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Una piazza per l’Europa, oggi la mobilitazione a Roma con sindacati, associazioni e opposizione

Una piazza per l’Europa Michele Serra ANSA

Una piazza mite. Così la definisce Michele Serra, una Europa capace di farsi delle domande, di discutere anche, una piazza per l’Europa, quella dei valori nati dall’antifascismo, dal Manifesto di Ventotene, dalle battaglie di Spinelli e Colorni. È l’idea iniziale da cui da cui era partita la mobilitazione di Michele Serra, che oggi dovrebbe portare in Piazza del Popolo a Roma molte persone.

Inizialmente la proposta era di avere in piazza solo bandiere dell’Europa, ha spiegato il giornalista. Poco dopo l’idea era tramontata, infatti oggi in piazza arriveranno bandiere dell’Europa ma anche quelle dell’Ucraina. Calenda darà appuntamento ai suoi in piazzale Flaminio e poi con queste bandiere si sposterà in Piazza del Popolo.

Molti altri invece si riconosceranno dalle bandiere della pace, i sindacati ad esempio. La Cgil che ha risposto all’appello della sindaca di Perugia che ha chiesto di andare con le bandiere arcobaleno. Così anche i Verdi e Avs, molte associazioni, ci saranno le Acli ma non l’Arci. A parte i Cinque Stelle, tutti gli altri partiti dell’opposizione saranno nella piazza romana oggi pomeriggio, forse anche con parole d’ordine diverse.

Calenda ha risposto positivamente al piano di Von der Leyen, ma gli altri, la maggioranza di chi ha aderito alla manifestazione, a quel piano invece si oppone, insistendo nella difesa di un’Europa che abbia al primo posto la rivendicazione dei valori sociali, del welfare, dei diritti e anche una difesa europea, concetto diverso dai 27 eserciti nazionali finanziati con soldi che dovrebbero servire ad altro.

All’origine della proposta di una manifestazione c’era un appello ai cittadini, spiega Michele Serra, e non direttamente ai partiti e ai politici, a chi dopo lo sconcerto di vedere Putin e Trump scommettere e puntare sulla debolezza dell’Europa, chiedeva cosa fare. Non si scompone l’organizzatore di fronte alle polemiche di questi giorni anche nella sinistra. Ben venga la discussione, dice, idee diverse ma tutte europeiste, spera. Saranno tanti gli interventi dal palco, tra quelli attesi Renata Colorni, figlia di Colorni e cresciuta da Spinelli, l’idea di Europa che per molti in piazza dovrebbe essere quella vincente.

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    Anna Bredice
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    “L'abbiamo vista arrivare”. La tecnica dell’odio secondo chi la studia da anni

    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

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    Le dita mozzate: un “very cold case” preistorico che indaga la sottomissione femminile

    Edizioni le Assassine pubblica e continuerà a pubblicare letteratura gialla nei suoi molteplici sottogeneri, proponendo e riscoprendo autrici del presente e del passato. L'obiettivo è quello di mettere in luce la capacità dello sguardo femminile di descrivere, decifrare e interpretare vari contesti sociali, senza mai sacrificare la suspense che è tipica di questo genere. Con gli stessi obiettivi, nasce ora la nuova collana Sisters, che apre a voci inedite in grado di creare storie appassionanti e memorabili, portando il lettore su sentieri narrativi inaspettati. Il primo titolo di Sisters è "Le dita mozzate" di Hannelore Cayre, un noir atipico in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini, ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia esattamente quarant'anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Ne ha parlato a Cult la traduttrice Simonetta Badioli.

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    Musica leggerissima di lunedì 15/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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