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    «Il Capitale nel XXI secolo» in sei puntate. La recensione del libro di Thomas Piketty curata da Lele Liguori (prima parte)

    A cura di:

    Le redazioni di Radio Popolare – Popolare Network

    «Il passato rischia di divorare il futuro». E’ una delle espressioni più felici con cui l’economista francese Thomas Piketty ha sintetizzato la tesi del suo libro «Le Capital au XXI siecle» (Il Capitale nel XXI secolo). Un libro di quasi mille pagine – la cui traduzione italiana è attesa per metà settembre da Bompiani - che mette in guardia le società capitalistiche dal baco della disuguaglianza: i ricchi sono destinati a diventare sempre più ricchi. L’economista francese sostiene che i patrimoni accumulati nel passato si ricapitalizzano più velocemente dei redditi presenti: è appunto il passato che divora il futuro. E’ accaduto sempre così? Sì – sostiene Piketty - tutte le volte che il rendimento del capitale (r) è stato superiore alla crescita dell’economia (g), cosa che si è verificata per gran parte della storia dall’Antichità. Le disuguaglianze crescenti - secondo Piketty - diventeranno insostenibili per le democrazie contemporanee. Senza interventi della politica - con l’introduzione di una tassa progressiva sulla ricchezza – il futuro prossimo del XXI secolo potrebbe somigliare al passato degli anni della Belle epoque, quando a dominare la scena sociale c'erano ricchi possidenti con i loro patrimoni milionari. E il dominio dei nuovi ricchi di oggi potrebbe finire per soffocare, domani, le società aperte alle opportunità. A cura di Lele Liguori (liguori@radiopopolare.it) Tutti i riferimenti a dati, tabelle e formule li potete trovare qui (http://piketty.pse.ens.fr). (prima parte)

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