Approfondimenti

“Porti chiusi ai soccorsi e morti in aumento”

Migranti soccorsi in mare

Fulvio Vassallo Paleologo, dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) ed esperto di diritto umanitario, smentisce la campagna di annunci e “propaganda” sulla riapertura dei porti italiani ancora chiusi per chi salva migranti in mare. Soccorsi sempre più difficili. Così come la ricollocazione dei migranti in Europa è ferma alle dichiarazioni.

Solo i morti in mare aumentano in questo mese. Morti spesso senza identificazione e sepoltura visto che la guardia costiera libica, addestrata e finanziata dall’Italia (anche dal governo precedente), li lascia in mare.

Purtroppo oltre alle fake news totalmente inventate come la questione dello smalto della povera Josefa, circolano anche notizie distorte su quello che decidono gli organi europei. I porti rimangono chiusi, non sono affatto aperti. L’apertura di cui parla Moavero è relativa soltanto alle poche navi militari della missione europea EUNAVFOR MED contro terrorismo e immigrazione illegale, alla quale pure si volevano chiudere i porti. I porti rimangono chiusi per tutte le navi commerciali, persino quelle della Guardia Costiera, come la Soros che è ferma a Tunisi dopo aver soccorso in area maltese con un iniziale coinvolgimento della Guardia Costiera italiana, come anche la nave che ha dovuto aspettare due giorni davanti a Pozzallo per poter sbarcare. I porti rimangono chiusi, questa è la notizia. Sono ovviamente aperti per le navi militari e le navi europee che svolgono missioni antiterrorismo e anti immigrazione illegale.

Il Ministro ha messo una pezza a quell’incidente diplomatico creato in Europa all’interno del Consiglio Militare, quando l’Italia aveva detto che forse non avrebbe fatto attraccare neanche le navi militari.

Sì, la missione EUNAVFOR MED è una missione che fa parte della politica estera comune. Una decisione unilaterale sarebbe sicuramente illegittima e come tale avrebbe un pesante costo politico nei rapporti complessivi con l’Unione Europea. E poi volevo sottolineare anche un altro elemento di falsificazione che purtroppo circola: si parla tanto di questi 6mila euro che la Commissione starebbe per promettere agli Stati che accolgono gli immigrati soccorsi in mare. In realtà si omette un piccolo dettaglio: tutto questo riguarda soltanto 500 migranti per Stato, quindi un Paese come l’Italia o la Germania o la Francia con 60-70 milioni di abitanti potrà ricevere per 500 migranti che prendono questi 6mila euro. Si tratta di una misura puramente propagandistica, buona ad alimentare altra propaganda populista perchè si dirà che daranno 6mila euro a tutti i migranti presenti o soccorsi in Italia. In realtà sono soltanto delle mosse simboliche che la Commissione adotta per dimostrare una solidarietà che di fatto non esiste. Se fino al Consiglio Europeo del 28 giugno almeno dentro Dublino la rilocation aveva una qualche obbligatorietà – tanto che ora la Corte di Giustizia sta giudicando il comportamento dell’Ungheria che si è sottratta alla rilocation – quanto deciso con Conte presente a Bruxelles – il trasferimento dei migranti giunti in Italia e richiedenti asilo verso gli altri Paesi europei è puramente facoltativa – sta comportando il blocco di gran parte dei trasferimenti. E lo stiamo vedendo anche a Pozzallo, dove i famosi 450 sbarcati dopo giorni di attesa che dovevano essere trasferiti in altri Paesi UE sono ancora lì e Malta sta già rivedendo le sue promesse di prenderne 50. Siamo su una politica simbolica, che nella sostanza si traduce in un blocco e in un rallentamento di tutte le operazioni di soccorso, con un costo pesantissimo in termini anche di vite umane.

La guardia costiera della Libia ha detto più volte in modo molto semplice e chiaro che loro non prendono cadaveri. Tirano su i vivi, ma i cadaveri li lasciano in mare. Questa cosa non la nota nessuno, io lo trovo devastante. Siamo arrivati a questi: si discute da giorni dello smalto di Josefa e nessuno dice una parola sul fatto che è normale per la guardia costiera libica lasciare i cadaveri in mare

Tutti sanno che la Guardia Costiera libica – che poi è quella di Tripoli – non è in grado di coprire centinaia di chilometri di costa con quattro motovedette e alcuni gommoni veloci. Questo è un dato essenziale che tutti possono riscontrare anche andando in rete e controllando il sito della guardia costiera libica o nelle dichiarazioni dei suoi responsabili. Avere stabilito una competenza di ricerca e salvataggio (SAR) gestita esclusivamente dalla Libia, cioè dal governo di Tripoli che non controlla neanche l’intera città di Tripoli, è un elemento che ha contribuito notevolmente a questo caos che poi determina la morte per abbandono in mare. Se a 80 miglia dalla costa non si ha certezza delle autorità che possono intervenire e se sono state allontanate le navi umanitarie, purtroppo anche nelle prossime settimane avremo decine e decine, forse centinaia, di morti. Questa penso che sia una questione che al di là delle emozioni sui singoli casi, debba essere presa in carico dalla politica e anche dalle persone comuni, che devono valutare le conseguenze di una scelta di governo che per dimostrare di avere bloccato le partenze che già erano crollate del 90% negli ultimi 11 mesi con misure certamente non condivisibili, ma non con queste conseguenze, sta producendo il fatto che nel mese di giugno abbiamo avuto 450 morti e dall’inizio dell’attività di questo governo oltre 700 vittime in mare rispetto allo scorso anno, quando le vittime erano magari lo stesso numero, ma con un arrivo del 90% in più di migranti.

