Approfondimenti

Buona Scuola: i motivi della protesta

Dopo l’intensa scorsa stagione di opposizione alla legge 107 della cosiddetta buona scuola, la giornata di sciopero convocata venerdì 13 novembre dai sindacati di base Cobas, Unicobas Cub e Anief, è stata la prima vera giornata di protesta del mondo della scuola a legge approvata.

Le diverse manifestazioni nelle principali città del paese hanno visto in piazza diverse migliaia di persone, fra studenti, i più numerosi, ma anche i lavoratori della scuola, docenti e collaboratori scolastici, che in alcune città come Milano e Napoli, hanno anche affrontato i manganelli di forze di polizia e carabinieri non intenzionati a concedere un cm in più dello spazio stabilito.

Cariche partite al primo tentativo di forzatura, studenti trascinati a terra per i capelli, docenti con la testa spaccata per aver cercato di raggiungere i simboli di una riforma considerata sbagliata. Un atteggiamento che è un po’ la metafora dell’iter di questa legge approvata obtorto collo a luglio nonostante le proteste messe in campo da un fronte unito come non succedeva da anni, con manifestazioni, presidi, mozioni, scioperi con adesioni altissime come quello del 5 maggio scorso, accompagnato da una manifestazione oceanica.

Bisognerebbe stare nelle scuole tutti i giorni per capire perché nonostante tutto si continua a protestare.

Si protesta perché magari si è uno dei 100 mila precari di II e III fascia tagliati fuori dalla riforma, e che continuano a tenere in piedi la scuola come da anni questa parte.

Si protesta perché le tanto sbandierate 49 mila assunzioni di questi giorni e le 46 precedenti sono comunque atto dovuto in seguito alla sentenza della corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia per abusiva reiterazione di contratti a termine.

Si protesta perché nonostante le assunzioni, la fase A, B, C, l’esodo forzato, la mobilità sotto ricatto, l’inizio dell’anno è stato un caos, le scuole erano e sono ancora piene di cattedre vuote che torneranno ad essere temporaneamente occupate dai precari non assunti.

Si protesta perché il proprio figlio non ha ancora l’insegnante di sostegno e forse non ce l’avrà per mancanza di fondi.

Si protesta perché si è un docente neo immesso in ruolo che non avrà una cattedra, farà il tappa buchi, non avrà un orario e i primi anni verrà retribuito 400 euro.

Si protesta perché si è un docente di ruolo da anni che qualora chiedesse il trasferimento perderebbe la titolarità della cattedra e vedrebbe la sua posizione precarizzarsi e contrarsi nei diritti.

Bisognerebbe essere nelle scuole tutti i giorni per vedere come questa legge già in soli due mesi ha creato conflitti, emergenze, lacune.

Nei collegi docenti si combatte per rinviare l’elezione del comitato di valutazione che dovrà elaborare i criteri sulla base dei quali il dirigente scolastico potrà decidere in solitudine quali insegnanti costituiscono quel 5% dei più meritevoli a cui assegnare un umiliante oltre che antisindacale, incentivo economico. Oppure ci si consuma in discussioni dilanianti senza via d’uscita per evitare la discrezionalità, quantificare il lavoro, calcolare l’incalcolabile.

Nel frattempo non sono mancati i docenti che hanno sentito il loro dirigenti affermare, in virtù del concentramento di sempre più potere e responsabilità, che se qualcuno è scontento può chiedere il trasferimento: e per finire dove? Non più in un’altra scuola ma un albo territoriale da cui un altro dirigente può scegliere i docenti che più lo aggradano in base a lor curriculum, e non a un punteggio.

O docenti che si sono sentiti chiedere di svolgere ore in più per coprire i buchi lasciati dalla legge che non consente più di chiamare supplenti nei primi 10 giorni di assenza di un altro docente, o di anticipare il proprio orario di 15 minuti per fare la sorveglianza per cui il personale ATA dopo i tagli , non è sufficiente.

