Approfondimenti

“Una situazione non più gestibile”

Incidente stradale a Bologna

L’incidente avvenuto oggi pomeriggio a Bologna, e ancora prima quello registrato sulla A4 nei pressi di Padova, hanno messo in evidenza quello che l’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale (ASAPS) denuncia da tempo.

Chawky Senouci ha intervistato Giordano Biserni, Presidente dell’associazione nata nel 1991 su iniziativa di un gruppo di appartenenti alla Specialità di Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza con l’obiettivo di impegnarsi a favore della sicurezza stradale.

Siamo di fronte, mi lasci direi, a una sorta di galleria degli orrori dell’incidentalità stradale. Abbiamo iniziato questa mattina in un altro incidente sulla A4 con un altro incendio e due morti. Ora il fatto di Bologna è veramente tragico, non ne conosciamo ancora la reale portata. Credo che il 6 agosto 2018 debba essere vissuto come una sorta di Viareggio 2, non su linee ferroviarie, ma su linee stradali, e denota che il rischio strada è incombente. L’allarme che suscita l’incidentalità stradale non è sufficiente per far sì che nell’agenda politica del Paese lo si affronti adeguatamente. Noi come ASAPS lo sosteniamo da tempo, inascoltati ovviamente, ma siamo di fronte a una situazione ormai non più gestibile. Siamo di fronte a una condizione di rischio legato al trasporto pesante e non solo, se avvengono questi incidenti vogliamo sapere perchè. Perché ci si tampona in questo modo? Perché i camion stanno a 5 metri l’uno dall’altro. Quando sono in colonna il primo si ferma, il secondo si ferma, il terzo si ferma e il quarto no, ci va dentro. E così a catena. Gli incidenti come quello avvenuto in Puglia con questi disgraziati morti, trasportati in condizioni animalesche, dimostrano che la situazione non è sotto controllo e c’è l’esigenza di andare ad individuare di nuovo una polizia stradale dei trasporti che sappia leggere il fenomeno e che lo affronti con mezzi e uomini adeguati. Oggi non è così, oggi ormai si inseguono le emergenze, non si prevengono.

Secondo lei come si poteva evitare l’incidente di Bologna? Di cosa c’è bisogno?< /strong>

È difficile stabilirlo. Noi siamo del parere che anche il veicolo più in regole del Mondo, che trasporta però materie infiammabili quando ha uno schianto di un certo tipo il rischio incendio e relativa esplosione è nelle cose. Bisogna trovare un sistema che vada ad evitare i centri abitati intanto. L’incidente di Bologna ha tagliato l’Italia in due e la città in due, questo va detto. È difficile trovare una cura, ogni volta che si tenta di trovare alternative si alzano mille polemiche sulle strade da fare – e non vogliamo entrare nel discorso TAV – però questa è una condizione che ci porta ad avere situazioni di questo tipo con conseguenze, non soltanto per quei disgraziati, nel traffico per i prossimi giorni o le prossime settimane. Questa è una condizione esplosiva destinata ad esplodere una condizione non più tenuta sotto controllo.

Anche lo stress dei camionisti potrebbe influire.

È evidente. Nella sfida fra leggi dell’economia e leggi della sicurezza, le leggi della sicurezza sono perdenti. Le leggi dell’economia devo trionfare, la merce va consegnata nei tempi previsti. I tempi sono quelli, le ore sono quelle. È chiaro se si fanno a sforare le ore di guida. Qui siamo di fronte a un fenomeno che è difficilmente arbitrabile. Servono più impegno, più presenza di agenti e di mezzi, cosa che in questi ultimi anni è stata ampiamente trascurata. E queste sono le conseguenze.

Incidente stradale a Bologna

RIASCOLTA L’INTERVISTA

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 05/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 05/11 10:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 05/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 05/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 05/11/2025

    A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 05-11-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 05/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 05-11-2025

  • PlayStop

    Cervelli precari e non rinnovati

    Sono 4mila i ricercatori che erano stati assunti all'interno dei programmi del PNRR tramite il CNR o altri centri di ricerca pubblici. Solo poco più di un centinaio verranno stabilizzati, gli altri torneranno precari, come sono da tanti anni. Il paradosso di un sistema che non riesce a programmare, assumere, produrre; senza fondi, senza progetti. Ylenia Spissu è una di loro, Ricercatrice in Biologia molecolare e cellulare presso l’università di Sassari ha una storia esemplare con ormai 18 anni di precariato. E ci racconta della loro denuncia e sconforto. Ascolta l'intervista a cura di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 05-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 05/11/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 05-11-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 05/11/2025

    A cura di Diana Santini, con Gabriele Battaglia: l'elezione del sindaco di new York vista da Pechino, mentre la tregua commerciale siglata con gli Stati Uniti consente alla Cina di recuperare il ritardo su chip e semiconduttori. Lo Stato australiano di Victoria approva il primo trattato con le comunità aborigene del paese: intervista allo studioso e scrittore Stefano Girola.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 05-11-2025

  • PlayStop

    LAVINIA BIANCA - LA VITA POTENZIALE

    LAVINIA BIANCA - LA VITA POTENZIALE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 05/11/2025

    Il racconto della vittoria di Mamdani da New York di Marina Catucci, la costruzione di una alleanza popolare dove ciascuno nella città viene riconosciuto come soggetto portatore di diritti; mentre Fabrizio Tonello, americanista, ragiona sugli ostacoli che Mamdani da oggi si troverà davanti: dai ricchi, ai potentati fino alla polizia. Sono 4mila i ricercatori in scadenza che perderanno il loro lavoro con la fine del Pnrr, perché il governo non finanzia la ricerca pubblica: un disagio cronico ormai diventato sistema come ci racconta Ylenia Spiss, Ricercatrice del CNR in Biologia molecolare e cellulare presso l’università Sassari, precaria da 18 anni.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 05-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 05/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 05/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-11-2025

Adesso in diretta