L'Ambrosiano

Noi & loro

«Noi il 1° maggio lavoriamo, loro cantano». Salvini col suo sfottò ha di fatto chiuso una fase del Governo. Così ha anche creato le condizioni perché molti aprano gli occhi, stemperino torpore e tiepidezza, cresca una coscienza d’opposizione a una maggioranza che mostra un volto autoritario. Contengo la ribellione interiore per i due attacchi recenti a democrazia popolare e Costituzione. Primo. Il rozzo tentativo della destra di “occupare” il 1° maggio: informativa imposta ai sindacati la sera prima della Festa dei Lavoratori; squalifica degli invitati chiamati “la triplice”; reality della premier per i corridoi di Palazzo Chigi, come dire: «Io sono il 1° maggio, non il Concertone». Voleva pure sentirsi dire “grazie” (ma di ché?). Secondo. Lo sforzo di “espropriare” il 25 aprile della sacrosanta Liberazione sostituendola con “libertà”, parola bella ma generica; ad Auschwitz campeggiava: «Il lavoro rende liberi»! Il 1° maggio è lo spartiacque non tra “noi e loro”, ma tra due noi. Uno, usato dalla destra, ha la enne minuscola. L’altro, quello della Costituzione nata là “dove caddero i partigiani” (Mattarella) è il Noi (maiuscolo) della Repubblica. Il noi melosalviniano è ristretto, angusto, autoriferito (“nessuno prima di noi l’ha fatto”: bum!), identitario, protettore di appartenenze (economiche e culturali), erige muri, esclude, caccia “loro” (la “sostituzione etnica”). Il Noi della Costituzione comprende tutti alla pari; è il Noi della Liberazione e della cultura di quelli ch’ han partecipato a quella lotta. A destra fa comodo falsare la storia, ingannare i giovani, chi non sa o non vuol sapere, presentare la Resistenza solo come “di sinistra”; così giustificano il colpevole astenersi dal dire “antifascista” nonostante abbian giurato sulla Costituzione che tale è. Non ci son più i comunisti nemici dei fascisti: perché parlare ancora di antifascismo? Perché oltre alla sinistra han fatto la Resistenza cattolici, azionisti, liberali, monarchici e reparti dell’esercito fedeli alla patria non a Salò. Il 1°maggio Noi abbiam cantato orgogliosi dell’Italia Costituente; pure per chi dava uno spettacolo tristanzuolo; senza chiamarlo “loro”. Quel noi è la nostra Ombra.

  • Marco Garzonio

    Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 29/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 29/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-12-2025

  • PlayStop

    Ucraina, dopo l’incontro Trump-Zelensky dichiarazioni di ottimismo ma nessuna svolta

    Dichiarazioni di ottimismo, soprattutto da parte di Trump, ma nessuna svolta concreta. L’incontro di Mar-a-Lago tra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino Zelensky prolunga le trattative sulla possibile fine della guerra, che però continuano a non mostrare segnali di accelerazione. Ne abbiamo parlato con Gianluca Pastori, che insegna storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l’Europa all’Università Cattolica di Milano. L'intervista di Andrea Monti.

    Clip - 29-12-2025

  • PlayStop

    Absolute Beginners - ep.1 Irish Invasion

    Negli ultimi tempi l’Irlanda ha invaso le mappe della cultura pop. In particolare la sua scena musicale alternativa, che non sono solo Fontaines DC e Kneecap ma tutta una nuova generazione di band post punk e artisti di colore figli dell’immigrazione, che stanno ridefinendo il concetto stesso di identità irlandese.

    A tempo di parola - 29-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 29/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 29-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 29/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 29-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 29/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 29-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 29/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 29-12-2025

Adesso in diretta