Migranti soccorsi in mare
Foto dalla pagina FB della Ong Proactiva Open Arms https://www.facebook.com/proactivaservice/
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 27/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 27-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Delorean di sabato 27/04/2024

    Una macchina del tempo musicale, per andare ogni puntata all’esplorazione di un diverso frammento di storia musicale, che è già storia o che ancora lo sta diventando. Dalla new wave al dreampop, dal prog-rock all’R&B contemporaneo, tra ispirazioni passate e prospettive future, ricostruzioni volutamente parziali per non pensare più alla musica in compartimenti stagni. Ogni sabato alle 23:45, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 27-04-2024

  • PlayStop

    Snippet di sabato 27/04/2024

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 27-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di sabato 27/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-04-2024

  • PlayStop

    Warm-up di sabato 27/04/2024

    musica by Davide Facchini

    Warm-up - 27-04-2024

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 27/04/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 27-04-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 27/04/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 27-04-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 27/04/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 27-04-2024

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di sabato 27/04/2024

    Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni Jailhouse Rock è una trasmissione radiofonica in onda su Radio Popolare e altre radio di Popolare Network, Radio Sonica, Radio Beckwith, Radio Zainet e Radio Onda d’Urto e altre ancora. In Jailhouse Rock storie di musica e di carcere si attraversano le une con le altre. Alla trasmissione collaborano detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e del carcere milanese di Bollate. Dando vita alla prima esperienza del genere, ogni settimana realizzano un Giornale radio dal carcere (Grc) in onda all’interno di Jailhouse Rock, nonché delle cover degli artisti ascoltati nella puntata. Ogni sabato dalle 16.30 alle 17.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti. http://www.jailhouserock.it/ https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 27-04-2024

  • PlayStop

    10 Pezzi di sabato 27/04/2024

    Una colonna sonora per il sabato pomeriggio, 45 minuti di musica con cui attraversare il repertorio di grandi artisti che hanno fatto la storia.

    10 Pezzi - 27-04-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 27/04/2024

    con Daniele Luchetti su “Confidenza”; Martina De Polo parla di “Flora”; Gianluca Vassallo su “Il Posto”. Curiosità sul Trento Film Festival. Tra le uscite: “Challengers” di Luca Guadagnino; “La moglie del Presidente” di Lea Domenech.

    Chassis - 27-04-2024

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 27/04/2024

    La trasmissione è un appuntamento con l’arte e la fotografia e con le ascoltatrici e gli ascoltatori che vogliono avere più notizie ed approfondimenti in quell’ambito della cultura che cerchiamo di racchiudere nella definizione “Arti Visive”. A cura di Tiziana Ricci va in onda il sabato alle 13.15 e vuole essere un viaggio fra alcuni degli eventi più importanti della settimana, ma non solo. Interviste ai protagonisti per scoprire le idee che stanno dietro la loro ricerca creativa e rendere cosi’ accessibile a tutti il significato delle loro opere. Vi proporremo anche le opinioni dei critici che stimiamo di piu’ per la loro onesta’ intellettuale e cercheremo di avere un’attenzione particolare per giovani talenti che come ben sappiamo hanno difficolta’ a far conoscere il loro lavoro.Infine ci auguriamo che ” I GIRASOLI ” possa essere uno strumento utile per capire se gli eventi che ci vengono proposti sono operazioni culturali serie oppure frutto di furbizie che hanno come obiettivo solo business o intenti propagandistici.Ci sembra che questa attenzione sia piu’ che mai necessaria oggi dato che assistiamo a un grande aumento degli eventi , molti dei quali di pessima qualità. Contiamo anche di dare spazio a notizie ed eventuali polemiche che riguardano i progetti di politica culturale.

    I girasoli - 27-04-2024

  • PlayStop

    Good Times di sabato 27/04/2024

    La rassegna musicale "La Voce e il Tempo": il concerto dedicato a Rosa Balistreri; RESISTANCE!, il festival europeo in arrivo al Bloom; Antonio Cornacchione e il suo consiglio di lettura; il Trento Film Festival e The Ice Builders, il film di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro; arte e teatro; Luca Crovi, Lenin e Capri.

    Good Times - 27-04-2024

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 27/04/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 27-04-2024

  • PlayStop

    Come sta il Servizio sanitario nazionale?

    La puntata di ieri è cominciata con alcuni importanti aggiornamenti. Recentemente infatti sono usciti alcuni studi che illustrano lo stato del nostro Sevizio sanitario: partiamo da qui, per poi parlare delle liste d’attesa e della figura del Gestore.

    37 e 2 - 27-04-2024

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di sabato 27/04/2024

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 27-04-2024

Adesso in diretta