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    Portella della Ginestra, settant’anni fa la strage del Primo Maggio

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    “Una strage per il centrismo e la conseguenza di una democrazia bloccata”. La strage di Portella della Ginestra, il primo maggio del 1947, per lo storico Umberto Santino si può sintetizzare con queste espressioni. Quest’anno ricorrono i 70 anni da quella strage, nel giorno della Festa dei lavoratori. Nell’area a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello quel primo maggio del 1947 si erano ritrovate migliaia di persone, contadini, per la Festa dei lavoratori. Una manifestazione convocata anche per festeggiare una vittoria elettorale, quella del “Blocco del Popolo” (l’alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali del 20 aprile. Su quelle persone, per lo più contadini, si scatena un fuoco omicida a colpi di mitra. Undici morti, ventisette feriti, diversi dei quali moriranno nei giorni seguenti. Solo qualche mese dopo si saprà che i colpi erano stati sparati dal bandito Salvatore Giuliano e dai suoi uomini. Ospite oggi a Memos per ricordare il significato di quella strage di 70 anni fa, Umberto Santino. Storico, fondatore e direttore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, Santino è autore, tra i tanti lavori, di “La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l’emarginazione delle sinistre” (Rubettino, 1997). In questi giorni è uscito un altro suo lavoro di ricerca e ricostruzione storica dal titolo “La mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall’Unità d’Italia al Novecento. Le prime inchieste. I processi. Un documento storico” (Melampo, 2017). ..Nel corso della puntata Umberto Santino ricorda che la nascita del Centro siciliano di documentazione coincide con uno storico convegno tenuto a Palermo nel giugno del 1977 dal titolo “Una strage per il centrismo”, la strage di Portella della Ginestra. Il Centro di documentazione di Palermo celebra in queste settimane i suoi quarant’anni di storia. Nel 1980, a tre anni dalla fondazione, il centro sarà intitolato a Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo). Il Centro palermitano custodirà da quel momento la memoria del giovane militante della sinistra che dalla sua Radio Aut a Terrasini (Palermo) denunciava Cosa nostra, il traffico di droga, le speculazioni edilizie. Sulla storia di Peppino Impastato Memos oggi ha ospitato un lavoro di ricerca fatto da un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico “Giancarlo Vallauri” di Fossano (Cuneo). Si tratta di un servizio radiofonico in cui viene ricostruita la biografia di Impastato. Un lavoro coordinato da Gabriella Bertola, insegnante dell’istituto “Vallauri”.

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    Volume di giovedì 30/10/2025

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    “Bordell per nagòtt” è il nuovo libro di Paola Varalli, nota giallista e milanese acquisita, e da un bar molto speciale, da dove partono le indagini di una compagine di “mal trama insema”: l’idraulico Pino, il gommista Marietto, il barista Viliam e suo padre Socrate, la buttafuori Edmonda de Amicis. Stavolta il mistero nasce da un corpo ritrovato nel Ticino e scatena una caccia al tesoro nei luoghi iconici della Milano degli anni Ottanta. Paola Varalli (insieme al suo collaboratore, il barboncino Teo) ne ha parlato con Ira Rubini a Cult.

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    Musica leggerissima di giovedì 30/10/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 30-10-2025

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    Medici e Case di comunità: approfondiamo

    Nella puntata del 24 ottobre abbiamo parlato con Andrea Mangiagalli, presidente di Lamg (Libera Associazione Medicina Generale), di medici di famiglia e Case di comunità. Quali sono i problemi legati alle nuove linee guida? Quante sono le Case di comunità con medici di base? Cosa si dovrebbe fare per la mancanza di medici di base?

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    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

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    La destra trasforma i Pm in “avvocati della polizia”

    La destra festeggia la riforma della giustizia, contesa tra il Presidente del Consiglio e Forza Italia nel nome di Berlusconi, mentre l'Associazione nazionale Magistrati si prepara alla campagna per il referendum confermativo per il No. Ai nostri microfoni Stefano Celli, vicesegretario dell'Anm e procuratore aggiunto a Rimini, smonta le accuse del governo che con il sottosegretario Mantovano, anche lui magistrato, invita l’Associazione a fare come la Cgil. Risponde Celli: "Abbiamo ottime argomentazioni per il referendum perché è evidente che le conseguenze per i cittadini sono pessime e noi siamo qui per spiegarglielo". L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Pubblica di giovedì 30/10/2025

    Diritto di parola, pensiero critico. Gli spazi di libertà e il clima bellico. Pubblica ha ospitato la storica Anna Foa e la scienziata politica Donatella della Porta.

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    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

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    FABIO MANTOVANI - SOTTO GLI OCCHI DI NESSUNO - presentato da Tiziana Ricci

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