante un convegno della Cgil il 22 ottobre scorso: “L’Agenzia delle Entrate rischia di morire”, diceva.

Eppure le premesse erano altre: Orlandi, infatti, è stata nominata direttamente da Renzia. Ma dopo un periodo iniziale in cui il capo del Governo dava l’impressione di volere continuare in modo determinato la lotta contro l’evasione fiscale, Orlandi si è trovata davanti nei mesi successivi a una realtà diversa.

Renzi, infatti, ha emarginato di fatto l’Agenzia delle Entrate, per accentrare tutto a Palazzo Chigi. Il Capo del Governo ha bocciato, dopo la pressioni delle imprese di ReteItalia, la richiesta di Orlandi della fatturazione elettronica obbligatoria per tutti (richiesta avanzata nuovamente ieri da Orlandi, ndr), strumento importante contro l’evasione nelle operazioni businnes to businnes.Poi Renzi ha tagliato fuori la numero uno delle Entrate dalla delega fiscale.

Infine è arrivato lo schiaffo dell’innalzamento dell’uso della soglia del contante a 3mila euro, a cui Orlandi è sempre stata contraria. Il feeling tra Orlandi e Renzi si era già incrinato quando l’Agenzia aveva espresso critiche sulla cosiddetta “norma Salva Berlusconi”, che metteva al riparo chi evadeva imposte per meno del 3 per cento del reddito dichiarato. Una critica chge aveva colpito nel segno, obbligando il Governo a ritirare il decreto.

L’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco conosce bene Rossella Orlandi. E valuta così la situazione che si è creata tra lei e Palazzo Chigi.

Vincenzo Visco, Orlandi parla apertamente di ambiguità della politicae delle istituzioni nella lotta all’evasione. Cosa ne pensa?

Orlandi ha perfettamente ragione, perché in Italia la lotta all’evasione non è un problema tecnico, ma politico.

Spieghi cosa intende con politico…

Voglio dire che l’evasione è di massa e riguarda diversi milioni di persone, quindi di voti. Gli evasori sono una forza lobbistica rilevante, che preme sulla politica e i governi. In particolare è molto forte la pressione dei commercianti, del lavoro autonomo, delle imprese. Di conseguenza i partiti per non perdere consensi non fanno una dura battaglia contro l’evasione. (Secondo stime della Banca d’Italia, il tasso medio di evasione è del 56 per cento tra gli autonomi e gli imprenditori e addirittura dell’83 per tra i i contribuenti che possiedono solo redditi da fabbricati non adibiti ad abitazione principale, ndr).

Anche il premier Renzi, secondo lei, segue questo logica?

Sì, anche Renzi. In un primo tempo, nel 2014, aveva preso dei provvedimenti giusti contro l’evasione dell’Iva, ma poi temendo di perdere voti, ha messo davanti il suo tornaconto elettorale. Tanto che Renzi, il quale aveva promesso di arrivare alla fatturazione elettronica dell’Iva obbligatoria per tutti, non ha mantenuto la promessa fatta. La fatturazione elettronica obbligatoria, secondo le stime, avrebbe potuto ridurre di circa 40 miliardi l’evasione.

Ammetterà però che in Italia le tasse sono troppo alte. Anche per questo c’è evasione…

È il cane che si morde la coda. In Italia le tasse sono alte perché c’è evasione e l’evasione è elevata perché le tasse sono alte.

Quindi?

Quindi bisogna rompere questo circolo vizioso, combattendo e riducendo seriamente l’evasione e l’elusione fiscale e contestualmente con il ricavato abbassare le tasse.

La nostra breve conversazione con Vincenzo Visco finisce qui. Prima di salutarlo gli chiediamo se pensa che, come sostengono alcuni, “prima o poi faranno fuori Orlandi dal vertice delle Entrate”.

Risponde preoccupato: “Spero di no”.

Intanto un nuovo banco di prova per capire quanto sia isolata Orlandi sarà la prossima nomina del nuovo Comitato di Gestione dell’Agenzia delle Entrate, una sorta di Consiglio di amministrazione dell’ente, le cui nomine saranno fatte da Palazzo Chigi.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/09 13:01

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/09 17:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/09/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pop Music di sabato 06/09/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 06-09-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 06/09/2025 - ore 17:37

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 06-09-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di sabato 06/09/2025 delle 15:37

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 06-09-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di sabato 06/09/2025 delle 14:30

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 06-09-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 06/09/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 06-09-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 06/09/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 06-09-2025

  • PlayStop

    Puntata di sabato 06/09/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare, All You Need Is Pop del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 06-09-2025

  • PlayStop

    Letti e lettini di sabato 06/09/2025

    Un'estate speciale richiede uno speciale appuntamento settimanale dedicato ai suggerimenti di lettura: in ogni puntata un personaggio della cultura propone i suoi "must" da leggere in estate e un libraio o una libraia indipendenti propongono alcuni titoli tratti dal loro scaffale.

    Letti e lettini - 06-09-2025

  • PlayStop

    Itaca di sabato 06/09/2025

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l'attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Sabato e domenica dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 06-09-2025

Adesso in diretta