Approfondimenti

I campioni della Francia rompono le barriere tra calcio e politica

I campioni della Francia rompono le barriere tra calcio e politica

“Voglio essere fiero di indossare questa maglia il 7 luglio”. Nella vittoria della Francia all’esordio di Euro 2024, Kylian Mbappé è uscito dal campo ammaccato per una botta al naso. Un brutto colpo per lui e per la sua Nazionale, ma stavolta si può dire che il capitano dei Bleus, a 25 anni già uno dei campioni più forti e vincenti della sua generazione, l’azione più importante l’ha fatta fuori dal campo.
“Si dice spesso che non bisogna mischiare calcio e politica. Sono d’accordo quando si parla di sciocchezze, ma quando ci sono situazioni come questa è molto importante. Ed è più importante della partita di domani” ha detto Mbappé alla vigilia della sfida contro l’Austria.
Le conferenze stampa dei calciatori francesi si sono concentrate moltissimo sulle elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio. Entrambe le domeniche ricadono ancora nel periodo degli Europei in Germania, i calciatori hanno già chiesto e ottenuto di poter votare anche nel caso in cui fossero ancora in lizza per il torneo.
Lo scenario senza precedenti delineato dalle Europee del 9 giugno, con la destra razzista e xenofoba del Rassemblement National che ha doppiato tutte le altre liste, ha convinto molti dei campioni francesi a prendere posizione e a rompere la regola non scritta che vuole che un calciatore pensi solo a giocare a calcio.
L’intervento del capitano Mbappé, nato a Parigi da un papà del Camerun e da una mamma algerina, è fondamentale per rimettere in ordine le priorità. Le parole di un campione seguito dai giovani come lui hanno acceso un faro per quella fetta di società, figlia delle mescolanze, delle migrazioni e spesso relegata nei quartieri popolari, che Jordan Bardella e Marine Le Pen vorrebbero oscurare.
Un’uscita che di sicuro, con la Francia chiamata a vincere questi Europei, gli ha attirato anche dei nuovi nemici, pronti adesso ad aspettare il primo risultato negativo per spostare l’attenzione e delegittimare i calciatori che hanno scelto di rompere il silenzio sulle elezioni anticipate.
Il primo a farlo è stato l’attaccante del Paris Saint-Germain Ousmane Dembélé, che prima di tutti i suoi compagni ha invitato ad andare a votare per fermare la destra estrema. Secondo il quotidiano L’Équipe, a caldeggiare l’uscita di Mbappé in conferenza stampa sarebbe stato lo stesso presidente della Federcalcio Philippe Diallo, che però non si aspettava una presa di posizione tanto netta. Nelle intenzioni del presidente federale, il discorso andava ritarato dal capitano della squadra in una veste più istituzionale, dopo che un altro attaccante della Francia, a parere di Diallo, si era spinto un po’ troppo in là con le dichiarazioni.
Ventiquattro ore prima di Mbappé, Marcus Thuram aveva detto: “Capisco che dei giocatori possano venire qui davanti a voi giornalisti e limitarsi a dire che bisogna andare a votare, ma penso che non sia abbastanza. Bisogna anche spiegare come siamo arrivati a questo punto e la gravità della situazione”.
Il riferimento, come ha sottolineato lo stesso Thuram, è ai dibattiti televisivi che ogni giorno veicolano messaggi per aiutare a progredire il Rassemblement National.
Thuram non poteva fare nomi e cognomi, del resto non ce n’era bisogno. CNews, la tv del miliardario vicino ai sovranisti Vincent Bolloré, è diventato il canale più seguito di Francia. Un potere che l’emittente non usa per fare un’informazione corretta ma per fare l’informazione che più conviene al suo proprietario.
Marcus Thuram, figlio di Lilian Thuram uno che contro il razzismo continua a spendersi anche ora che non fa più il calciatore, aveva già dimostrato una sensibilità politica fuori dal comune. Il 31 maggio 2020, quando giocava in Germania e il vuoto degli stadi era riempito di gigantografie dei tifosi, dopo aver segnato un gol si era inginocchiato per ricordare George Floyd, ucciso da un poliziotto di Minneapolis solo pochi giorni prima.
Quel gesto era un messaggio preciso con l’intento di chiedere giustizia per una comunità precisa. Un’iniziativa che non si era ancora mai vista su un campo di calcio. Adesso i messaggi riguardano un Paese intero in un momento cruciale della sua storia. Un momento in cui anche i campioni del calcio hanno scelto di non restare in silenzio.

  • Autore articolo
    Luca Parena
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/12 10:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 16/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 16-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 16/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 16-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 16/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Maurizio Schmidt presenta "Sketches and Short PLays" di Harold Pinter al Teatro Out Off e lo spazio di formazione BAS alla Barona; al Teatro alla Scala torna "La bella addormentata" con la storica coreografia di Nuereyev; "A Place of Safety" della compagnia Kepler -452 ha vinto il Premio UBU 2025 come Miglior Spettacolo; la rubrica EXtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 16-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 16/12/2025

    Il tesoretto russo al servizio dell'Ucraina? Come finanziare per i prossimi due anni la difesa militare di Kiev dall'aggressione di Mosca con i soldi congelati di proprietà russa? E’ questa la difficile operazione finanziaria (e politica, ovviamente) in corso tra Bruxelles (Unione e Commissione europea) e le principali capitali della UE. Il caso Euroclear, la società belga con sede a Bruxelles, «cassaforte» degli oltre 200 miliardi di euro di asset russi. Un caso delicatissimo. I rischi connessi alla stabilità di Euroclear potrebbero portare un ad nuovo crack "Lehaman Brothers" (lo storico crack finanziario del 2008 di una delle più grandi banche americane dell’epoca)?

    Pubblica - 16-12-2025

  • PlayStop

    Chi vuole Repubblica? Il destino del gruppo Gedi e la libertà di informazione

    Il gruppo editoriale Gedi è in vendita: John Elkann se ne vuole disfare e la trattativa con l’armatore ed editore greco Theodore Kyriakou è ben avviata. Il gruppo Gedi include Repubblica e La Stampa (rispettivamente il secondo e terzo tra i più venduti quotidiani generalisti in Italia), il sito di news HuffPost e le radio Deejay, Capital e m2o. Le redazioni sono in mobilitazione, ci sono già stati degli scioperi: i timori per l’occupazione dei lavoratori e per l’autonomia e la libertà editoriale delle testate. Una questione che, peraltro, va anche oltre il destino di Gedi e si allarga al panorama dell’informazione in Italia. Nella trasmissione Tutto scorre, Luigi Ambrosio ha ospitato Zita Dazzi, giornalista di Repubblica, rappresentante del comitato di redazione.

    Clip - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 16/12/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 16/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 16-12-2025

  • PlayStop

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-12-2025

Adesso in diretta