Approfondimenti

Laos, tra vecchia guardia e nuove sfide

Con l’apertura del dodicesimo Congresso del Partito comunista laotiano, la comunità internazionale ma anche la maggior parte dei cittadini di questo Paese del Sudest asiatico hanno la possibilità di gettare uno sguardo su un potere insieme riservato e senza opposizione. Un evento dalla cadenza quinquennale che definirà la nuova leadership politica e le priorità economiche per il prossimo futuro.

I 684 delegati in rappresentanza di oltre 200mila iscritti avranno il compito di scegliere i membri del Politburo e del Comitato centrale del Partito, i due organi principali, responsabili di fatto della gestione del Paese. A rendere ancor più importante l’avvenimento, la coincidenza con l’assegnazione al Laos della presidenza Asean (Associazione delle nazioni del Sudest asiatico) che di conseguenza vedrà per 12 mesi intensificarsi le visite ufficiali, i rapporti diplomatici, governativi e commerciali che serviranno anche a concretizzare con maggiore chiarezza e slancio la comunità economica Asean nata ufficialmente il 1° gennaio.

I comunisti governano il Laos dal 1975, solo in tempi recenti hanno aperto a massicci investimenti cinesi e, in misura minore, di altri Paesi. Il tentativo di mantenere nell’isolamento un Paese che non ha sbocco sul mare e in maggioranza montuoso, per garantirsi una maggior presa ma anche per impedire che un’apertura troppo rapida potesse destabilizzarlo, lo ha reso uno dei più poveri del continente, costretto in fondo alle classifiche economiche e sociali tra i dieci Paesi dell’area Asean. Va riconosciuto, però, che queste scelte hanno generato minori divaricazioni sociali e tensioni che altrove e un alto livello di conservazione dei modi di vita della sua popolazione divisa in decine di etnie, oltre che una maggiore tutela delle risorse.

Il sospetto verso l’esterno – in parte anche come reazione alle vicende belliche indocinesi e ai più massicci bombardamenti della storia su un solo Paese come conseguenza della “guerra segreta” della Cia – resta profondo, anche se le necessità hanno spinto il piccolo (236.800 chilometri quadrati) e sottopopolato Laos (6,8 milioni di abitanti) ad accogliere lusinghe e pressioni di Pechino, in particolare riguardo la gestione congiunta del corso del Mekong, con la costruzione di imponenti sbarramenti sul medio corso del fiume o sui suoi affluenti per soddisfare la sete di energia dell’ingombrante vicino, come pure della confinante Thailandia.

Ieri, inaugurando l’assemblea, il primo ministro Thongsing Thammavong ha sottolineato la crescita economica dell’ultimo decennio, con un aumento di ricchezza medio annuo del 7,4 per cento. Il premier ha anche segnalato che nella strategia ufficiale di portare il Paese fuori dalla povertà, l’impegno principale dovrà essere quello di limitare il divario tra città e campagne, ma priorità sarà data anche allo sviluppo delle risorse umane, alla protezione dei diritti dei cittadini e alla tutela ambientale.

Un impegno di tutto rispetto, ancor più necessario per andare incontro alle aspettative della popolazione che ha trent’anni di età o meno, il 70 per cento dei laotiani. Una necessità finora sostanzialmente negata dai settantenni o ottuagenari della vecchia guardia rivoluzionaria, impegnati più a controllare il Paese che ad aprirlo al progresso. Non a caso nel precedente congresso, quello del 2011, la scelta era stata di privilegiare la stabilità, confermando per un altro quinquennio il segretario generale del partito, Choummaly Sayasone. Suo probabile successore alla fine del congresso, venerdì, dovrebbe essere il vicepresidente Bounnhang Vorachith, in vantaggio per gli analisti sul premier Thongsing Thammavong, rivale di Sayasone. Un segnale di frattura nella gestione tradizionale del potere.

Volente o nolente il partito, la transizione tra la vecchia guardia e i nuovi quadri formati anche all’estero è avviata. A confermare il timore ai vertici di influenze esterne, ai mass media stranieri che già abitualmente hanno grandi difficoltà a entrare nel Paese, sono stati negati i permessi per seguire da vicino i lavori, se non per qualche rappresentante cinese e vietnamita. Ufficialmente per mancanza dei tempi necessari alle autorizzazioni.

  • Autore articolo
    Stefano Vecchia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 04/05 12:59

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 04/05 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 04/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 02/05/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 04/05/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 04-05-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 04/05/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 16, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 04-05-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 04/05/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Archivio Ricordi - 04-05-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 04/05/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 04-05-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 04/05/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 04-05-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 04/05/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 04-05-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Piero Pompili presenta la sua autobiografia "Nato Oste"

    In questa puntata parliamo di ristorazione e di sala, di essere “Nato Oste”, come dice nel titolo della sua autobiografia Piero Pompili, restaurant manager del Ristorante Al Cambio di Bologna e artefice del successo di quell'insegna. Il libro, uscito da poco per Maretti Edizioni, parla della sua storia, personale e professionale, ricca e sfaccettata: ci sono davvero molte cose da raccontare. Ascoltatele! A cura di Niccolò Vecchia

    C’è di buono - 04-05-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 04/05/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 04-05-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 04/05/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 04-05-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 04/05/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 04-05-2025

Adesso in diretta