O genitori che si sono visti recapitare la richiesta di partecipare come volontari ad attività di manutenzione e riqualificazione della scuola dei figli.

E che dire degli studenti, obbligati d’ora in poi a svolgere 70 ore di lavoro gratuito ogni anno scolastico a partire dal terzo? Magari in uno di quei grandi supermercati già ben inseriti nella scuola , che per ogni tot di spesa danno un bollino da consegnare alla scuola, che con un numero sufficiente di bollini potrà acquistare una lavagna, un proiettore, la carta igenica.

Due mesi di cosiddetta buona scuola hanno aperto più questioni di quelle apparentemente risolte. Ed è solo l’inizio, altri aspetti della legge diventeranno effettivi solo a partire dal prossimo anno scolastico.

Proprio per questo forse ieri è stato l’inizio di una nuova, necessaria, stagione di protesta.

  • Autore articolo
    Serena Tarabini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 03/05 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 03/05 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 03/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 02/05/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Chassis di sabato 03/05/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni domenica mattina, offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 03-05-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 03/05/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 03-05-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 03/05/2025

    Sui luoghi del tulipano selvatico giallo. L’Università di Pavia, con il gruppo di studio del professor Graziano Rossi, sta ricostruendo da Calvigano la presenza storica di questo fiore tipico dell’Oltrepo pavese, ma anche delle zone limitrofe dell’Appennino Piemontese ed Emiliano, e non solo. L’agricoltura intensiva negli ultimi cinquant’anni ha ridotto gli esemplari di questa pianta spontanea della flora mediterranea. Nell’Abc dei Domini Collettivi la professoressa Marta Villa dell’Università di Trento racconta come le proprietà delle comunità difendano e migliorino gli ecosistemi. Un aspetto confermato dalla premiazione di Legambiente per quelle trentine del Monte Bondone alla vigilia dell’Overshoot Day, la giornata del consumo annuale delle risorse rinnovabili dei territori. In Valtrompia, a Villa Carcina, provincia di Brescia, da centoquindici anni c’è la Macelleria e salumeria equina Porta, ci siamo fatti raccontare come sono cambiati i consumi e la produzione, anche per la crescita delle temperature. Nelle Multinazionali del Cibo, queste sconosciute Andrea Di Stefano descrive il mercato del tonno e gli impatti ambientali dell’incremento dei consumi, quindi della pesca. Per Le Storie Agroalimentari Paolo Ambrosoni recensisce il libro Il ritorno della piante di Fabio Marzano, dedicato al verde urbano e al ruolo ambientale, sociale e alimentare delle coltivazioni in città e nelle aree peri urbane. Per gli autori fuori porta, geografie e storia dei paesaggi lombardi del Teatro Franco Parenti, in collaborazione con la Regione Lombardia, l’agricoltore filologo Niccolò Reverdini introduce gli arazzi disegnati dal Bramantino esposti nell’omonima sala al Castello Sforzesco di Milano.

    Il Verziere di Leonardo - 03-05-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 03/05/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Conduce Elena Mordiglia.

    Good Times - 03-05-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 03/05/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 03-05-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 03/05/2025

    Il 1° maggio 2015 veniva inaugurata l'Expo di Milano. A dieci anni da quell'evento che ha segnato tanti cambiamenti per la città, dieci cose che lasciato in eredità. A cura di Roberto Maggioni. Alla scoperta del Cam, Centro ausiliario per i minori, che all'interno dell'ex stazione di Bruzzano porta avanti un progetto di sostegno verso l'autonomia di ragazzi neomaggiorenni. La prima parte delle nostre interviste. In Treno per la Memoria: le voci degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori lombarde che hanno visitato Mauthausen, nell'80esimo anniversario della liberazione che ha segnato la fine dei campi di concentramento e di sterminio in Europa.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 03-05-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 03/05/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 03-05-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 03/05/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 03-05-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 03/05/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 02-05-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 02/05/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 02-05-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 02/05/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-05-2025

Adesso in diretta