La scuola non serve a nulla

Ma quanto sono RETORICI gli auguri di Natale!

Spesso, solo un inutile rituale finto e poco sentito...

“…E basta con questa solita retorica degli auguri di Natale! È troppo, dai, per carità…”

È vero. Gli auguri di Natale, ogni anno, sono troppo spesso occasione per un grande spreco, tanto ampolloso quanto vuoto e inconsapevole, di parole e di retorica… E allora, tanto vale…

 

– Gli alberelli vestiti a festa e i presepi ridenti vi augurino un sereno Natale! (Personificazione)

– A tutte le famiglie vostre, auguri grandi! (Anastrofe)

– Un Natale tra dolcissime canzoni e lucine urlanti colori gioisi e serenità! (Sinestesia)

– Vi auguro un buon Natale. Un Natale di gioia e amore! (Anadiplosi)

– Ti auguro un Natale non triste, e che il 2022 non sia l’anno peggiore! (Litote)

– Casette parlanti del presepe, alberi ingioiellati, canzoni ardenti in cielo: ed è subito Natale! (Analogia)

– Auguri tutti voi. Auguri ai vostri parenti. Auguri ai vostri amici! (Anafora)

– Auguri di Buon Natale e di un novello Anno Nuovo con la nascita, per l’ennesima notte santa ancora, del nostro Nazareno. (Allitterazione)

– Buon Natale! Soltanto questo voglio augurarvi, col cuore: Buon Natale! (Epanadiplosi)

– Questo Natale sia per voi rilucente e sereno come un fuoco che mai possa spegnersi! (Similitudine)

– Il Natale, quando arriva, vi auguro di passarlo tutti insieme in famiglia, in gioia e serenità. (Anacoluto)

– Mille volte auguri di Buon Natale e diecimila di un 2022 clamoroso! (Iperbole)

– Che sia un Natale sereno… anzi serenissimo! (Epanortosi)

E dicci, tu, caro Natale, cos’altro deve succederci, ancora, oh, affinchè possiamo trascorrere almeno qualche giorno di festa serena in famiglia? Davvero tieni in serbo per noi un altro anno come il precedente? (Anacecosi)

– Che i canti di Natale per le strade infondino gioia e serenità nei vostri cuori per tutto il nuovo anno! (Metonimia)

– Una montagna di auguri e uno scoppio di gioia per l’anno nuovo! (Metafora)

– Buon Natale e Anno Felice! (Chiasmo)

– So quello che state pensando: ha senso, proprio quest’anno, con tutti drammi che stiamo vivendo, farci gli auguri di Natale? Be’, io direi che la quintessenza del Natale è la speranza e la rinascita: proprio per questo dobbiamo scambiarcieli ancor più calorosamente con rinnovato ottimismo! (Occupatio)

– Auguri di un sereno Natale passato tra braccia care e sorrisi famigliari! (Sineddoche)

– Che dire, è arrivato Natale, dopo un anno così duro e difficile… non ci sono parole… cos’altro aggiungere in più? (Reticenza)

Volevo davvero, io buono e felice, augurarvi un Natale e un anno di cuore. (Enallage)

– Che il nuovo anno, che il nuovo anno possa davvero realizzare tutti i desideri che avete nel cuore! (Epanalessi)

– Be’, veramente deprimente passare il Natale con i propri cari in famiglia, al calduccio, nella gioia e nella serenità! (Antifrasi).

– Il mio augurio, per queste feste, è che possiate davvero trascorrere delle serne festività in famiglia, con tutti i parenti e gli amici più cari; nella gioia più pura, con i vostri amici che cantano, magari con i bambini che giulivi scartano i regali, le tavolate imbandite, i vicini che passano a salutarvi, i parenti lontani che ritornano, diversi ma sempre gli stessi, con i racconti e le belle novità, e pure quella stronza malefica di vostra suocera. (Aprosdòketon)

– Sereno Natale in famiglia! (Ossimoro)

…Insomma, buon Natale e felice Anno nuovo! (semplice, così… alla Antonello Taurino)

  • Antonello Taurino

    Docente, attore, comico, formatore: in confronto a lui, Don Chisciotte è uno pratico. Nato a Lecce, laurea in Lettere e diploma in Conservatorio, nel 2005 si trasferisce a Milano. Consegue il Diploma di attore nel Master triennale SAT 2005-2008 del M° J. Alschitz e partecipa a Zelig dal 2003 al 2019. Si esibisce anche inglese all’estero con il suo spettacolo di Stand-up, Comedian. Attualmente è in tournèe con i suoi spettacoli (non tutti la stessa sera): Miles Gloriosus (2011), Trovata una Sega! (2014), La Scuola non serve a nulla (2016) e Sono bravo con la lingua (2020). La mattina si diverte ancora tanto ad insegnare alle Medie. Non prende mai gli ascensori.

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    L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.

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