Tra Buddha e Jimi Hendrix

Se tieni la vita solo per te, sei morto: incontro con Padre Alex Zanotelli

“Quando ero laggiù, chiuso nella mia catapecchia di lamiera e circondato da quell’intollerabile miseria, da quei volti che vivevano nella spazzatura mentre a meno di quattro chilometri sorgevano le ville dei ricchi, io, credimi, davo le testate nel muro. Mi sembrava inconcepibile, assurdo, inumano”.
Padre Alex Zanotelli mi poggia una mano sulla spalla, socchiudendo gli occhi dolorosamente, come se le immagini del suo lungo soggiorno a Korogocho fossero diventate una parte di lui che non smette di pulsare e fare male, e questo nonostante i tanti anni trascorsi.
Ci troviamo al centro sociale Mezzocannone occupato, nel cuore di Napoli, a margine di un incontro sul prete degli ultimi Don Andrea Gallo a cui entrambi siamo stati invitati. Alex e Andrea erano amici, si stimavano e volevano un gran bene.
Mentre Zanotelli scalda il cuore degli amici intervenuti con la sua profonda empatia e quella voce così chiara pur essendo poco più di un sussurro, non riesco a smettere di pensare a tutti quei pezzi di mondo massacrati dalla miseria, angoli bui verso i quali Dio sembra essersi girato dall’altra parte.
Alex mi ha raccontato storie da brividi su Korogocho, una delle baraccopoli più squallide, misere e difficili del mondo. Un “non luogo” che circonda la città di Nairobi come una cintura sdrucita e sporca, dove abitano gli ultimi, i diseredati, quelli che hanno meno di niente e contano ancora meno di quello che non hanno. Una lunga e confusionaria successione di baracche in lamiera, ragazzini scalzi e disperati che sniffano la colla per spegnere il cervello, di ragazze che si prostituiscono per poco più di nulla, di intere famiglie che cercano di liberarsi dalle morsicate della fame trafficando in spazzatura. Korogocho é un inferno, di quelli veri. Aids, fame, droga, malattie, violenza, disperazione, follia.
Alex ci è rimasto quasi 12 anni. E quell’esperienza se l’è portata appresso, incollata addosso come carta moschicida. “Forse Dio è malato” arrivò a dichiarare anni fa parlando di Korogocho.
Una vita per gli ultimi quella di Zanotelli, sempre a lottare contro le ingiustizie, l’iniquità sociale, la miseria. In prima fila a manifestare pacificamente al G8 di Genova con la rete Lilliput; da anni contro lo scellerato tentativo di privatizzare l’acqua; sempre pronto a denunciare lo scottante problema ecologico che affligge il nostro pianeta.
Dopo tanti anni da girovago, oggi questo mahatma originario di Livo – piccolo comune di appena 730 abitanti in provincia di Trento – vive nel difficile rione Sanità di Napoli, in una piccola casa ricavata dal campanile della basilica di Santa Maria della Sanità. Nonostante sia cambiato il contesto, la sua missione resta la stessa: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”. Ne abbiamo tutti sempre più bisogno.
Mentre usciamo dal centro sociale, Alex mi invita alla manifestazione del giorno successivo a favore dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, che tanto ha fatto per i migranti ricevendo in cambio una sentenza indegna per un paese civile. Un altra assurdità di questo mondo che poche volte mi è apparso così folle come in questi ultimi mesi.
Prima di salutarci, Alex mi passa un paio di copie di Nigrizia, la rivista a cui collabora da anni, e il discorso allora ritorna alla disuguaglianza sociale e all’inferno di Korogocho.
“Non dimenticherò mai quello che ho visto laggiù, la fame, la miseria… E pensare che qui in occidente siamo almeno 10 chili sovrappeso. È assurdo”.
Vorrei ribattere che questo benessere non ce lo meritiamo ma non aggiungerei nulla a quello che purtroppo già sappiamo. E allora meglio annuire e tacere.
Felicetta, la sua assistente e tuttofare, lo prende sottobraccio e apre l’ombrello. Piove sempre più forte.
Ci salutiamo, poi Alex scompare nei vicoli del centro, lasciandomi in dono tanta energia e un filo di consapevolezza in più. Ora capisco perché Andrea, nonostante Zanotelli sia piccolo di statura, si riferisse a lui come al gigante.
Al netto dei suoi più di 80 anni d’età, della vita non sempre comoda che ha vissuto e delle grandi tragedie a cui ha assistito, Padre Alex è un uomo straordinariamente sereno. Contento di essersi giocato la vita per gli emarginati, i più poveri, quelli che non contano. Come ha più volte ricordato, alla fine non fatto altro che fare suo uno dei motti più celebri di Gesù: “Se la vita la tieni per te, sei morto. Se sei capace di giocartela per gli altri, allora vivi”.
Su questo insegnamento, Padre Alex ha impostato tutto il proprio percorso. Per questo, a quasi 84 anni, è più vivo che mai.

  • Federico Traversa

    Genova 1975, si occupa da anni di musica e questioni spirituali. Ha scritto libri e collaborato con molti volti noti della controcultura – Tonino Carotone, Africa Unite, Manu Chao, Ky-Many Marley – senza mai tralasciare le tematiche di quelli che stanno laggiù in fondo alla fila. La sua svolta come uomo e come scrittore è avvenuta grazie all'incontro con il noto prete genovese Don Andrea Gallo, con cui ha firmato due libri di successo. È autore inoltre autore di “Intervista col Buddha”, un manuale (semi) serio sul raggiungimento della serenità mentale grazie all’applicazione psicologica del messaggio primitivo del Buddha. Saltuariamente collabora con la rivista Classic Rock Italia e dal 2017 conduce, sulle frequenze di Radio Popolare Network (insieme a Episch Porzioni), la fortunata trasmissione “Rock is Dead”, da cui è stato tratto l’omonimo libro.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 05/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 05/11 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 05/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 05/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 05/11/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 05-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 05/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 05/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 05/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 05-11-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 05/11/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 04-11-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 04/11/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 04-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 04/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-11-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 04/11/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 04-11-2025

Adesso in diretta