Approfondimenti

“Migranti respinti dall’Italia e portati in Bosnia”

migranti bosnia Ong IPSIA

Non è la prima volta che si parla di migranti respinti dalle autorità italiane al confine con la Francia e oggi i quotidiani La Repubblica e La Stampa hanno denunciato un comportamento simile anche al confine con la Slovenia, dove la polizia italiana bloccherebbe i migranti che tentano di superare il confine e raggiungere l’Italia attraverso il valico di Fernetti.

I migranti, secondo quanto emerso oggi, verrebbero presi dalle autorità italiane, riportati in Slovenia e consegnati alle autorità locali che, a loro volta, li rimanderebbero in Croazia e da lì fino in Bosnia ed Erzegovina, appena fuori dall’Unione Europa. Da lì il loro calvario ripartirebbe e i migranti sarebbero costretti a rimettersi in viaggio verso la Croazia, passando nuovamente per la Slovenia per tentare ancora una volta di varcare il confine italiano.

La Questura di Trieste ha parzialmente smentito questa ricostruzione ed elogiato la correttezza della Polizia italiana: Il trasferimento dei migranti rintracciati irregolarmente sul territorio italiano, spiega la Questura, “è effettuato nel rispetto della procedura di riammissione prevista nell’accordo bilaterale firmato dalle autorità italiane e slovene“. A venir riammessi sarebbero “quelli che hanno espresso al personale della Polizia di Stato la volontà di non richiedere asilo politico. L’intera procedura viene documentata con provvedimento formale anche alla presenza di interpreti esterni all’organizzazione della Polizia di Stato e impiegati come mediatori culturali“.

Abbiamo raccolto la testimonianza di Silvia Maraone dell’Ong Ipsia, che si trova a Bihac, in Bosnia ed Erzegovina, dopo aver trascorso l’ultima settimana in Serbia lungo la rotta balcanica ed aver visto coi propri occhi quello che accade:

Confermo quello che è uscito oggi sulla stampa italiana, ma non è una novità. Secondo i regolamenti in essere, e quindi secondo quanto previsto dal regolamento di Dublino, le persone che arrivano in Italia attraversando la Slovenia e la Croazia dovrebbero fare domanda d’asilo in Croazia, che il primo Paese ed è considerato un Paese sicuro. Se ci dovessero essere degli elementi per cui la Croazia dovesse risultare un Paese non sicuro – se i migranti sono in grado di dimostrare i frequenti pestaggi, le rapine e quanto accade lungo la rotta oramai da diversi mesi a questa parte – i migranti dovrebbero fare domanda in Slovenia.

Questo, ha spiegato Maraone a Radio Popolare, accadrebbe ormai da mesi:

Sono mesi, e noi lo sappiamo perchè lo vediamo con le persone che vengono sistematicamente respinte, che c’è una sorta di accordo per cui a travaso le persone che arrivano in Italia vengono rimandate indietro: dalla Slovenia vengono mandate in Croazia e dalla Croazia vengono portate in mezzo alla montagna lontano da Bihać e Kladusa, che sono i due punti di passaggio. Vengono portate lì di notte, dopo esser state nuovamente pestate e rapinate dalla parte bosniaca e lì abbandonate. Quindi i migranti da questo punto di passaggio che è a 15 chilometri da Bihać e devono fare la strada a piedi per tornare dove ci sono i centri governativi. La situazione purtroppo è sempre grave e non ci sono miglioramenti in vista. I numeri sono sempre gli stessi: ci sono circa 5mila persone tra Kladusa e Bihać che provano tutti i giorni ad attraversare le frontiere a loro rischio e pericolo.

migranti bosnia Ong IPSIA
Foto di Ennio Brilli dalla pagina FB dell’Ong IPSIA ACLI https://www.facebook.com/ipsia.acli/

RIASCOLTA LA TESTIMONIANZA

testimonianza Silvia Maraone

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 04/07 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 04/07 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 03/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 4/7/25 - Ghigo Renzulli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. L’ultimo protagonista a raccontarsi sul palco è Ghigo Renzulli: storico chitarrista dei Litfiba, che ha fondato nel 1980, è reduce da una serie di fortunati dischi strumentali denominati “No Vox”. Sul palco si è esibito assieme al musicista Fabrizio Simoncioni.

    A tempo di parola - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    Puntata di venerdì 04/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 04-07-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 04/07/2025

    Oggi a Cult Estate: un estratto della nostra intervista ad Andrea Bajani, recente vincitore del Premio Strega con "L'anniversario" (Feltrinelli); il maestro Vincenzo Milletari sui due appuntamenti verdiani con l'Orchestra Sinfonica di Milano; Giovanni Chiodi sulla lirica in estate; Antonio Padovan sul film "Come fratelli"; la coreografa franco-svizzera Maud Blandel con "oeuil-nu" al Santarcangelo Festival; il Folkest di San Daniele del Friuli; alla GMA di Milano la mostra "Terrone" di Ugo Rondinone...

    Cult - 04-07-2025

  • PlayStop

    Summertime di venerdì 04/07/2025

    Il fallimento di Donald Trump sulla guerra in Ucraina, con Alessandro Colombo docente relazioni internazionali alla statale di Milano. La crisi del labour inglese dopo i tagli al welfare, con Leonardo Clausi giornalista, corrispondente de Il Manifesto da Londra. Intervista di Raffaele Liguori a Chris Hedges, giornalista e scrittore, corrispondente per anni del New York Times in Medio Oriente. Nel 2002 ha vinto il Premio Pulitzer. Il suo ultimo libro si intitola “Un genocidio annunciato. Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata” (Fazi editore). I centri estivi: come vi state organizzando? Microfono Aperto. Quinta e ultima puntata di Racconto Lucano a cura di Sara Milanese.

    Summertime - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caldo, scarsa igiene, sovraffollamento. La difficile vita nel carcere di San Vittore

    Sovraffollamento, celle chiuse per la presenza di cimici, caldo infernale e nemmeno un condizionatore per i detenuti. È un quadro preoccupante quello che l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone ha trovato nella sua visita a San Vittore. A fronte di una capienza regolamentare di 450 posti, sono oltre 1100 detenuti, la stragrande maggioranza stranieri. Circa duecento hanno meno di 24 anni. Una situazione che purtroppo non è un’eccezione, ci ha detto Valeria Verdolini, presidente di Antigone Lombardia…

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di venerdì 04/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 04-07-2025

Adesso in diretta