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Coronavirus e solidarietà. Le iniziative del comune di Busto Garolfo

Comune di Busto Garolfo

Le misure restrittive per il contenimento della pandemia di coronavirus COVID-19 sono in vigore ormai da giorni e a livello locale sono sempre di più le iniziative di solidarietà messe in piedi. Vi abbiamo già parlato di Milano Aiuta e dell’iniziativa #ACasaConVoi del comune di Pioltello.

Oggi ci spostiamo a Busto Garolfo, comune di 14mila abitanti della città metropolitana di Milano. L’intervista di Alessandro Braga alla prima cittadina Susanna Biondi a Fino Alle Otto.

Cosa state facendo a Busto Garolfo?

In questo momento di grande grande difficoltà abbiamo voluto rimanere a fianco della popolazione più avanti con gli anni e le persone più fragili. Abbiamo messo a disposizione dei servizi di consegna a domicilio di pasti, medicinali e generi di prima necessità. Lo abbiamo fatto creando una rete tra i servizi sociali del Comune e la Consulta del commercio. I pasti a domicilio e la consegna dei farmaci vengono chiamando il numero dei servizi sociali. Sui generi di prima necessità, invece, oltre ad avere la possibilità di rivolgersi a servizi postali, c’è un gruppo numeroso di commercianti del paese che possono essere direttamente contattati per portare la spesa a domicilio, tutto in modo gratuito. Il servizio è attivo da un paio di giorno ed ha subito avuto un buon riscontro. La Protezione Civile ci ha dato una mano a comunicare ai cittadini l’esistenza di questi servizi. È facile diffondere le notizie su Facebook o sul sito del Comune, ma in questo modo non si riesce a raggiungere le persone più anziane che dovrebbero beneficiare di questi servizi. Abbiamo fatti dei volantini da mettere nelle cassette della posta di persone che abbiamo individuato come persone più fragili.

Quanto è cambiata la vita per un sindaco che deve gestire un’emergenza straordinaria come questa?

Io ricopro il ruolo di sindaco da 6 anni e credo che questa settimana sia stata la più difficile in assoluto. È un correr dietro a mille necessità e all’interpretazione dei decreti che cambiano. Bisogna dare delle risposte specifiche ai cittadini mentre il decreto dà delle indicazioni generali. Qui nella zona dell’Alto Milanese il gruppo dei sindaci si coordina sempre e in questo periodo lo abbiamo fatto ancora più intensamente. Abbiamo passato ore ed ore in riunione per coordinarci e fare in modo che tutti i paesi avessero le stesse indicazioni e tenessero gli stessi comportamenti.

I suoi cittadini come hanno risposto a queste restrizioni?

Busto Garolfo ha avuto il primo caso di contagio accertato domenica scorsa. Fino a quel giorno mi capitava di vedere gruppi di adolescenti che vivevano lo stop della scuola come una bella vacanza, gli anziani che si ritrovavano nei soliti luoghi per giocare a carte. C’erano comunque dei limiti, ma non si era percepita davvero la gravità della situazione. Da quando è arrivato il COVID-19, oggi abbiamo solo due casi di contagio, il cambiamento è stato radicale.

Carissimi,
purtroppo quest'oggi ATS mi ha comunicato un nuovo contagio a Busto Garolfo. I protocolli sono stati avviati…

Posted by Susanna Biondi on Thursday, March 12, 2020

Foto dalla pagina Facebook del Comune di Busto Garolfo

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    C’è un tesoro in Italia, ambito da sempre, ed è il tesoro delle Assicurazioni Generali. Chi comanda a Trieste, comanda su un pezzo importante del paese. Per 70 anni il tesoro delle Generali è stato controllato da Mediobanca, che una volta era il salotto del capitalismo familiare italiano e oggi è una solida banca milanese. Nell’ultimo anno, grosso modo, due capitalisti nostrani, non si sa se anche coraggiosi, Francesco Gaetano Caltagirone, insieme a Francesco Milleri, hanno portato a termine il colpo del secolo: con un’operazione di scambio di azioni – e con il concorso esterno del MPS, fino a qualche mese fa banca di stato - hanno cacciato i vecchi azionisti dagli uffici di piazzetta Cuccia a Milano (Mediobanca) e al loro posto ci hanno messo se stessi più alcuni amici. In questo modo l’immobiliarista e editore Caltagirone, insiene al socio un po’ litigioso degli eredi Luxottica, hanno preso il controllo di Mediobanca. E lo hanno fatto con l’aiuto del MPS, banca pubblica privatizzanda. Preso il controllo di Mediobanca, i “nostri” Caltagirone&Soci hanno cominciato a vedere terra, la costa triestina, la casa mitteleuropea di Generali. Ora, su tutta questa operazione – sommariamente sintetizzata – qualcosa non ha funzionato. La Procura di Milano sta indagando per il mancato rispetto di alcune importanti formalità da codice penale: il “concerto” non previsto, il rispetto del “mercato” e delle autorità di controllo. Aspettiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, mentre la politica rivendica i suoi meriti, giusti o sbagliati che siano. Pubblica oggi ha ospitato il giornalista e saggista Vittorio Malagutti (Domani) e il senatore del Pd Antonio Misiani.

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