The Italian Job

What does the Bergamo investigation on Corona tell us for sure?

The investigation by the prosecutor’s office in Bergamo on the management of Corona from the beginning of February to 8 March 2020 is still ongoing, and it is yet to be determined if any crimes have been committed and by whom.

However, there is a clear political fact emerging from the investigation that does not involve crimes but rather a political judgment.

The investigation highlights the heavy pressure exerted by some big entrepreneurs and their organizations to prioritize profit over health.

While it was already known that there were public statements by Bonomi and regional presidents of Confindustria in this regard, what emerged from the investigation is that these entrepreneurs were exerting their influence through direct and private messages and phone calls to political figures.

This is not a matter of errors, underestimations, or lack of preparedness; it was an ideological position that put profit ahead of health and life.

Their crusade continued even after March 8, with requests to include as many productive categories as possible in the so-called “essential” industries, until they obtained the derogation that only required self-certification to be defined as “essential.”

The political fact is that we had, and unfortunately still have, a largely irresponsible, foolish, and short-sighted entrepreneurial class that prioritizes profit over public health.

The only way to contain the economic damage caused by the pandemic was by containing the disease, and there was no real long-term advantage to sending people to work during the peak of the epidemic.

“The stock market is collapsing,” shouted the economic powers in those days. But 15 months later, it had already returned to pre-Covid levels. Meanwhile, none of the people who died to save the stock market had returned to their families after 15 months.

  • Alessandro Gilioli

    Nato a Milano nel 1962, laureato in Filosofia alla Statale. Giornalista dai primi anni 80, ho iniziato a Rp da ragazzo poi ho girato per diversi decenni tra quotidiani, settimanali e mensili. Ho scritto alcuni libri di politica, reportage e condizioni di lavoro, per gli editori più diversi. Tornato felicemente a Radio Popolare dall'inizio del 2021.

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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