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Sergente immortale, il graphic novel di Joe kelly e Ken Nimura

SERGENTE IMMORTALE JOE KELLY + KEN MIIMURA

Jim Sargent è un poliziotto newyorkese alla vecchia maniera, un duro con una macchina che gli assomiglia: una Cadillac coupé del ’72 spigolosa come lui. Suo figlio Michael è invece un giovane designer di videogiochi per cellulari dalla grafica pucciosa, che vive con la moglie e tre figli dall’altro lato del paese. Il rapporto tra i due è da sempre molto complicato, per non dire quasi inesistente. Del resto Michael si è sempre sentito più vicino alla madre, in coppia da anni con un’altra donna, che con questo genitore bigotto e pieno di contraddizioni, che crede nella giustizia ma è accecato dai pregiudizi ed è incapace di esprimere le sue emozioni se non attraverso frasi sprezzanti e sboccate. Un rapporto che non sembra poter migliorare neanche all’avvicinarsi del pensionamento di Jim, che anzi scombina le carte. Ossessionato da trentacinque anni da un orribile caso di omicidio, una bambina nera trovata morta in un parco proprio il giorno della nascita di Michael, il sergente vuole chiudere i conti con il passato. Anche a costo di trascinare suo figlio in un inseguimento attraverso gli Stati Uniti che non si concluderà come previsto…
Con Il Sergente immortale, il fumettista statunitense Joe Kelly (noto per aver lavorato a titoli come Deadpool o Spiderman) racconta una storia quasi biografica, prendendo spunto dalla vita reale di suo padre, un agente del dipartimento della contea di Nassau, morto sedici anni prima della pubblicazione del romanzo. E ne approfitta per scrivergli una vera e propria lettera d’amore, immaginando un viaggio on the road che avrebbe voluto fare con lui un’ultima volta. Costruito come un poliziesco anni 80, con momenti d’azione e colpi di scena a ripetizione ma anche con una buona dose di sarcasmo e battute taglienti, il romanzo affronta dei temi tanto universali, come le relazioni familiari disfunzionali, che specifici, come quello del razzismo sistemico che pervade gli Stati Uniti e delle ingiustizie del suo sistema legale.
Nelle mani dell’illustratore ispanico giapponese Ken Niimura, la storia si materializza con uno stile dinamico e un design semplice ma efficace. Che ad esempio fa risaltare il contrasto tra i caratteri dei due protagonisti, Jim e Michael, già dal modo in cui li visualizziamo sulla pagina. Come spiega l’autore nella bellissima postfazione al libro che racconta il dietro le quinte di un processo creativo durato quattro anni, Michael rappresenta l’esperienza personale di Joe Kelly e il lettore deve potercisi identificare. Un po’ come ha fatto lo stesso Niimura, basandone il character design sui suoi autoritratti.
I due artisti avevano già lavorato insieme molti anni fa ad un altro libro anch’esso ambientato a Long Island, I Kill Giants, che parla di come un’adolescente affronta la malattia e il lutto inserendo nella trama degli elementi fantastici, di combattimenti e d’avventura. Con questa nuova collaborazione si cimentano in un lavoro delicato, brutalmente onesto e toccante ma anche avvincente e ferocemente divertente, da leggere tutto d’un fiato.
Sergente immortale. Di Joe Kelly e Ken Niimura. Traduzione di Michele Foschini. 408 pagine in bianco e nero. Bao Publishing, 24 euro.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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