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Quasi 40mila evacuati in Romagna, la visita di Zelensky al G7 in Giappone e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 20 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30 In Romagna si contano i danni e l’elevatissimo numero di persone costrette ad abbandonare la propria casa; la battaglia di Bakhmut: finita secondo i russi, in corso secondo gli ucraini; Zelensky è in visita al G7 di Hiroshima per incassare l’ok occidentale all’addestramento dei piloti di jet da guerra.

Alluvione in Romagna: la conta degli evacuati e dei danni materiali

Più di 36 mila persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione in Romagna in questi giorni.
Sono gli ultimi dati comunicati oggi dalla regione Emilia-Romagna.
La maggior parte degli evacutati, circa 28 mila, si trova nel ravennate, poco meno di 5 mila in provincia di Forlì-Cesena e 4 mila nel bolognese.

Federico è un volontario e vive a Ravenna:

La paura che dai torrenti possa tornare ad uscire ancora acqua riguarda anche la popolazione di Lugo, a pochi chilometri dal capoluogo ravennate.
Stefano Lebiu, presidente del rione Cento di Lugo:

L’alluvione in Romagna ha colpito non solo in pianura, ma anche nelle zone collinari.
Francesco Billi è il sindaco di Castrocaro Terme:

 

Il gruppo Wagner rivendica ancora una volta la presa di Bakhmut

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, oggi ha rivendicato in un video pubblicato su Telegram il pieno controllo di Bakhmut e ha annunciato il prossimo 25 maggio come possibile data in cui consegnerà all’esercito russo la città del Donbass sotto assedio da mesi.

Il portavoce del comando orientale ucraino ha negato l’affermazione di Prigozhin: “Le nostre unità stanno combattendo a Bakhmut” ha risposto all’agenzia France Press. Il ministero della Difesa ucraino ha smentito a sua volta, definendo però critica la situazione nella città sotto assedio da mesi. 

Gli organi di informazione internazionali per il momento non hanno potuto completare verifiche indipendenti.

Zelensky ospite del G7 di Hiroshima

Al G7 di Hiroshima è stato il giorno dell’arrivo del presidente ucraino Zelensky. In un video pubblicato poco fa sui social, Zelensky ha detto di aver avuto incontri oggi con il primo ministro indiano Modi, presente in Giappone, poi con il primo ministro britannico Sunak, la presidente del Consiglio Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

Un comunicato finale è già stato diffuso, anche se i lavori proseguiranno ancora domani. Il G7 ha condannato la guerra della Russia contro l’Ucraina “nei termini più forti possibili”, si legge, definendola una “grave violazione del diritto internazionale”.

La Casa Bianca ha fatto sapere che domani ci sarà un faccia a faccia tra Zelensky e Joe Biden, dopo che gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’addestramento dei piloti ucraini all’uso degli aerei da guerra forniti dall’Occidente.

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    Nella puntata dell'Orizzonte delle Venti del 29 aprile 2025, condotta da Luigi Ambrosio, torniamo al blackout che ha lasciato senza energia elettrica Spagna e Portogallo. È partito l'attacco alle rinnovabili, un attacco interessato, mentre i gestori della rete escludono un episodio di guerra ibrida. Ma resta la domanda: perché due episodi anomali in pochi minuti? Il blackout iberico ci dice quanto le reti da cui dipendiamo, elettriche ed informatiche, siano a rischio. È un problema economico e strategico. Forse non si è trattato di guerra ibrida questa volta, ma ora sappiamo quanto il rischio sia reale. Ne discutiamo con Lorenzo Tecleme, giornalista che vive e lavora in Spagna; Gianluca Ruggeri, professore all'Università dell'Insubria, ingegnere ambientale, Marco Schiaffino, esperto informatico.

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