
Quello che si è capito è che ad avere fretta non sono certo i meloniani che, anche questo ormai chiaro, aspettano solo il momento giusto per affondare gli artigli sulla Lombardia. Al contrario, sono Matteo Salvini e leghisti a dover accelerare. Il prossimo fine settimana ci sarà il raduno di Pontida, il segretario leghista difficilmente potrà sbandierare sul palco il nome del candidato leghista per le elezioni regionali in Veneto. Giorgia Meloni vuole aspettare il risultato nelle Marche la settimana successiva, prima di dare il via libera definitivo ad Alberto Stefani, come successore di Luca Zaia.
Meloni dal palco bergamasco dovrà accontentarsi di presentare una generica agenda per il Nord, giusto per calmare gli animi dei colonnelli lombardi, infuriati per l’iperattivismo di Roberto Vannacci, che vorrebbe addirittura vannaccizzare la Lega. Il fuoco amico contro il generale è stato molto forte e bisognerà vedere come Vannacci, accolto lo scorso anno con grandissimi applausi, sarà trattato. Sta di fatto che la destra parla di Veneto, ma guarda alla Lombardia.
Se Meloni dovesse lasciare davvero il posto alla Lega, in cambio, anche se la cosa non è mai stata ufficializzata, vorrebbe Palazzo Lombardia guidata da un suo uomo. Carlo Fidanza, stando agli ultimi rumors, anche se il diretto interessato al momento nicchia e si dice concentrato sul suo ruolo al Parlamento Europeo. Venerdì scorso l’europarlamentare ha organizzato un evento molto partecipato alla presenza anche di Arianna Meloni e per molti è stata una sorta di pre-investitura, ma Fratelli d’Italia spinge anche per un rimpasto di giunta, anche se non in tempi brevi.
L’avvicendamento sarebbe al turismo, dove Barbara Mazzali lascerebbe il posto a Debora Massari, un cambio che sembra inevitabile, ma che aprirebbe le porte ad un passo più ampio, visto che Forza Italia da tempo chiede maggiore rappresentanza, anche per gli ultimi buoni risultati elettorali ed un aumento dei consiglieri regionali da 6 a 10. Insomma, si prepara un autunno molto caldo dalle parti di Palazzo Lombardia.